Superare una separazione: quando dimenticare sembra impossibile

Dimenticare una persona non è affatto facile, soprattutto quando la rottura non dipende da noi. In questo articolo parleremo delle ragioni che portano alcune persone a rimanere legate al fantasma della loro relazione.
Superare una separazione: quando dimenticare sembra impossibile

Ultimo aggiornamento: 06 giugno, 2020

Superare una separazione non è affatto semplice. Non riuscire a dimenticare l’ex, tuttavia, non si traduce nell’immagine di una persona sdraiata sul letto con lo sguardo perso nel vuoto e gli occhi eternamente rossi dal pianto.

Anche chi non riesce a dimenticare il proprio ex continua a condurre la sua vita: lavora, svolge le sue attività, esce, legge e tutto, in un certo senso, sembra funzionare, ma porta sempre con sé il fardello della separazione.

Il ricordo della persona che non riesce a dimenticare, della sua compagnia che ancora desidera, anche se magari hanno entrambi un nuovo partner. Quel nome che risuona nei silenzi, nelle notti in cui si manifesta la sua assenza, in quel non staremo più insieme che alimenta pensieri quali “se avessi…”, il ricordo delle cose fatte insieme, il desiderio di momenti teneri o il fastidio al ricordo delle liti.

L’aspetto peggiore è che questo sentimento è molto difficile da condividere, anche perché gli amici prima o poi si stancano di sopportare le solite conversazioni sullo stesso argomento… fino ad arrivare ad odiare lo stesso ex. È per tutto questo che superare una separazione può davvero diventare difficile. Ma come si può dimenticare qualcuno che si è amato tanto?

Donna triste

Superare una separazione: l’ombra del fantasma

Nello studio di un terapeuta scorre la vita delle persone, e quando si ha a che fare con le emozioni è inevitabile scontrarsi con i loro aspetti conflittuali. Nelle questioni d’amore si manifestano sia i sentimenti più nobili che le passioni più sordide; il tutto si muove in una molteplicità di situazioni che possono anche generare attaccamento verso l’ex-partner dopo la separazione.

Naturalmente (o forse no?), non sempre è l’amore a generare tale attaccamento, dato che essere innamorati non equivale a essere attaccati, legati, intrappolati, appiccicati o incastrati, tra le varie tipologie di legame.

Quando una persona richiede un consulto di questo tipo, si presenta disperata, perché non sa come superare la separazione dimenticando l’altro. E ciò porta a chiedersi: «come si può vivere all’ombra di un fantasma?».

Alcuni arrivano in seduta con l’obiettivo di liberarsi del rimuginio mentale che li perseguita di continuo. All’altro polo, ci sono quelli che si recano dallo psicologo alla ricerca di una formula per recuperare il rapporto. Questi ultimi si sono rivolti senza successo ai tarocchi, ai maghi, ai veggenti e hanno persino acceso candele di tutti i colori e si sono impegnati in svariati riti esoterici.

Se lo scopo segreto di intraprendere un lavoro terapeutico consiste nel trovare il modo per rimanere con la persona desiderata, è probabile che la terapia sia destinata a fallire.

Naturalmente, quando si tratta di vicissitudini umane risulta impossibile applicare logiche generali o la logica in sé. Tra le tante motivazioni che rendono difficile una separazione vi è l’idealizzazione della persona perduta.

L’idealizzazione

Si tendono a dimenticare gli aspetti negativi che hanno portato alla separazione, mentre vengono ricordati solo quelli che si amavano. Per di più, tali aspetti vengono esaltati al punto da creare una sorta di semidio.

E col passare del tempo, questa idealizzazione diventa più forte fino a rendere insopportabile il fatto di non stare più con quella persona.

  • Esistono ex manipolatori che creano un certo livello di dipendenza nell’altro, che giocano con il senso di colpa e tengono accesa la fiamma del legame.
  • Persone indecise e ambivalenti che generano aspettative nell’altro, nonostante stiano già con un’altra persona.
  • Altri ancora hanno difficoltà a elaborare le separazioni e provano tristezza senza riuscire, nel tempo, a far fronte alla separazione.
  • Infine, c’è chi gioca a essere felice e si impegna subito in incontri compulsivi, storie sporadiche, cambiano il loro aspetto esteriore, ecc. Impegnati in questi cambiamenti, piangeranno l’amore perduto soltanto l’anno successivo.

