The Crown: il peso della corona

"The Crown" è la serie che affronta il vissuto di una delle sovrane più longeve e misteriose che conosciamo. Elisabetta II dovette affrontare grandi cambiamenti in un'epoca dove la monarchia trovava con fatica il suo spazio nella società, adottando alcune misure per sopravvivere come regina.
The Crown: il peso della corona
Leah Padalino

Scritto e verificato la critica cinematografica Leah Padalino.

Ultimo aggiornamento: 13 febbraio, 2023

Sono tempi avversi per la sovrana più longeva del Regno Unito, il cui nome, insieme a quello dei membri della sua famiglia, è stato particolarmente presenti nelle notizie degli ultimi mesi. Ma non è la prima volta che l’immagine di alcuni membri della famiglia reale viene attaccata, facendo traballare le fondamenta della monarchia britannica. The Crown è la serie che narra il regno della Regina Elisabetta II e che ci mostra nel dettaglio alcuni aspetti della sua vita e della sua famiglia che sembravano dimenticati.

La serie, per quanto possa sembrare un’ode alla monarchia, offre allo spettatore un punto di vista più vicino e intimo; lungi dal mostrarci la regina come una figura ideale, come ci si aspetterebbe, ci avvicina a un personaggio molto più umano. Una donna non così distante da noi che si è trovata in una posizione privilegiata e, a volte, gravosa.

Lo spettatore si trova immerso in un mare di dubbi, non sa se sostenere la regina o detestarla. La serie non si schiera apertamente, pur mantenendo una certa aria conservatrice che resta però velata, dando allo spettatore la possibilità di prendere la propria posizione. The Crown, popolare serie tv Netflix, indaga più sui personaggi che sulle questioni ideologiche.

La funzione della monarchia

In buona parte del nostro pianeta, la monarchia viene ritenuta un concetto obsoleto, degno del Medioevo e non in linea con l’era contemporanea, nonostante siano ancora molti i paesi in cui è presente. La regalità, che ci piaccia o no, è parte del nostro passato, del nostro presente e, come sembra, anche del nostro futuro.

Per lo spettatore più scettico o repubblicano, guardare The Crown può essere una vera e propria sfida. Ma lo show ci mostra l’altra faccia della medaglia, quella di una famiglia che, nonostante tutti i suoi privilegi, deve lavorare duramente per svolgere i propri compiti.

Nel concreto la serie analizza il personaggio di una donna che non può scegliere il suo destino, bensì deve adattarsi a esso e ai requisiti che da lei si esigono. Nonostante fosse poco carismatica, Elisabetta II non poté che accettare il peso di una corona che, inizialmente, non era destinata a lei.

I reali sono davvero così privilegiati? La loro figura è ancora rilevante al giorno d’oggi? Queste sono alcune delle domande che ci porremo come spettatori.

Le monarchie sono passate per diverse fasi durante tutta la storia, e quelle resistite fino a oggi hanno dovuto adattarsi alla meglio. Dall’assolutismo della monarchia parlamentare fino a diventare un organo decorativo, seppur privilegiato, senza quasi voce in capitolo.

Le monarchie, in qualche modo, si sono trasformate in una fonte di intrattenimento per il pubblico, una scusa per riempire le prime pagine della cronaca rosa mentre il loro compito istituzionale è relegato in secondo piano.

The Crown esplora tutte queste fasi, dal momento in cui un membro della famiglia reale, il padre di Elisabetta II, si vede obbligato ad assumere un incarico per cui non era preparato, fino all’impatto che esercita su di loro l’opinione pubblica.

La serie intende avvicinarsi in maniera intima a Elisabetta II, mostrandoci una sovrana con poco empatica e trovatasi a ricoprire prima del tempo un ruolo non indifferente. Il peso della corona è maggiore di quanto si possa immaginare. La vita a palazzo non è fatta solo di lusso, ma anche di responsabilità, obblighi e, naturalmente, sacrifici.

