Mare e salute: infinita fonte di benessere

Mare e salute: infinita fonte di benessere
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Mare e salute sono uniti da una relazione talmente potente che di fronte a questo scenario il cervello reagisce positivamente: si sente più rilassato, migliora la sua percezione, incrementa la creatività e acquisisce una maggiore chiarezza mentale. Pochi ambienti risultano tanto confortanti come sentire la sabbia tiepida sotto i piedi, il rumore delle onde o la freschezza della brezza marina.

Esperti marini, surfisti e biologi lo ripetono da sempre: il mare agisce come un incantesimo, l’oceano attrae l’uomo e lo cattura a sé fin dall’inizio dei tempi. Quell’insondabile estensione di acqua blu genera in noi molteplici sensazioni. A volte basta fermarsi per qualche minuto in riva al mare per ricaricare le energie e percepire il miglioramento del nostro animo.

 “Perché l’oceano è più vecchio delle montagne ed è colmo dei ricordi e dei sogni del Tempo.”

-H.P. Lovecraft-

Basterebbe ricordare la nota pratica che i medici vittoriani usavano per curare i pazienti. Tutte le persone che soffrivano di malinconia, tubercolosi o semplice mal d’amore ricevevano la stessa prescrizione: aria di mare. Così facendo, le spiagge divennero per molto tempo la risorsa terapeutica ideale sia per l’élite sia per i più poveri. E funzionava eccome! Perché gli stati d’animo miglioravano, perché mare e salute hanno un vincolo speciale riconosciuto anche a livello scientifico.

Scopriamo meglio la relazione tra mare e salute.

Mare e salute: l’effetto terapeutico degli ambienti acquatici

Paesaggio con mare

Nel 2011 è stato realizzato un interessante studio guidato dal dipartimento di architettura sanitaria di un’università svedese. Lo studio ha dimostrato un fatto ben intuibile: gli ambienti acquatici generano benessere e hanno un impatto positivo sulla nostra salute. Sia il mare che i fiumi o i laghi, dunque, producono un cambiamento positivo nella nostra mente, nel nostro cervello e nel nostro corpo.

Tale è il mistero e il fascino che proviamo verso gli scenari marini, che non mancano studiosi che hanno voluto dare una spiegazione a quest’enigma. Uno di questi fu il noto biologo marino Sir Alister Hardy, famoso per aver partecipato a una delle prime spedizioni in Antartide nel 1925. Secondo lui, il corpo umano è “programmato” per reagire agli scenari che risultano positivi per lui.

Quando la nostra specie lasciò la savana, raggiunse le coste e scoprì l’oceano, qualcosa cambiò. D’improvviso l’uomo ebbe accesso a nuovi alimenti, specialmente quelli ricchi di acidi grassi omega 3, fondamentali per lo sviluppo e la salute cerebrale. Allo stesso tempo, l’effetto terapeutico del mare e dei suoi molteplici stimoli consolidò un vincolo estremamente potente con la nostra specie.

Uno dei vari studi al riguardo è quello della dottoressa Jenny Roe dell’Università Heriot-Watt a Edimburgo. Secondo la sua ricerca, quando l’uomo è in contatto con il mare, si producono in lui una serie di risposte fisiologiche: rilascia endorfine, si abbassano i livelli di cortisolo, genera onde alfa nel cervello… Nessuno esclude che i primi contatti dei nostri antenati con il mare e la loro relazione possano aver lasciato un’impronta che ancora persiste, ricordandoci tutti i benefici dell’enorme distesa azzurra.

Il potere curativo dell’oceano

Mare e salute sono strettamente legati. L’oceano genera in noi quello che si può definire “benessere blu”. Eccone alcuni tratti:

La mente blu

Il nostro cervello reagisce in maniera molto positiva alla vista dell’acqua. Contemplarla, sentirne l’odore e l’essenza fa entrare il cervello in uno stato di rilassamento assoluto. Questa fase di calma favorisce la secrezione di neurotrasmettitori come la dopamina e la serotonina, che incrementano la nostra felicità.

Il mare, inoltre, stimola la nostra creatività, riduce le preoccupazioni e serve a migliorare processi cognitivi di base come la memoria, l’attenzione…

Ideale per le vie respiratorie

La brezza salina è un vero e proprio toccasana per le nostre vie respiratorie. Le libera, facilita la respirazione e ha un effetto antibiotico. Il mare è ideale per le persone con asma o allergie.

Donna che guarda il mare

Connessione ed energia

Sia il suono del mare che la vista di questi scenari dominati dal movimento, dalla luce e dalla panoramica dell’immensità favoriscono il crearsi di onde alfa nel nostro cervello. Si entra in uno stadio di calma che migliora la nostra connessione interna. Ma c’è di più, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Complementary Medicine, è la stessa aria dell’oceano a contribuire alla fase di rilassamento e connessione personale.

L’aria di mare è carica di ioni negativi. Come rivela lo studio, tali particelle negative si generano soprattutto in ambienti naturali dove è presente l’acqua, come il mare, le cascate, i fiumi ecc. Il loro effetto favorisce la produzione di serotonina, facendoci entrare in uno stadio di equilibrio interiore che ci riempie di energia, creatività, motivazione, voglia di socializzare, di entrare in contatto con le persone…

C’è anche un altro aspetto essenziale da non dimenticare. Mare e salute sono legati da un vincolo diretto in quanto l’ambiente marino ci permette di assorbire vitamina D, fondamentale per numerosi processi vitali, sebbene numerose persone ne siano carenti. Se ne avete la possibilità, seguite sempre il vostro istinto, quella voce primitiva che sa quanto possa fare bene passare una giornata al mare. Ne vale la pena, ne vale la salute.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.