Ultimo pensiero della giornata: è il più importante?

Lasciare che le preoccupazioni dominino la nostra mente quando siamo a letto non solo renderà più difficile il risposo, ma favorirà i risvegli notturni e anche eventuali incubi.
Ultimo pensiero della giornata: è il più importante?
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Si dice spesso che l’ultimo pensiero della giornata sia quello più importante. Più che altro, si tratta dello stato mentale ed emotivo con il quale ci apprestiamo al sonno. Nella maggior parte dei casi, infatti, è la calma psicologica il fattore determinante per godere di un sonno ristoratore.

Per comprendere meglio l’importanza di tale concetto, facciamo un semplice esempio. Tutti noi sappiamo cosa significa andare a letto dopo un litigio con qualcuno, che sia il partner, un familiare o un amico. La mente non smette di pensare a quello che abbiamo detto, non detto, a quello abbiamo pensato e soprattutto a quello che abbiamo provato. È uno stato psicologico che rende difficile non solo addormentarsi.

Spesso, infatti, produce frequenti risvegli notturni e persino incubi. Ed è per questo che è così importante prendersi cura dello stato emotivo che ci accompagna quando posiamo la testa sul cuscino alla sera. Ma allora, l’ultimo pensiero della giornata è veramente quello più importante? Scopriamolo!

Donna addormentata.

Perché l’ultimo pensiero della giornata è il più importante?

Spesso i consigli su come favorire il riposo notturno vertono sul bisogno di “spegnere la mente”. Ma questa idea, in realtà, manca di senso, logica e veridicità. Il cervello, e di conseguenza la mente umana, non si ferma mai; non può esser messo a tacere, tantomeno può essere spento. Passare dalla veglia (coscienza) al sonno (mente inconscia) non significa lasciare la mente sospesa in un vuoto assoluto.

Ragione per cui, alcuni esperti affermano che l’universo onirico sia una dimensione permeabile nella quale si infiltrano i pensieri e le emozioni del mondo cosciente.

Ciò significa che in molti casi trasciniamo lo stress, le preoccupazioni e le paure nella fase REM, quella in cui si producono i sogni. Dire che l’ultimo pensiero del giorno sia quello più importante non è poi così banale.

Stato ipnagogico (tra veglia e sonno)

Lo stato ipnagogico è il confine sottile tra la veglia e il sonno. Nell’architettura del sonno, corrisponde alle fasi 1 e 2 del sonno profondo non-REM. Ebbene, l’esistenza di questo stadio del riposo notturno ci dimostra che esiste un’assoluta continuità tra il mondo conscio e quello inconscio.

È un flusso armonioso, come il corso di un fiume che scorre tra una dimensione all’altra. Ciò significa anche, che i pensieri angoscianti possono fluire dal mondo conscio a quello inconscio con estrema facilità.

Implica soprattutto che lo stress e i pensieri che abbiamo prima di addormentarci, ci accompagneranno in un continuum tra lo stato ipnagogico e quello inconscio.

L’ultimo pensiero della giornata è importante, perché è legato a uno stato emotivo.

L’ultimo pensiero della giornata è il più importante, perché determinerà il modo in cui ci sveglieremo il mattino dopo. Potrebbe sembrare un’affermazione categorica, ma vale la pena approfondirla:

  • Ogni pensiero è collegato a uno stato emotivo. Se andiamo a letto pensando alla discussione che abbiamo appena avuto il partner, è probabile che l’ansia si insedi nel corpo e nel cervello.
  • Lo studio condotto dalla Seongnam Medical University (Corea), ad esempio, ci ricordano che tra le cause del cattivo riposo e dell’insonnia ci sono proprio lo stress e l’ansia. Trascinarci dietro il problema per settimane o mesi può sconvolgere del tutto la qualità della nostra vita.

Pertanto, i pensieri dal tenore più calmo, di equilibrio e pace si traducono in uno stato emotivo maggiormente rilassato. E tutto questo si rifletterà in maniera armonica, su quell’universo onirico dal quale ci risveglieremo il mattino seguente.

Uomo che dorme.

Come ottenere uno stato mentale “leggero” e rilassato per dormire meglio e più a lungo?

L’ultimo pensiero della giornata è il più importante perché determinerà il nostro benessere fisico e psicologico al risveglio. Non è affatto una sciocchezza. Tuttavia, come ben sappiamo, la vita è complicata e le giornate sono spesso stressanti. Quando poggiamo la testa sul cuscino, spesso veniamo assalito da mille preoccupazioni.

La mente è una fabbrica di inquietudini. Ed è per questo che, spesso, una volta letto ci perdiamo in un labirinto di angosce stressanti, una tempesta di ansie che finiscono per scivolare nel terreno dei sogni e nel mondo inconscio. Ma cosa possiamo fare per ottenere uno stato mentale più rilassato,  che ci permetta di navigare in quell’oceano onirico con un maggiore benessere?

Trucchi per far sì che l’ultimo pensiero della giornata sia positivo

Innanzitutto, prima di andare a letto è necessario creare uno stato mentale “leggero”. Non si tratta di “spegnere” la mente, ma di eliminare ciò che la appesantisce. Motivo per cui è importante iniziare donandogli un po’ di calma.

  • Spegnere tutti i dispositivi tecnologici due ore prima di andare a dormire ci sarà di grande aiuto. Smettere di usare il cellulare o il computer ci permetterà di calmare la mente e il cervello. L’ideale è che ci rilassiamo leggendo un buon libro.
  • Prendere coscienza del fatto che mente e corpo sono collegati. Fare una doccia calda prima di andare a letto o qualche esercizio di respirazione profonda sono entrambe ottime idee.

In ultimo, ma non meno importante, dobbiamo ricordarci di una cosa. Prima di addormentarci avremo sempre qualche pensiero. Sforziamoci di renderlo virtuoso, positivo e, soprattutto, pieno di speranze. Solo così potremo attraversare quel sottile confine tra veglia e sonno, con la sufficiente calma per ottenere un riposo notturno più armonioso, libero e rilassato.


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