Vegetarianismo, uno stile di vita?
Il vegetarianismo è uno stile alimentare in aumento, infatti negli ultimi anni sono stati in molti ad aver preso questa decisione. È una parola di uso comune, ma ne conosciamo veramente il significato?
Secondo la definizione dell’Unione Internazionale Vegetariani (IVU), il vegetarianismo consiste nel seguire una dieta a base di alimenti di origine vegetale con diverse modalità a seconda che vengano ammessi o esclusi latticini, uova e miele.
Questa definizione, dunque, tiene conto della scelta dei cibi; essere vegetariani si fonda, cioè, su una serie di cambiamenti alimentari. Quali sono, tuttavia, i valori e i principi che motivano una decisione di questo tipo? Secondo la IVU, in realtà il vegetarianismo non è solo una dieta, bensì uno stile di vita. Ne parliamo in questo articolo.
Come nasce il vegetarianismo?
I termini “vegetarianismo” e “vegetariano” risalgono al 1847, con la prima associazione vegetariana, la britannica Vegetarian Society. Fino a quel momento si era utilizzato il termine “dieta vegetale” per riferirsi a quel tipo di dieta che prevede solo alimenti derivati dalle piante.
Più tardi nacquero associazioni simili in altri paesi, come in Germania e nei Paesi Bassi, basate sugli stessi principi. Questo entusiasmo portò alla fondazione, nel 1908, dell’International Vegetarian Union (IVU), organizzazione senza scopo di lucro che ha come obiettivo la promozione del vegetarianismo.
Si tratta di un’ideologia in continua crescita: ogni giorno sempre più persone decidono di diventare vegetariane. È quanto sostiene un sondaggio condotto dal VRG (Vegetarian Resource Group) secondo le cui stime già nel 2006 il 6,7% della popolazione mondiale era vegetariana.
Tanti modi di essere vegetariani
Secondo l’IVU, il mondo vegetariano abbraccia diverse interpretazioni in base al tipo di dieta adottato.
Esiste, ad esempio, un sottogruppo che ammette il consumo di uova (ovo-vegetariani), di latticini (latto-vegetariani) o entrambi (latto-ovo-vegetariani). C’è poi chi esclude in modo completo qualunque cibo di derivazione animale (miele, latte, etc). In questo caso parliamo di dieta vegana.
Principi motivanti
Ecco alcuni dei principi motivanti indicati dalle persone che rientrano in questo movimento.
- Salute. Secondo questa motivazione, la dieta più sana è basata sul consumo di cibi di origine vegetale. Viene esclusa la carne, percepita come alimento non necessario.
- Ecologia. Questo gruppo di vegetariani individua nell’allevamento estensivo e intensivo una delle cause principali del degrado del nostro pianeta. Si basano sui dati, come quelli della FAO, secondo cui l’industria zootecnica genera più gas serra dell’intero settore dei trasporti. Mangiare carne, quindi, è uno dei motivi alla base dei cambiamenti climatici globali.
- Religione. Alcune religioni promuovono lo stile di vita vegetariano. Un esempio è la religione indù, secondo cui la vacca è un animale sacro e degno di venerazione. L’essere umano non dovrebbe, pertanto, cibarsene.
- Etica. La dieta vegetariana per motivi etici è legata alla difesa dei diritti degli animali. Considera non etici l’uccisione, il maltrattamento e lo sfruttamento degli animali per il consumo umano (cibo, abiti, oggetti). Difende una vita e una morte degna per tutti gli animali.
Vegetarianismo, uno stile di vita?
Se teniamo conto dei principi alla base, possiamo quindi affermare che la dieta vegetariana non è una scelta puramente alimentare. Va piuttosto intesa come un insieme di atteggiamenti ed è spesso uno stile di vita. È infatti possibile e probabile che una persona vegetariana rifiuti tutto ciò che implica lo sfruttamento degli animali a nostro beneficio.
Questo include, per esempio, la decisione di non mettere piede in un ristorante che cucini carne o di assistere a spettacoli o eventi che comportino la presenza di animali, come la corrida, il palio, il circo, etc.
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- Appleby P, Roddam A, Allen N, Key T. Comparative fracture risk in vegetarians and nonvegetarians in EPIC-Oxford. Eur J Clin Nutr. 2007;61:1400-6.