Tempo e un paio di scarpe per ogni delusione
Non c’è male che non possa essere curato grazie al tempo e ad un paio di scarpe. Perché ogni disavventura, delusione o amarezza non si risolve aspettando e rimanendo intrappolati nel buco nero che si è creato, quello che prima o poi finirà per esplodere.
Le pene si alleviano camminando, voltando pagina e allontanandosi grazie a una calzatura meravigliosa: l’amor proprio.
William Gibson, rinomato scrittore fantasy, diceva sempre che il tempo si muove in una direzione, in avanti, ma le persone sono spesso tristi prigioniere della loro memoria, pertanto di quel passato in cui non accade niente di nuovo, che profuma di apatia, di scadenza e di opportunità perse che avvolgono ogni cosa.
Tuttavia, non è facile come sembra, perché chi è ferito non va avanti, rimane intrappolato nella gabbia della rabbia, tra le radici dell’amarezza e con il velo del risentimento che lo rinchiude in una dimensione parallela, in cui non importa se passano tre o sei mesi oppure un anno.
È bene ricordare, però, che il tempo di per sé non cura nulla, a farci guarire sono le azioni che realizziamo durante tale tempo.
Gli dei del tempo: Kronos, Kairos e Aion
Quando una persona affronta un momento personale complesso, che si tratti di una perdita o di un altro evento spiacevole, finisce quasi sempre per pensare che il lutto ridurrà il dolore, placherà i dubbi e centrerà di nuovo con forza le emozioni. Tuttavia, questa formula non sempre funziona, perché chi crede che il dio del tempo passino su di noi per cancellare le pene in un atto di grande altruismo, si sbaglia.
Dobbiamo ricordare che, in realtà, non esiste un solo dio del tempo, ma tre. Kronos è quello più conosciuto. Rappresenta il tempo esterno ed uniforme, con il suo passato, il suo futuro, quello che possiamo misurare osservando il movimento degli astri e concentrandoci sul tic-tac delle lancette. D’altro canto, Aion simbolizza la durata della vita stessa, un trascorso vitale formato da vari cicli.
Tuttavia, la divinità che ci interessa davvero a livello psicologico e per crescere è il giovane dio Kairos. Si interpone tra le due divinità precedenti e rappresenta l’opportunità, ci invita a vivere il qui ed ora, ricordandoci che tutti noi abbiamo determinati pregi, difetti, capacità e valori e che, pur essendo sempre gli stessi, non saremo mai uguali: perché siamo obbligati ad andare avanti, a guarire e ad accettare ogni nuovo insegnamento.
Giorno dopo giorno, dovremo imparare a concepire il tempo in maniera corretta, integra e terapeutica. Si tratta solo di comprendere che Kronos e Kairos vanno sempre mano nella mano, il tempo e le opportunità di guarigione e crescita si verificano con periodicità e bisogna saperle sfruttare.
Il corallo delle coste della Florida ne è un chiaro esempio. La sua unica opportunità di crescere e frenare, così, la sua estinzione avviene sette giorni dopo la luna piena d’agosto: è allora che inizia a riprodursi, appena dopo il tramonto. Un istante magico ed irripetibile, un momento in cui nasce la vera opportunità.
Le mie scarpe mi condurranno dove deciderà la mia mente
Superare un lutto o una fase complicata richiede un atteggiamento attivo, uno sguardo attento e la chiara volontà di andare avanti, di continuare a crescere come quel corallo che ogni anno lotta per non estinguersi.
Bisogna anche ricordare che per superare la paura e l’amarezza che ci ancorano come antiche barche che si trasformano in fantasmi dell’oceano, dobbiamo sapere dove si trovano le nostre scarpe. Quelle dalle suole resistenti, quelle fatte di amor proprio, di dignità e delle ambizioni rinnovate che agiscono con forza per farci superare qualsiasi ostacolo, attraversare i ponti, scalare le montagne ed evitare tutte le pietre che, spesso, rallentano il nostro cammino.
Per concludere, non dubitate e fate del tempo il vostro migliore incentivo per cambiare; rendetelo quel respiro che vi permetterà di crescere sfruttando ogni opportunità mentre i vostri piedi, il vostro atteggiamento e il vostro sorriso senza data di scadenza vi porteranno dove vi riproponete e dove meritate di giungere. Lì dove cresce il corallo più bello.
Immagini per gentile concessione di Lucy Campbell