Valori sacri: impossibile negoziarli o scambiarli

Valori sacri: impossibile negoziarli o scambiarli
Roberto Muelas Lobato

Scritto e verificato lo psicologo Roberto Muelas Lobato.

Ultimo aggiornamento: 02 gennaio, 2023

Tutti noi consideriamo importanti certe idee. Alcune sono talmente importanti che finiamo per dare esse un valore. Questi valori hanno un’importanza speciale, soprattutto quando sono condivisi da più persone . Sono considerati profani, ma a volte la loro essenza non può essere quantificata, negoziata, né scambiata. In questi casi, diventano dei valori sacri.

Questi valori devono essere rispettati in modo assoluto e protetti di fronte a tutto e a tutti. Quando una preferenza diventa un valore sacro, diventa anche un imperativo morale. Un imperativo morale diventa incomparabile rispetto ad altri valori ed è impossibile scambiarlo con beni materiali o immateriali.

Come si formano i valori sacri

Una preferenza per un oggetto o un’idea può diventare un valore sacro in molti modi. Tuttavia, quando lo è per tutti i membri di un gruppo, esistono principalmente due processi. Entrambi i processi partono dalla percezione che esiste una minaccia.

Famiglia al supermercato

Secondo il primo processo, le dispute fra gruppi diversi possono minare una preferenza. Questa minaccia fa sì che il gruppo integri la propria preferenza all’interno di un rituale, trasformandola così in un valore sacro. Questo farà sì che il mondo si divida in due: il sacro e il  profano. Talvolta, il valore sacro ci unisce con i membri del nostro gruppo, separandoci di più dalle persone di altri gruppi.

D’altra parte, d’accordo con il secondo processo, quanto più grande è la minaccia, tanti più saranno i rituali che si realizzano. Tali rituali, relazionati al valore sacro, si ripetono con una frequenza sempre maggiore e questo servirà per stringere i rapporti con i membri del nostro gruppo. Inoltre, serviranno per rispettare le norme del gruppo.

Quali effetti hanno i valori sacri?

I valori sacri influiranno sulle decisioni che prendiamo. Qualsiasi decisione che mette in pericolo o critica i nostri valori sacri verrà rifiutata. Persino nel caso in cui questa decisione sia improduttiva. I valori sacri incorporano anche delle credenze morali, le quali comportano delle norme di condotta sulle base delle quali si stabilisce cosa è bene e cosa è male.

Pertanto, difenderemo i nostri valori sacri di fronte a tutto adottando delle strategie psicologiche. Alcune di queste strategie sono l’oltraggio morale e la purificazione morale. L’oltraggio morale fa riferimento allo sperimentare avversione cognitiva, emotiva e comportamentale per i valori contrari o diversi da quelli sacri. Da parte sua, la purificazione morale consiste nel realizzare atti simbolici che riaffermino l’impegno nei confronti del valore sacro.

Uomo che apre la camicia ed è pieno di soldi

I vantaggi dei valori sacri

Di norma si tende a pensare che le nostre condotte siano razionali e che, nel prendere delle decisioni, si tenga conto del bilancio fra costi e benefici. Molte delle decisioni importanti che prendiamo, invece, sono guidate dalle nostre idee su ciò che è giusto o sbagliato. Con i valori sacri succede qualcosa di simile. Sebbene in molte occasioni liberarcene sarebbe la cosa più razionale, non lo facciamo.

Offrono dei vantaggi da un punto di vista evolutivo. Per esempio, non venderemo mai un valore sacro. Non tutto è in vendita. Questa resistenza ci rende più solidali con le persone che condividono il nostro valore.

Allo stesso modo, i valori sacri sono senza tempo. Sono sempre importanti, anche quando si tratta di eventi accaduti migliaia di anni fa, motivo per cui manteniamo un impegno con altre persone che considerano tale valore come sacro per tutta la vita.

Gerusalemme

Gerusalemme come valore sacro

Un esempio attuale di valore sacro lo troviamo in Gerusalemme. Questa città antica, disputata da palestinesi e israeliani, è diventata un valore sacro per entrambi i gruppi. In sostanza, il suo  status è diventato un valore sacro. Per questo, offrire del denaro per consegnare la città all’altro gruppo non servirebbe a nulla.

Quando il presidente Donald Trump ha riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele, ha minacciato lo status della città. Questo è stato visto dai palestinesi come una minaccia a uno dei loro valori sacri, per cui la risposta è stata il rifiuto, a tratti manifestato con la violenza.

L’azione del presidente americano è servita solo a perpetrare il conflitto. Se ciò che cercate è la risoluzione del conflitto, minacciare un valore sacro non è la strada giusta. La realizzazione di concessioni simboliche, senza beneficio materiale ma che riconoscono i valori altrui, può aprire il cammino alla risoluzione di un conflitto.


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