Sindrome da eccitazione sessuale persistente

La sindrome da eccitazione sessuale persistente lungi dal dare piacere, causa malessere, ansia intensa e disagio sociale. Poiché le cause non sono chiare, il trattamento è mirato principalmente ad acquisire un maggiore benessere.
Sindrome da eccitazione sessuale persistente
María Alejandra Castro Arbeláez

Scritto e verificato la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 16 febbraio, 2023

Immaginate di non riuscire più a controllare il vostro corpo. Potrebbe essere estenuante e persino imbarazzante. Questo accade a chi soffre di sindrome da eccitazione sessuale persistente, condizione per cui si perde il controllo e che, lungi dal dare piacere, causa sofferenza. Interessa più spesso le donne e si può manifestare in qualunque situazione.

Vediamo in cosa consiste questo fenomeno, quali sono le caratteristiche e le cause, infine il trattamento che ha lo scopo principale di alleviare il disagio.

Donna triste seduta sul letto.

Che cos’è la sindrome da eccitazione sessuale persistente?

Chiamata anche disturbo da eccitazione genitale persistente, è associata a una reazione fisiologica genitale involontaria e incontrollata che si verifica su base ricorrente.

Si tratta di una situazione che causa disagio alla persona che ne soffre ma anche a chi le sta vicino perché si può verificare in qualunque momento, anche in contesti che non sono propriamente erotici; l’eccitazione sperimentata, inoltre, non viene percepita come tale.

Il fatto di eccitarsi, in questo caso, non assume una connotazione sessuale, ma piuttosto quello di un tormento. Questo perché non è una risposta in sintonia con il desiderio erotico o adatta al contesto.

Caratteristiche della sindrome da eccitazione sessuale persistente

  • Le esperienze causate da questa sindrome sono vissute come disagio.
  • Qualunque movimento pelvico può causare un orgasmo involontario.
  • L’eccitazione fisiologica non è controllabile e non è percepita come erotica.
  • L’orgasmo avviene in modo non opportuno.
  • La risposta non è avviata dal desiderio.
  • L’eccitazione è persistente e frequente.
  • Il raggiungimento dell’orgasmo non riesce ad attenuare l’eccitazione.

Non bisogna confondere questa sindrome con la dipendenza dal sesso. Sebbene l’eccitazione si verifichi in modo ricorrente, non è cercata, come invece avviene nel secondo caso.

Possibili cause

Le cause non sono ancora del tutto chiare; infatti non è noto se l’origine sia psicologica, fisiologica o un misto. Dal punto di vista fisiologico, si pensa che sia causata da:

  • Trauma alla base della colonna vertebrale.
  • Comunicazione sanguigna genitale/cerebrale alterata.
  • Malfunzionamento dei nervi sensoriali.
  • Alterazioni ormonali dovute ad assunzione di farmaci antidepressivi.

Tra le cause fisiologiche più discusse troviamo le cisti di Tarlov, una patologia delle radici nervose della colonna vertebrale. Sono cisti piene di liquido cerebrospinale localizzate sulle radici nervose del tratto sacrale.

Uomo a letto con sindrome da eccitazione sessuale persistente.

Trattamento

Poiché le cause non sono chiare, l’intervento è mirato principalmente ad acquisire un maggiore benessere. È, in ogni caso, importante parlarne con il medico, innanzitutto per scartare la causa fisica. Il secondo passo sarà rivolgersi a un sessuologo.

Obiettivo della terapia è fare in modo che la sindrome da eccitazione sessuale persistente influenzi il meno possibile la vita sociale del paziente. Verranno pertanto insegnate strategie in modo che non diventi un problema disabilitante. In genere si inizia lavorando sul modo in cui l’eccitazione condiziona l’immagine che si ha di sé.

Occorre poi lavorare sul controllo dell’ansia. Questo dipende dallo specialista a cui ci si rivolge, psicoterapeuta, medico o sessuologo che sia. La terapia deve inoltre aiutare il paziente ad affrontare il disagio sociale a cui può andare incontro.

È necessario rivedere la vita sessuale nel suo complesso. In molti casi questa viene alterata da una visione negativa che impedisce di vivere la sessualità in modo sano e piacevole. La terapia, quindi, deve portare la persona a capire la differenza tra avere una risposta orgasmica involontaria e il vivere una sessualità consapevole come reazione ad uno stimolo erotico. 

Sono certamente necessarie ulteriori ricerche per fare luce su ciò che al momento sono solo ipotesi. È interessante a questo proposito una ricerca spagnola condotta da Bravo, Carmona, Meléndez, & Ramírez sul rapporto tra disfunzione sessuale femminile, il ruolo di genere e l’assertività.


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  • Becker, J.v. & Kavoussi, R.J. (1996). Trastornos sexuales y de la identidad sexual. Tratado de psiquiatría, 691-709.
  • Bravo, C.S., Carmona, F.M., Meléndez, J.C., & Ramírez, S.M. (2005). Disfunción sexual femenina y su relación con el rol de género y la asertividad. Perinatología y reproducción humana, 19(3-4), 152-160.

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