Prima di tutto, è necessario considerare il fatto che in amore non amiamo l’altro nella sua totalità, ma solo alcuni suoi aspetti che per valori, credenze, gusti, ecc. ci fanno desiderare di avere una relazione insieme.

Come fai a pensare a lui/lei dopo tutto quello che è successo!

Il legame dell’attaccamento è irrazionale, ovvero resiste a ogni logica. A prescindere dal fatto che la separazione possa essere stata la decisione più coerente, l’ex diventa il centro dei pensieri al punto da non riuscire a parlare dei propri sentimenti con gli altri. Questi ultimi non mancano di ricordarci quanto abbiamo sofferto per quel rapporto. Parole che ci rifiutiamo di ascoltare.

Così, gli amici e la famiglia diventano i responsabili di risvegliare quei ricordi, e la persona ammutolisce di fronte a essi; o peggio ancora, si arrabbia e mette in discussione la posizione che hanno adottato. Ed è cosi che si lancia in nuove amicizie per scaricare le tensioni legate dai suoi ricordi, impedendosi di dimenticare.

Il fantasma dell’ex ricompare di continuo, fino a diventare una presenza costante. Così, la persona concentra tutta la sua attenzione su di lui, impoverendo ogni altra attività. Inoltre, la ruminazione mentale con i suoi pensieri ossessivi conduce a un immane sforzo psichico.

Quali ripercussioni ha tutto questo sulla psiche?

La persona diviene stressata, angosciata e carica d’ansia. È piena di pensieri ripetitivi e in alcuni casi possono manifestarsi sintomi come il fumo compulsivo e persino attacchi di panico o d’ansia, oltre a un calo dell’autostima.

La concentrazione ossessiva sull’ex impedisce di dimenticare e di dirigere lo sguardo verso altre possibili relazioni. Sembra non esistere altra persona al mondo se non quella perduta.

In alcuni casi, la persona lasciata intraprende una persecuzione ai danni dell’altro; attraverso WhatsApp, una telefonata, un’e-mail o arriva addirittura a seguirla ovunque. Diventa una sorta di detective che indaga su tutto ciò che fa l’altro, mentre elabora teorie sui suoi comportamenti e sentimenti.

È una situazione alquanto spiacevole sia per l’uno che per l’altro, poiché uno rimane attaccato all’altro, mentre l’altro tenta di liberarsi per avere i suoi spazi.

Separazione di coppia

Come riuscire a dimenticare e a superare una relazione?

Una volta che il fantasma dell’altro si insedia, diventa parte della quotidianità. Motivo per cui è piuttosto difficile eradicarlo dai pensieri, così com’è difficile cambiare le abitudini di chi cerca e indaga in continuazione. Il fantasma diventa uno di famiglia, un membro in più del sistema familiare impossibile da dimenticare.

Uno dei modi per rendere più leggero questo bagaglio emotivo consiste nel capire, e se possibile accettare, il gioco malato innescato dall’altro e di cui si può essere complici se non fissano dei limiti.

È anche necessario avere ben chiaro se la persona che ha lasciato ha creato qualche aspettativa o ha tenuto una porta aperta a un possibile contatto. Ad esempio, quando invece di dire “no”, dice “ni”; se rimane legato al gioco per vedere l’ex partner implorarne il ritorno o se impone de limiti mosso dalla rabbia, il che genera ulteriore confusione e complicazioni.

In tutti i casi, vanno evitate le interazioni stagnanti che non producono alcun cambiamento. La persona lasciata deve porre fine all’approccio assillante affinché l’altro possa sentirsi libero, e di conseguenza possa liberarsi anche lei.

Bisogna imparare a sopportare la tristezza, accettare la perdita e stare soli; e soprattutto, aumentare il valore di sé per diventare più forti e solidi.

Superare una separazione: conclusioni

In fatto di amore e di separazione non esistono formule prestabilite, anche se si possono riscontrare caratteristiche che si ripetono in molte persone, alla fine le soluzioni sono sempre individuali.

Non sapremo mai realmente perché ci innamoriamo o perché ci lasciamo; ci limitiamo a fare delle ipotesi razionali ed esplicative che ci aiutino a sopravvivere a questi stati.

 una rottura?


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