Un licenziamento non è la fine del mondo

Un licenziamento non è la fine del mondo
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 10 marzo, 2023

Quasi a tutti è capitato almeno una volta di dover affrontare un licenziamento. Quest’esperienza non è mai piacevole, neanche quando le condizioni lavorative non sono delle migliori. Pur essendo molto comune, ciò non la rende meno frustrante e, a seconda delle circostanze, può anche avere un forte impatto emotivo sulla persona.

Un licenziamento implica un rifiuto, un’accusa e un passo verso l’incertezza. Rifiuto perché presuppone l’esclusione dal luogo di lavoro e di ciò che esso rappresenta simbolicamente. Accusa perché sottintende che il nostro operato o il nostro comportamento all’interno dell’azienda sono stati valutati negativamente. Ed è un passo verso l’incertezza perché nella maggior parte dei casi un nuovo lavoro non sarà dietro l’angolo.

Si tratta senz’altro di un momento delicato. Tuttavia, siamo noi ad attribuirgli un certo significato. Il che significa che abbiamo l’opportunità di far sì che un licenziamento non si trasformi in un trauma o in una grave difficoltà. In fin dei conti, anche se comporta sicuramente qualche difficoltà, non è la fine del mondo. Bisogna prendere in mano la situazione ed evitare che si oltrepassi il limite. A seguire vi presentiamo alcune idee che potrebbero esservi d’aiuto.

“A volte l’unico modo per andare avanti è lasciarsi tutto alle spalle”
-Anonimo-

Come affrontare un licenziamento

Mantenere la calma e rilassarsi

Anche se sembra difficile da mandar giù, una cosa è certa: se andiamo via da un posto è perché non era quello giusto per noi. A volte all’inizio risulta difficile da accettare, ma probabilmente era arrivato il momento di andarcene. Forse quell’azienda non faceva per noi, o noi non facevamo per loro, ma non è necessariamente una cosa negativa.

All’inizio è difficile valutare tutto in modo obiettivo. Per questo, la prima cosa da fare è mantenere la calma e non dare libero sfogo a tutta quella serie di idee negative che compaiono in seguito a un licenziamento. Non pensate che si tratti solo del primo di una lunga serie di problemi o che vi stia per crollare il mondo addosso. Piuttosto concentratevi su quello che potete fare d’ora in poi.

Uomo preoccupato

Rimboccarsi le maniche

Dopo un licenziamento, inizia un periodo di incertezze. Il modo migliore per affrontarlo è essere organizzati al massimo. Per prima cosa, riorganizzate le vostre finanze. Bisogna tagliare ogni spreco possibile. Se avete dei debiti, valutate se è il caso di parlare con i creditori per stabilire delle nuove condizioni. Si può sempre trovare un compromesso, anche perché loro per primi saranno interessati a venirvi incontro affinché paghiate.

È importante fare una lista di tutte le persone che conoscete e che eventualmente potrebbero aiutarvi a trovare un nuovo lavoro. Tenete in considerazione anche le persone che non vedete da tempo. Poi preparate un messaggio da inviare a tutti. Fategli sapere che siete disoccupati e che vi farebbe piacere se vi mettessero al corrente di qualsiasi offerta lavorativa di cui potrebbero venire a conoscenza.

Aggiornate il vostro curriculum

Un licenziamento obbliga a rispolverare il curriculum e a rinnovarlo. Si tratta di un’ottima opportunità per modernizzarlo e dargli un tocco più personale. Oggi esistono diverse opzioni, tra cui inserire nel CV il link per visualizzare un video di presentazione.

È molto importante adattare la propria candidatura al posto di lavoro per il quale si sta concorrendo, magari inserendo un paio di frasi rappresentative e incisive. Sottolineate le vostre migliori qualità, approfittatene anche per cercare lavoro in settori che vi interessano o vi piacciono. Sicuramente ci sarà qualche azienda in cerca delle vostre abilità.

Uomo sale le scale

Un licenziamento è anche un’ opportunità

Mentre siete in cerca di un nuovo lavoro, perché sì, lo troverete, anche se potrebbe volerci un po’ di tempo, potete anche approfittare del vostro tempo libero per riflettere e valutare una nuova opzione: essere capi di voi stessi. Sapete fare qualcosa che vi permetterebbe di lavorare in maniera indipendente? Qualsiasi abilità può essere utile. Qualsiasi conoscenza può essere insegnata. Se invece si tratta di abilità manuali, non vi resta che sfruttarle. Internet è un buon punto di partenza per avviare un’ impresa tutta vostra.

Per mettere su un’azienda non è necessario essere degli innovatori o possedere un grande capitale. L’elemento essenziale è la ricerca di mercato: dovete scoprire quali bisogni potete soddisfare. Servitevi dell’esempio di imprese che ce l’hanno fatta. Imparate a redigere un business plan e mettetevi all’opera. È tutta una questione di decisione. Se doveste avere successo, potreste decidere di portare avanti la vostra azienda anche nel caso in cui troviate un lavoro come dipendenti.

L’importante è rendersi conto del fatto che un licenziamento non è la fine del mondo. È chiaro che vi sentirete catapultati fuori dalla vostra zona di comfort, e nasceranno in voi delle preoccupazioni. Ma se adottate un atteggiamento positivo e attivo, potrete trasformare questo “problema” in un’ opportunità di crescita.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.