Umore negativo nella depressione: cosa si intende?

L'umore negativo nella depressione è un'ulteriore testimonianza della profonda complessità di questo disturbo. Consiste nell'incapacità di gioire o nella capacità di percepire tutto come un pericolo, una minaccia o come la totale disperazione.
Umore negativo nella depressione: cosa si intende?
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Quando si parla di umore negativo nella depressione, bisogna immaginare una nuvola carica di senso di colpa, rabbia, malessere, tristezza e nella quale, almeno in apparenza, prevale la disperazione.

Si tratta di un mix devastante, fatto di infinite pennellate di disperazione, di chiaro-scuri in cui sentirsi persi e bloccati per mesi in questo disturbo dell’umore.

Scavando e scoprendo più a fondo queste realtà cliniche, è importante tenere conto di un altro aspetto. Quando parliamo di umore negativo, non facciamo riferimento solo a quell’universo fatto di sensazioni e sentimenti avversi e sgradevoli.

Questa negatività comprende il “non sentire nulla”, perché in questa condizione psicologica è spesso presente la scarsa attivazione tipica dell’anedonia, ovvero l’incapacità di provare piacere, interesse o motivazione.

Non guasta, inoltre, prendere consapevolezza del fatto che soffrire di depressione è una delle esperienze più complesse dal punto di vista psicologico. Non significa soltanto sentirsi tristi e senza alcuna voglia di alzarsi dal letto.

La mente di chi riceve questa diagnosi è anche carica di odio verso di sé, senso di colpa e, ovviamente, di eterna disperazione.

Una donna triste che guarda dalla finestra.

Cosa si intende per umore negativo nella depressione?

Tra i disturbi psicologici più comuni troviamo la depressione maggiore. L’aspetto più interessante, nonché quello più preoccupante, è che tante persone continuano a dare per scontato che depressione sia sinonimo di tristezza.

Tutto questo fa sì, per esempio, che chi sente di avere sempre meno voglia di recarsi al lavoro o non fa altro che discutere con il partner non sospetti minimamente che potrebbe trattarsi di altro rispetto al semplice stress da lavoro.

L’umore negativo nella depressione è come un filtro psicologico che guida la nostra mente nella sua ricerca e nella rielaborazione nociva della realtà.

Inoltre, possiamo aggiungere altri fattori, come l’applicazione di un locus of control esterno (ad esempio, pensare di non avere nulla sotto controllo), di pensieri negativi ricorrenti, o di un’autostima bassissima.

La suddetta teoria è stata elaborata negli anni ’80 da Watson e Tellegen in un celebre studio in cui si affermava che questo modello poteva essere spiegato da tre elementi: effetto dell’accezione negativa, anedonia e alterazioni fisiologiche.

Le emozioni con accezione negativa interferiscono non solo sul modo in cui elaboriamo la realtà in cui viviamo, bensì anche sul modo in cui ci sentiamo e ci vediamo fisicamente.

Il senso di colpa e l’ira: due emozioni che contribuiscono al carcere della depressione

Questo dato è curioso. Sappiamo che le persone che hanno avuto un rapporto di coppia governato dalla violenza fisica e psicologica sono più soggette allo sviluppo un disturbo depressivo.

La teoria dell’umore negativo dimostra che ad alimentare questa forma di disturbo non sono né la tristezza né la disperazione, bensì l’ira e il senso di colpa.

Alcuni studi, come quelli condotti presso la facoltà di psicologia dell’Università delle Isole Baleari (Spagna), hanno permesso di approfondire questo aspetto: l’importanza di lavorare su queste dimensioni nel caso di donne vittime di violenza.

In loro coesiste, da una parte, il senso di colpa che deriva dal non aver concluso prima la relazione tossica e, dall’altra, la rabbia legata a quanto vissuto.

L’umore negativo nella depressione e gli stati introspettivi

Dicevamo che una caratteristica propria della depressione è, senza dubbio, la vulnerabilità; oltre all’assenza di controllo su quello che ci circonda e la sensazione che qualunque cosa facciamo nulla cambierà.

Ebbene, ci sono altre dinamiche, altrettanto decisive e anch’esse terreno fertile per l’umore negativo nella depressione: gli stati introspettivi. Cosa si intende con quest’ultimo concetto? In sostanza, coinvolge i seguenti aspetti:

  • Senso di solitudine. La sensazione che nessuno possa capire quello che ci accade.
  • Sentirsi inutili. Convincersi di non essere buoni a nulla, di non contare nulla nella società, nei rapporti, ecc.
  • Continua irascibilità. All’improvviso qualsiasi cosa ci infastidisce, ci fa arrabbiare, ci irrita oppure ci turba.
  • Disperazione. Questa dimensione è l’eterno leitmotiv dei casi di depressione; è l’idea che il domani non porterà niente di buono, che i problemi non hanno soluzione.
Emotivita negativa e depressione.

Scarsa attivazione emotiva: l’anedonia

L’umore negativo nella depressione è associato anche al fatto di non sentire, di non reagire e di non provare alcuna connessione nei confronti nella realtà in cui si è immersi. Non ci riferiamo agli stati catatonici, bensì a condotte secondo le quali si smette di sentirsi parte attiva della vita quotidiana.

L’anedonia, l’apatia e anche l’abulia delineano realtà fatte di assenza di piacere, di motivazione, di entusiasmo; oltre che dall’incapacità di prendere decisioni e di reagire a quello che ci succede.

Dunque, non è il caso di soffermarsi sull’idea che la depressione sia sinonimo di tristezza. E questo perché ci troviamo dinnanzi a una realtà multifattoriale, che non tutti vivono allo stesso modo.

Eppure, spostare l’attenzione sull’aspetto emotivo è fondamentale per capire il motivo di quella rabbia perenne o di quelle malattie psicosomatiche che non migliorano nonostante i farmaci.

Come disse Federico Garcia Lorca, “La più terribile delle sensazioni e la sensazione di aver perso la speranza”. Non dobbiamo esitare a chiedere aiuto se stiamo vivendo una situazione simile.


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  • Tackman AM, Sbarra DA, Carey AL, Donnellan MB, Horn AB, Holtzman NS, Edwards TS, Pennebaker JW, Mehl MR. Depression, negative emotionality, and self-referential language: A multi-lab, multi-measure, and multi-language-task research synthesis. J Pers Soc Psychol. 2019 May;116(5):817-834. doi: 10.1037/pspp0000187. Epub 2018 Mar 5. PMID: 29504797.

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