Come influiscono i tratti della personalità sulla vita quotidiana?

Come influiscono i tratti della personalità sulla vita quotidiana?
Gema Sánchez Cuevas

Scritto e verificato la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 29 ottobre, 2017

Sappiamo tutti, o perlomeno intuiamo, che la nostra personalità influisce sul modo in cui affrontiamo gli ostacoli, trattiamo gli altri, gioiamo per gli obiettivi che raggiungiamo. Poche persone sanno, però, che la personalità non è un insieme di tratti immutabili o permanenti che ci definiscono. È vero che influisce fortemente il patrimonio genetico, ma questo non significa che non possiamo modellarlo in molteplici modi.

Ciascuno dei tratti della nostra personalità ci rende diversi, unici e speciali. Anche quando queste stesse caratteristiche ci ostacolano nel realizzare un lavoro, mantenere una relazione di coppia o farci degli amici, forse ci stanno mettendo davanti ad una sfida: modificarle affinché giochino a nostro vantaggio.

Uomo guarda il suo viso in uno specchio

La nostra personalità influisce, ma non stabilisce

Uno dei migliori strumenti su cui possiamo contare per poter attuare cambiamenti nella nostra personalità è l’auto-conoscenza. Conoscendo i nostri limiti e i nostri punti di forza, ci sarà più facile ottenere buoni risultati nella nostra vita personale e professionale. In questo modo potremo lavorare meglio sulle abilità che ci danno più problemi e rafforzare quelle che ci danno un vantaggio.

Spesso incontro persone che mi parlano delle loro difficoltà nell’esprimersi davanti agli altri oppure quando devono presentarsi per un posto di lavoro. Perché “per il modo in cui sono fatti non gli viene naturale”. È successo a tutti qualche volta nella vita.

Nonostante ciò, il punto di rottura viene raggiunto quando si giunge ad affermare che “le persone non cambiano mai”. Sì e no. Tutti abbiamo delle inclinazioni naturali innate che mettiamo in pratica nella nostra vita quotidiana. Un bambino timido o uno estroverso probabilmente diventerà un adulto timido o estroverso. Questo viene chiamato temperamento.

Eppure la cultura, le esperienze e il contesto in cui viviamo sono tutti fattori che modelleranno il nostro temperamento. Lo faranno costruendo e ricostruendo quello che chiamiamo carattere. Entrambi formano la nostra personalità.

L’affermazione “le persone non cambiano”, dunque, è vera solo in parte. Si avvicina alla verità poiché tutti ci sentiamo a nostro agio in alcune circostanze e totalmente fuori luogo in altre, e questo si deve alla nostra personalità. Tuttavia, la capacità di adattarsi a ciascuna situazione in modo ottimale e senza smettere di essere sé stessi, questo sì dipende da noi.

Come modellare la nostra personalità?

Come? Acquisire questa capacità “camaleontica” non è così facile per tutti. Per lo stesso motivo per cui per alcuni è semplice affrontare le novità e trarne il meglio, mentre per altri può rappresentare una vera e propria odissea. In ciò risiede l’importanza dell’auto-conoscenza, perché ci dirà come ottenere il massimo dalle nostre abilità senza soffrire troppo per le nostre limitazioni.

Un semplice esercizio per raggiungere questa auto-conoscenza, perlomeno per sommi capi, è rispondere alle seguenti domande: ti piace? Sei portato? E se poi ti piace e sei portato, allora non c’è nessun problema. Le difficoltà ci si presentano in ciò che non ci piace o rappresenta un ostacolo, ma per il quale siamo portati, perché forse stiamo perdendo l’opportunità di avvicinarci a qualcosa di più vantaggioso per noi.

D’altro canto, ci sono attività o sfide che ci piacciono e sono facili e accessibili, ma che non ci fanno bene quando si trasformano in un’abitudine. Parliamo dei cosiddetti “vizi”, possono avere un lato positivo se soddisfatti occasionalmente. Quando, però, il vizio plasma una relazione di coppia alla quale rimaniamo incatenati nonostante ci arrechi molto danno, allora abbiamo un problema.

Donna che tiene una chiave sulla cima di una montagna

Adesso conosciamo il punto di partenza. Ora, come avvicinarci alle cose che ci fanno bene e allontanarci da quelle che ci fanno male? A questo punto, dobbiamo capire perché ci è difficile avvicinarci ad alcune attività, persone e anche oggetti che ci creano vantaggio. Timidezza? Mancanza di capacità di comunicazione? Orgoglio? ecc. E cosa ci impedisce di disfarci di quello che ci danneggia. Paura? Insicurezza? Conformismo?

Dopo aver fatto qualche passo in più verso un Io rinnovato e più sicuro di sé stesso, supportato dall’auto-conoscenza, rafforzando la nostra autostima, allora saremo pronti per divorare il mondo. Più coscienti della nostra forza e dei nostri limiti, più camaleontici, quindi più difficili da abbattere.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.