Terrorismo e crimine organizzato non sono sinonimi

Spesso questi due termini si sovrappongono, eppure presentano caratteristiche proprie. Quali sono le differenze e le somiglianze tra terrorismo e crimine organizzato? Scopritelo in questo articolo.
Terrorismo e crimine organizzato non sono sinonimi
Roberto Muelas Lobato

Scritto e verificato lo psicologo Roberto Muelas Lobato.

Ultimo aggiornamento: 12 febbraio, 2023

Terrorismo e crimine organizzato possono mostrare alcune somiglianze, ma si tratta di fenomeni assai diversi. Il crimine organizzato è inteso come un modo di commettere reati che richiedono un certo livello di pianificazione e la partecipazione congiunta e coordinata di più persone.

Il terrorismo è invece una forma di lotta violenta contro i civili e, di solito, persegue delle finalità politi che. Cerca di confondere, spaventare o irritare una popolazione o i suoi governanti, di catturare l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale. Seminare dubbi sulla legittimità di un regime politico. Provocare conflitti interni nelle società minacciate e mobilitare i simpatizzanti della causa.

Approfondiamo nei seguenti paragrafi la differenza tra terrorismo e crimine organizzato.

“Questo non è un gioco, uomo senz’anima – disse Mr. Poe –  il domino è un gioco, la pallanuoto è un gioco. L’omicidio è un crimine e pagherai in prigione per quello che hai fatto”.

-“La stanza delle serpi” di Daniel Handler, 1999-

Riunione mafiosa anni '20

 

Differenze e similitudini tra terrorismo e crimine organizzato

Cosa vuole il terrorismo?

L’obiettivo principale della criminalità organizzata è il profitto. Le organizzazioni criminali cercano di ottenere denaro, più ne hanno e meglio è. Il terrorismo, d’altra parte, persegue fini politici, come la modifica di un sistema, l’indipendenza o un vantaggio politico o religioso.

Tuttavia, esistono anche delle somiglianze tra terrorismo e crimine organizzato. Per esempio, anche le organizzazioni terroristiche hanno bisogno di denaro per finanziare la propria lotta armata. Per comprare armi, munizioni, portare avanti il reclutamento e sostenere la propaganda, preparare gli attacchi, etc. E il crimine organizzato può condizionare la politica e il funzionamento delle istituzioni pubbliche.

D’altra parte, l’influenza nella sfera politica è diversa. Il crimine organizzato cerca di avvantaggiarsi dell’ordine stabilito e ha interesse a mantenerlo perché conosce e controlla le strutture di corruzione. Il terrorismo, al contrario, è finalizzato a trasformare o destabilizzare le istituzioni esistenti o a costringere i suoi rappresentanti ad adottare decisioni e misure che possano favorire la propria causa.

“Avevo l’oscura sensazione che ancora non avesse terminato e che, ben presto, avrebbe commesso un altro crimine spaventoso, così grande ed efferato che avrebbe cancellato la memoria di tutti quelli precedenti.”

-“Frankenstein”, Mary Shelley 1818-

Frequenza dell’attività criminale

Terrorismo e crimine organizzato cercano di trarre profitto dal punto di vista economico e influenzano le attività politiche. La grande differenza è che mentre ottenere denaro è il principale scopo della criminalità organizzata, per il terrorismo l’obiettivo finale è di tipo politico. A ogni modo, si rendono entrambi autori di attività violente.

Un’altra sfumatura interessante è che il crimine organizzato agisce più spesso del terrorismo. In altre parole, i crimini a opera delle organizzazioni criminali sono più frequenti rispetto quelli a opera dei gruppi terroristici. Questo perché il crimine organizzato può arricchirsi solamente se continua ad agire.

Al contrario, gli attacchi terroristici rappresentano una perdita, una spesa, sia sul piano materiale che umano (come nel caso delle missioni suicide). I gruppi terroristici di solito preferiscono colpire con meno frequenza, ma assicurandosi di produrre il maggior impatto possibile.

“Il crimine organizzato rifiuta la pubblicità, mentre il terrorismo si nutre di essa”.

 

Ragazzi piangono vittime del terrorismo

L’uso della violenza

Un’ultima differenza tra terrorismo e crimine organizzato va cercata nel modo in cui viene esercitata la violenza. L’efficacia di un attacco terroristico dipende dal suo impatto, che interessa un vasto pubblico. Vengono attaccate relativamente poche persone per intimidirne molte. Più un attacco è spettacolare, maggiore sarà il suo peso mediatico e politico, dal momento che riuscirà a ottenere la massima attenzione e pubblicità. Al contrario, se l’attacco produce troppe vittime, può essere controproducente, perché invece di guadagnare seguaci, potrebbe favorire una sensazione di odio e rifiuto.

Da parte sua, il crimine organizzato privilegia l’anonimato. Ladri e mafiosi puntano a compiere i loro crimini senza essere identificati, in modo da non mettere in pericolo l’intera organizzazione. La violenza della criminalità organizzata tende a evitare le luci dei riflettori e se succede, questo tipo di pubblicità non viene mai cercata deliberatamente.

In breve, sebbene il terrorismo e la criminalità organizzata condividano alcune caratteristiche, presentano anche molte differenze decisive. In particolare, sebbene condividano alcuni strumenti, il loro obiettivo finale è diverso.

Adolescenti vittime di una strage terrorismo e crimine organizzato

Il crimine organizzato cerca di trarre profitto dal punto di vista economico. Il terrorismo lotta per un cambiamento a livello politico. Inoltre, l’attività della criminalità organizzata è più frequente e la violenza di solito è anonima, mentre il terrorismo cerca di rendere visibile la propria attività nel modo più teatrale e con un alto simbolismo.

“Il mio punto di vista è quello del ‘condannato della Terra’, quello degli esclusi. Non accetto, tuttavia, in nome di nulla, azioni terroristiche, dal momento che provocano la morte di innocenti e l’insicurezza degli esseri umani. Il terrorismo nega ciò che io chiamo l’etica universale dell’essere umano.”

-“Pedagogia dell’Autonomia” di Paulo Freire, 1996-


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  • De la Corte, L., & Giménez-Salinas, A. (2010). Crimen.ogr: Evolución y claves de la delincuencia organizada. Barcelona: Ariel.

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