Elisabetta II in una scena di The Crown

The Crown: il regno più longevo

La serie ci porta al momento in cui Elisabetta II assume le redini del regno, costretta così ad affrontare situazioni più che complesse. Dopo la Seconda Guerra Mondiale e gli episodi che hanno visto affiorare i sistemi repubblicani in Europa, la sovrana britannica non ebbe altro rimedio se non reinventare l’immagine della famiglia reale nel mondo.

La serie esplora tutti i cambiamenti, le transizioni e le relazioni della corona con i diversi politici insorti durante il regno: dai più conservatori come Winston Churchill fino ai governi più critici verso la monarchia come quello retto da Harold Wilson. Elisabetta II dovette affrontare le avversità fin dai suoi primi passi come regina, motivo per cui reinventò un sistema profondamente radicato nel passato.

A loro volta acquisiscono particolare importanza personaggi che, a suo tempo, furono visti come le pecore nere della famiglia reale. Scopriamo così l’abdicazione di Edoardo VIII, gli scandali della principessa Margaret o della famiglia del Duca di Edimburgo.

La regina dovrà fare i conti con i sentimenti che prova nei confronti della corona, dovrà prendere decisioni che la potrebbero far scontrare con la sua famiglia per la sopravvivenza del regno. The Crown dipinge un quadro piuttosto obiettivo, lasciando lo spettatore indeciso se amare o odiare la sovrana e la sua famiglia.

Gli autori della serie si sono documentati tramite i libri di storia e la stampa scandalistica, ragion per cui vige una sensazione di ambiguità e la difficoltà nel prendere una posizione chiara o affezionarsi ai personaggi.

La monarchia e l’intrattenimento delle masse

Come già accennato, la monarchia è passata d’improvviso da fulcro del potere a fonte di intrattenimento per le masse (nel migliore dei casi). Tra esili e decapitazioni, alcuni monarchi hanno visto vacillare il loro potere, decidendo dunque di sottomettersi all’opinione pubblica.

Elisabetta II è stata la prima sovrana a celebrare un’incoronazione in televisione, eliminando in parte l’aura idillica e divina che aleggiava fino ad allora intorno alla sovranità. Lo stesso accadde per il matrimonio della principessa Margaret, evento applaudito e visto sullo schermo dal grande pubblico.

Eppure, quando i reali decidono di mostrarsi al pubblico come una famiglia “normale”, la loro immagine ne risente. La normalità è degna della sovranità? Se sono una famiglia come tutte, perché meritano un ruolo privilegiato?

Regina Elisabetta e figlio

Tutte le famiglie reali contano su consiglieri che possono dare il suggerimento azzeccato oppure sbagliare e scatenare il putiferio. Scandali che, nel pieno dell’era della comunicazione, possono diventare elementi cruciali a favore delle idee repubblicane.

È proprio quello che succede alla famiglia reale britannica a seguito della decisione di registrare un documentario sulla vita a palazzo, come fecero altre monarchie, tra cui quella spagnola. Quello che sembrava un ottimo tentativo per avvicinarsi al pubblico finisce per farli sprofondare.

Conclusioni

Nonostante abbia un che di conservatore, la serie tv si prende gioco di un protocollo obsoleto e alle volte assurdo. Ci immerge nella vita di una sovrana che è riuscita a mantenere il mistero persino nel XXI secolo.

Al di là della qualità tecnica e del copione, spicca la sublime interpretazione degli attori. Oltre alla difficoltà di rappresentare un personaggio reale e conosciuto dalla massa, va premiata la capacità di ricorrere ad attori diversi a seconda delle varie epoche. Nonostante il nuovo cast, gli attori hanno saputo interiorizzare i discorsi, le voci e i gesti degli interpreti delle stagioni precedenti.

The Crown non influenza il nostro punto di vista e ci permette di assumere una posizione obiettiva; non tutto è bianco e nero, non tutti sono buoni o cattivi, le sfumature sono infinite. E lo fa con enorme successo, grazie a un copione solido e a delle interpretazioni eccellenti.


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