Un approccio diverso alla vita quotidiana

Un approccio diverso alla vita quotidiana

Ultimo aggiornamento: 29 marzo, 2015

Quando Carl Rogers ha creato e iniziato a mettere in pratica il suo Approccio Centrato sulla Persona si è reso conto non solo che poteva servirgli nelle sedute con le persone che soffrivano di qualche tipo di malattia mentale, ma che poteva essere utile anche per migliorare la qualità di vita delle persone che non ne soffrissero.

La teoria di Rogers si basa su tre pilastri per far sì che noi stessi e la persona con cui ci relazioniamo mostriamo e sviluppiamo tutto il nostro potenziale umano. Il primo è l’empatia, avere la capacità di mettersi nei panni degli altri e sentirsi come si sentono loro; ciò fa si che le nostre relazioni sociali aumentino e migliorino, aumentando di conseguenza la quantità e la qualità di appoggio sociale.

Al secondo pilastro Rogers ha dato il nome di “accettazione positiva e incondizionata”. Questo è più difficile da raggiungere rispetto all’empatia poiché propone di accettare l’altro in ogni suo aspetto. Questo non significa per forza essere d’accordo con l’altro, bensì di rispettarlo in modo affettuoso e accogliente. L’accettazione positiva ha anche a che vedere con il disfarsi dei giudizi che ci si crea a prima vista perché spesso impediscono di conoscere realmente l’altra persona. Questo atteggiamento incita l’autoaccettazione generando pensieri come “Se l’altro non mi giudica, perché io mi punisco da solo?”.

Il terzo è la congruenza, l’essere autentici e mostrarsi per come si è, ossia non conservare ciò che si sente o che si prova come conseguenza di quello che l’altro dice o fa. Ciò fa sì che, essendo noi veri, l’altro possa permettersi di esserlo a sua volta.

Come fare per mettere in pratica questi atteggiamenti nella vita quotidiana? Esiste qualche tecnica? Esistono tecniche che possono essere sfruttate dai terapeuti, ma che non sono di particolare rilevanza fuori dal contesto clinico. Questo perché ciò che importa in questi casi è l’atteggiamento e la pratica. Come detto in precedenza, l’evoluzione proposta da Rogers ha molto a che fare con le relazioni sociali. È qui che apporta i migliori benefici e che facilita la connessione con gli altri, aprendo canali comunicativi e dandoci la libertà di essere noi stessi.


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