Thich Nhat Hanh e lezioni di saggezza

Thich Nhat Hanh nasce in Vietnam nel 1926. Scrittore instancabile e raffinato divulgatore della filosofia buddista Zen, coniugata con le diverse correnti del Buddismo e la psicologia moderna.
Thich Nhat Hanh e lezioni di saggezza
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Thich Nhat Hanh ha 91 anni ed è il maestro Zen per eccellenza. Scrittore prolifico, poeta e promotore della trasformazione interiore attraverso la meditazione, questo monaco buddista dal volto mite, sereno e di grande ispirazione, è particolarmente noto per il suo attivismo e impegno per la pace e i diritti umani.

Chi non ha mai letto nessuno dei suoi libri penserà forse che si tratti di un altro guru del buddismo. Tuttavia, il Maestro Hanh è molto più di questo. La sua vasta produzione, ricca di sfumature, è di eccezionale interesse e valore. Da un lato, troviamo tutta la saggezza tipica delle più importanti correnti tradizionali del buddismo. Dall’altro, la sapiente applicazione attraverso i metodi della psicologia moderna.

“Ogni istante è un dono.”

-Thich Nhat Hanh-

Possiamo dunque affermare che una delle principali virtù di Thich Nhat Hanh è stata quella di avvicinare gli occidentali alla pratica Zen in modo semplice e concreto. Ancor di più, se oggi conosciamo e approfondiamo concetti quali la consapevolezza, è proprio perché figure come Hanh hanno tradotto e raffinato questa antica eredità per rendere questo retaggio una risorsa e una filosofia accessibile e utile a tutti.

Oltre che dal lavoro didattico di questo monaco buddista, l’ispirazione proviene indubbiamente anche dalla sua stessa vita. Il “maestro vietnamita”, come viene chiamato, ha praticato quello che lui definisce un buddismo impegnato. Già in gioventù fu subito chiaro che la sua non sarebbe stata una vita religiosa contemplativa e di isolamento in un monastero. Prese infatti parte alla guerra del Vietnam assistendo il suo popolo e fondando scuole e servizi di sostegno per ricostruire città e villaggi.

Una figura di grande rilevanza sociale e spirituale che merita tutta la nostra attenzione.

Thich Nhat Hanh e Martin Luther King

Thich Nhat Hanh, lezioni di saggezza

Thich Nhat Hanh è nato in Vietnam nel 1926. Ha insegnato alla Columbia University e alla Sorbona ed è stato persino nominato da Martin Luter King Jr. per il premio Nobel per la pace nel 1967. Attualmente, dopo essere sopravvissuto a un infarto nel 2014, conduce una vita tranquilla in una comunità buddista vicino a Bordeaux, che ha fondato nel 1982.

Scrittore instancabile e divulgatore della filosofia buddista Zen, ci colpisce soprattutto per la profonda semplicità con cui i suoi messaggi riescono a conquistarci. Libri come Essere pace, Il cuore dell’insegnamento del Buddha o Il miracolo della presenza mentale trasmettono concetti, idee e principi nei quali la dottrina si fonde con la saggezza e con la psicologia.

Vediamo, pertanto, alcune di queste lezioni, frammenti di una saggezza piena di sfumature e di una bellezza sempre fonte d’ispirazione.

1. La gentilezza può cambiare il mondo

«La fonte dell’amore è in noi e possiamo aiutare gli altri a capire che la felicità è a portata di mano. Basta una parola, un’azione e un pensiero per ridurre la sofferenza di un’altra persona e donarle gioia.»

L’Università del Michigan e l’Università di Tohoku, in Giappone, nel 2006 hanno condotto uno studio grazie al quale è stata dimostrata questa relazione. Si evince che le persone con un atteggiamento aperto e positivo, che promuovono atti gentili nel proprio ambiente, producono sempre cambiamenti positivi per gli altri. Migliorano l’umore, creano legami di fiducia e alleviano i dispiaceri e le preoccupazioni.

Se tutti noi fossimo capaci di praticare ogni giorno il sano esercizio della gentilezza e del rispetto, come ha sottolineato lo stesso Thich Nhat Hanh, riusciremmo a cambiare il mondo.

2. Amore cosciente, l’amore che contribuisce alla libertà dell’altro

«Devi amare in modo tale che la persona che ami si senta libera.»

Il maestro vietnamita ce lo dice chiaramente: amare qualcuno significa offrirgli attenzione, una presenza capace di farlo germogliare come se fosse il fiore più bello. Questa piena attenzione verso i nostri cari deve favorire una crescita non opprimente, un affetto che spinga verso la libertà, che estenda le sue radici verso la pienezza e i suoi petali verso l’illuminazione.

Come spiega Thich Nhat Hanh nei suoi libri e nelle sue lezioni, la cosa migliore che possiamo offrire al mondo è l’amore autentico che abbia cura e rispetto verso tutte le specie di questo pianeta, un’energia nobile e dalle  buone intenzioni che torni all’universo stesso.

Donna con un fiore

3. Essere consapevoli della sofferenza altrui

«Non evitare il contatto con la sofferenza, non chiudere gli occhi davanti al dolore. Non perdere mai la consapevolezza che la sofferenza è ovunque presente nel mondo. Cerca di stare vicino a tutti quelli che soffrono, con ogni mezzo: contatti personali, visite, immagini, suoni…»

Queste parole pronunciate da Thich Nhat Hanh in uno dei suoi discorsi sottolineano chiaramente l’importanza dell’impegno attivo verso coloro che soffrono e che tanto contraddistinguono il maestro zen. Al contempo porta l’attenzione sul bisogno di diventarne consapevoli con tutti i sensi: vedere il dolore degli altri, sentirlo e persino ascoltarlo.

Perché chi soffre ha un viso, chi vive un brutto periodo lo dimostra con le azioni e la voce. Ancora di più, chi soffre può esserci vicino, proprio accanto a noi e magari nemmeno gli diamo ascolto. Dovremmo dunque essere sempre consapevoli della realtà della nostra vita quotidiana.

4. Thich Nhat Hanh ci insegna a gestire la paura

«La paura ci tiene concentrati sul passato o preoccupati per il futuro. Se riusciamo a riconoscere la nostra paura, riusciamo a renderci conto che in questo momento stiamo bene. In questo momento, oggi, siamo ancora vivi e il nostro corpo funziona meravigliosamente. I nostri occhi possono ancora vedere il bel cielo. Le nostre orecchie possono ancora sentire le voci dei nostri cari.»

Questa riflessione del maestro vietnamita è indubbiamente una delle più belle, più giuste e sagge. Non solo parla della paura, ma anche di come affrontarla e andare oltre a questa utilissima emozione, spesso gestita male, e che perciò limita le nostre vite. La paura dovrebbe facilitare la nostra sopravvivenza, non bloccarla.

Non c’è niente di meglio che godere del momento presente e accorgersi di qualcosa di molto semplice: siamo vivi, la vita va avanti e abbiamo la possibilità di vivere in compagnia dei nostri cari, in sintonia con un mondo del quale continuiamo a far parte in modo intimo e prezioso.

Donna con ali 

Nella filosofia di Nhat Hanh colpisce la capacità di coniugare una varietà di insegnamenti Zen tradizionali con le diverse correnti del Buddismo e della psicologia moderna. Tutto si armonizza, tutto si adatta e tutto diventa ispirazione. Per questo i suoi contributi, consigli e riflessioni sono sempre comprensibili e preziosi per la nostra crescita personale.

Questo maestro vietnamita è una leggenda vivente la cui eredità non si estinguerà mai.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.