Stress da disoccupazione: rischi per la salute
Oltre a fornire un reddito, il lavoro è un elemento centrale nella vita adulta. Permette di sviluppare abilità e relazioni sociali, di costruire la propria identità. È, in generale, fonte di benessere. L’inoccupazione ha dunque una serie di conseguenze visibili. Uno degli effetti più importanti è lo stress da disoccupazione, con ricadute sulla salute fisica e psicologica.
Lo stress da disoccupazione è alimentato da più fonti: da un lato le difficoltà economiche, dall’altra la sensazione di isolamento sociale, di minore benessere, di un sostegno che viene a mancare. È stato osservato che le persone disoccupate presentano livelli di stress molto più alti rispetto alla popolazione generale.
Salute e disoccupazione
Lo stress da disoccupazione, oltre a essere un problema in sé, è legato ad una serie di disturbi. È associato a un minore benessere soggettivo e alti livelli di ansia. In uno studio è emerso che all’inizio della disoccupazione, la percezione di benessere crolla in modo drastico e aumenta l’ansia. Dopo una fase di stabilizzazione, nella disoccupazione di lunga durata, i livelli di stress aumentano nuovamente.
I disoccupati mostrano una peggiore salute mentale, correlata ad un più alto numero di visite psichiatriche e psicologiche, nonché ad un più elevato numero di diagnosi. Questi effetti sembrano inoltre essere indipendenti dal livello di reddito.
Stress da disoccupazione
Lo stress causato dalla disoccupazione è legato a una serie di cambiamenti fisiologici che, se protratti nel tempo, sono dannosi per la salute. Quando viviamo una situazione stressante, il corpo si prepara ad affrontarla producendo una serie di cambiamenti. In questo caso l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) risponde allo stimolo stressante (in questo caso continuo) secernendo ormone cortisolo.
Questo processo, che porta al picco di cortisolo, è naturale e adattativo. Tuttavia, in una situazione di stress continuo, il rilascio di questo ormone produce squilibri nell’attivazione dell’asse HPA e, con questi, alterazioni neuroendocrine pericolose per la salute.
Questi squilibri di cortisolo sono stati registrati nelle persone disoccupate in numerosi studi. Tuttavia, le alterazioni variano in base alla durata della disoccupazione e all’età. I giovani tendono a mostrare un livello crescente di stress con l’allungarsi del periodo di disoccupazione, mentre negli adulti aumenta nei primi sei mesi, per poi stabilizzarsi ad un livello elevato.
Conseguenze fisiche dello stress da disoccupazione
Lo stress da disoccupazione è stato messo in relazione con un certo numero di malattie.
Rischio cardiovascolare
Oltre a una produzione anomala di cortisolo, la disoccupazione è associata a livelli elevati di proteina c-reattiva e fibrinogeno, che sono strettamente correlati al rischio cardiovascolare. In altre parole, i disoccupati mostrano un rischio cardiovascolare più elevato rispetto al resto della popolazione.
Nel corso di vari studi è stato riscontrato che la disoccupazione di lunga durata è associata all’infarto del miocardio acuto e all’ictus. È stata associata inoltre alla malattia coronarica. Tuttavia, i risultati devono essere presi con cautela poiché può intervenire un gran numero di fattori nello sviluppo di questi disturbi.
Obesità e stress da disoccupazione
Un’altra conseguenza dello stress da disoccupazione è la difficoltà a mantenere un peso sano. I risultati mostrano un aumento di peso proporzionale alla durata della disoccupazione. Ciò potrebbe essere spiegato da un cambiamento delle abitudini alimentari; un reddito ridotto porta all’acquisto di prodotti più economici e meno sani.
A ciò sarebbe legato anche il fattore fumo. In questo senso, la ricerca indica che nei fumatori disoccupati avviene di solito una riduzione di peso, mentre nei non fumatori un aumento.
Diabete di tipo due
Il diabete di tipo 2 è associato a schemi irregolari nella produzione di cortisolo, obesità e rischio cardiovascolare. È quindi comprensibile che la disoccupazione sia anche correlata al rischio di diabete. Ad esempio, in uno studio di Nina Rautio del 2017 si è tenuto conto dell’indice di massa corporea, del livello di attività fisica e di altri fattori socio demografici. I disoccupati hanno mostrato un rischio maggiore di soffrire di prediabete e diabete di tipo 2.
In definitiva, la disoccupazione ha conseguenze che vanno oltre il disagio psicologico. Questi risultati sono particolarmente incisivi: una salute precaria può complicare il già difficile compito di trovare un impiego. Pertanto è essenziale che gli interventi su questa categoria includano strategie di gestione dello stress e promozione di abitudini sane.
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