Sindrome temporo mandibolare e stress

Un dolore alla mandibola che si estende fino all'orecchio e che dà fastidio quando si parla o si mangia. Dietro alla sindrome temporo mandibolare si cela lo stress mantenuto nel tempo. In questo articolo pieghiamo le cause e le strategie per calmare questo disturbo.
Sindrome temporo mandibolare e stress
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Sindrome temporo mandibolare e stress vanno spesso di pari passo. Dolore alla mandibola e fastidio mentre si parla, sbadiglia e persino mangia sono sintomi che si riscontrano con frequenza in un numero crescente di persone. L’aumento dei disturbi legati allo stress e all’ansia rende questo disturbo ampiamente diffuso nella popolazione.

La sindrome temporo mandibolare, o sindrome di Costen è un dolore che si concentra nell’articolazione della mandibola e i muscoli circostanti. In genere compare al mattino, appena svegli, e si manifesta come un pizzico tra i molari per poi intensificarsi quando si inizia a parlare o a masticare.

Possono poi sopraggiungere altri fastidi: congestione delle orecchie, tinnito, mal di testa, tensione al collo… Il fastidio può essere talmente intenso, diffuso e costante da diventare insopportabile. Riteniamo importante conoscere meglio questo disturbo e le sue cause.

Uomo con mal di testa davanti al computer.

Sindrome temporo mandibolare: caratteristiche, cause e trattamento

Possiamo immaginare l’articolazione temporo mandibolare come una cerniera. Si tratta di un’area estremamente importante, che collega la mandibola alla parte laterale della testa. È legata, di fatto, a molte azioni che compiamo ogni giorno: sbadigliare, parlare, masticare, bere, ecc.

I diversi sintomi accusati ci suggeriscono che non si tratta solo di un’articolazione. L’area temporo mandibolare comprende, infatti, diverse strutture: dischi cartilaginei, muscoli, legamenti, nervi, vasi sanguigni, denti, interessa inoltre le orecchie e il collo.

La sindrome temporo mandibolare era un disturbo non troppo conosciuto fino a qualche tempo fa; tuttavia negli ultimi anni il tasso di incidenza non smette di crescere.

Sintomi della sindrome temporo mandibolare

Sindrome temporo mandibolare e stress compaiono spesso congiuntamente. La persona in un primo momento si rivolge al dentista, ignorando che si tratti di un disturbo a carattere psicologico. Si riscontra con maggiore frequenza nelle donne tra i 30 e i 50 anni e i sintomi principali sono:

  • Mal di denti.
  • Sensazione di avere la mascella slogata.
  • Dolore e senso di pesantezza come in seguito a un urto.
  • Fastidio intenso quando si parla o si mastica.
  • Difficoltà e dolore ad  aprire la bocca.
  • Rumore simile a uno schiocco quando si apre o si chiude la bocca.
  • Sensazione di rigidità mandibolare.
  • Mal d’orecchio e dell’area circostante, fino alle tempie.
  • Cambiamenti nel morso.
  • Denti sensibili e usurati.
  • Dolore al collo.
  • Tinnito.
  • Mal di testa.

Quali sono le cause?

La sindrome temporo mandibolare e lo stress sono spesso due facce della stessa medaglia. Pur essendo necessaria una diagnosi da parte del professionista, in linea generale si possono indicare i seguenti fattori scatenanti:

  • Problemi odontoiatrici: la malocclusione dentale può causare il bruxismo e da esso deriva il dolore temporo mandibolare.
  • In oltre il 70% dei casi, il fattore scatenante è lo stress. Uno studio condotto dall’Universidad do Estado (Brasile) descrive la crescente diffusione di questo disturbo tra la popolazione universitaria. Preoccupazioni, emozioni non gestite, pressione e problemi quotidiani lo rendono una delle cause più frequenti di visite dentistiche.
  • Può dipendere anche da fattori anatomici quali lussazioni mandibolare, traumi, problemi muscolari e persino disturbi neurologici.
Ragazza con dolore alla mandibola.

Sindrome temporo mandibolare e stress, qual è la cura?

Sappiamo ormai che la sindrome temporo mandibolare e lo stress sono strettamente legati. L’aumento dei disturbi da stress e ansia rendono questa e altre manifestazioni fisiche un problema che interferisce nelle normali attività quotidiane.

Nel caso specifico della sindrome temporo mandibolare, è opportuno l’intervento di più figure specialistiche (medici e psicologi). I dentisti possono suggerire le seguenti strategie:

  • Stecche di stabilizzazione. Sono dispositivi che riducono il dolore mandibolare quando si esercita pressione. Aiutano a frenare il bruxismo e modificare la stimolazione sensoriale dell’area.
  • Fisioterapia. Oltre all’utilizzo delle stecche, risulta estremamente benefico un percorso di fisioterapia mandibolare. In genere offre ottimi risultati e calma sensibilmente il dolore.
  • Per trattare quello che in molti casi è il problema di fondo (lo stress), si possono integrare diverse tecniche nelle abitudini quotidiane. La respirazione diaframmatica, il rilassamento muscolare progressivo, la visualizzazione e persino lo yoga possono rivelarsi estremamente utili.

Qualora questo disturbo si protragga per mesi, congiuntamente ad altri, quali l’insonnia, è opportuno consultare uno psicologo. Oltre che dai sintomi fisici, spesso si è sopraffatti anche dai fattori psicologici che si ripercuotono sulla qualità della vita. Chiedere aiuto è fondamentale.


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  • Viviane Gontijo Augusto , Keity Cristina Bueno Perina (2016) Disfunción temporomandibular, estrés y trastornos mentales. 2016 noviembre-diciembre; Actas ortopédicas. 24 (6): 330–333. doi:  10.1590 / 1413-785220162406162873

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