Volare in alto liberandosi di certi pesi

Volare in alto liberandosi di certi pesi
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 12 gennaio, 2023

Per volare in alto e raggiungere una felicità reale e significativa, la vita ci priverà gradualmente di parte del nostro bagaglio. Questo “lasciarsi andare” non sarà un atto traumatico, bensì una catarsi che dobbiamo saper accettare per capire che ci sono pesi che ostacolano la nostra crescita personale, la nostra possibilità di essere liberi e autentici.

Alcuni anni fa, il noto psicologo sociale Robert Levine ha condotto un esperimento molto interessante il cui scopo era quello di analizzare un ipotetico rapporto tra il ritmo della vita e la sensazione di felicità.

Questo esperimento è stato condotto in diverse società in tutto il mondo e per questo sono state adottate quattro variabili. La prima era la velocità con cui le persone camminano durante l’ora di punta del mattino.

La seconda, il numero di volte in cui si guarda l’orologio; la terza, il numero di contatti personali sul cellulare. Infine, la quarta, il modo in cui ci si rilassa durante il tempo libero.

I risultati sono stati rivelatori: più è frenetica la vita, meno si è felici. Secondo il dottor Robert Levine, le persone che vivono nelle società moderne vivono troppo velocemente, ossessionati dal tempo e accumulando oggetti e persone credendo che in questo modo possano raggiungere lo status e il benessere desiderato.

Niente di tutto ciò è reale. Per volare in alto, bisogna semplificare e soprattutto liberarsi di vari pesi. Vi invitiamo a scoprire come riuscirci.

Persona che vuole volare in alto.

Per crescere, bisogna imparare a volare

Crescere è un processo naturale, lo facciamo tutti. Tuttavia, aggiungere fasi al proprio ciclo di vita spesso significa approcciarsi alla realtà nel modo sbagliato. Quando si è molto giovani, la società, la famiglia e la scuola ci insegnano che crescere è sinonimo di miglioramento: otteniamo indipendenza, libertà, esperienze, relazioni, beni materiali…

Idealizziamo la maturità perché ci è stata venduta l’idea “quando sarai grande, avrai il mondo ai tuoi piedi”. Forse per questo, a mano a mano che cresciamo, un sentimento di disillusione comincia ad annidarsi in noi perché quella promessa non viene mantenuta, la felicità tanto attesa non arriva e non ci sono ricompense psicologiche o economiche.

Capiamo che la vita è dura, dunque applichiamo filtri più personali e lasciamo che tutto ciò che arriva rappresenti un sostituto della felicità. Avere tanti amici, per esempio, ci sembra necessario e di tanto in tanto ci distrae. Avere un partner è obbligatorio, perché nulla è più terribile della solitudine.

Realizziamo una per una tutte le aspettative altrui perché crediamo che crescere significhi far parte di un gruppo di persone tutte uguali e ben strutturati.

Ricci e soffioni che volano.

Dobbiamo riprogrammare la bussola della nostra vita per puntarla in una sola direzione: in alto. Volare in alto, molto in alto, è possibile liberandosi delle convenzioni, delle persone che limitano la propria crescita, delle routine che spengono la creatività, di spazi e dinamiche che tarpano le ali. In sostanza, della classica idea che “più si ha, più si è felici”.

Non è la formula corretta. Come ci spiega Robert Levine, la vita non consiste nell’accumulare oggetti in un ripostiglio o contatti in rubrica. Vivere significa volare, e per riuscirci è necessario rallentare e disfarsi di parte del proprio bagaglio.

Imparare a volare in alto

Lo scrittore James Matthew Barrie ha rappresentato diverse dimensioni proprie dell’essere umano nel suo famoso personaggio: Peter Pan.

Peter e i bimbi sperduti affermano di non voler crescere “perché non vogliono andare a scuola, o recitare come pappagalli, o imparare regole stupide”. La scuola e la società sono scenari determinanti che nel corso della storia hanno limitato la spontaneità, la capacità umana di essere creativi, liberi e diversi gli uni dagli altri.

Per imparare a volare in alto, è bene recuperare queste qualità tipiche dell’infanzia, età in cui tutto era possibile e in cui la felicità era in un luogo così vicino al punto da toccarci o invaderci direttamente.

Per raggiungere questo obiettivo, al tempo stesso agiremo da adulti saggi e coraggiosi che sanno adottare le strategie più appropriate.

Vivere sarà un’avventura terribilmente grande.

-Peter Pan-

Libri volanti che rappresentano la creatività.

Imparare a semplificare per spiccare il volo

Dobbiamo imparare a semplificare, rallentare e chiarire le priorità per riprendere il controllo della vita. Per riuscirci, niente di meglio che riflettere su alcune semplici idee:

  • Situazioni e persone: il primo passo è realizzare una valutazione sincera e obiettiva, da 1 a 10, di situazioni e persone con cui si interagisce ogni giorno.
  • Tempo: abbiamo tutti a disposizione la stessa quantità di tempo in un giorno. Delle 24 ore, quante ne classificheremmo come “tempo di qualità”? Cosa potremmo fare per avere più ore di qualità?
  • Stabilire le priorità: per volare in alto non è necessario liberarsi di tutto e di tutti. È necessario stabilire le proprie priorità ed essere chiari su ciò che è fondamentale nella vita e su ciò che conviene lasciarsi alle spalle.
  • Applicare: L’ultimo passaggio, ma non meno importante, è ripulire il proprio ripostiglio personale. Non è un atto di egoismo, bensì è un atto di salute mentale ed emotiva che non tutti osano fare. Solo i coraggiosi, i bambini e le persone libere sanno che nulla è gratificante come volare in alto e senza fardelli per essere felici.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.