3 verità buddiste che vi faranno sentire meglio

3 verità buddiste che vi faranno sentire meglio
Gema Sánchez Cuevas

Scritto e verificato la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 17 dicembre, 2015

In diverse occasioni possiamo pensare che la vita sia ingiusta con noi e i tentativi che facciamo per cambiare questa situazione sembrano non dare risultati positivi.

Oggi vogliamo condividere con voi un momento di riflessione, invitarvi a respirare, a guardarvi dentro e scoprire 3 verità buddiste che vi faranno sentire meglio. Se assimilate questi concetti dentro di voi, potreste riuscire a cambiare la situazione di angoscia in cui vi trovate o qualsiasi altra cosa desideriate.

Dukkha: malcontento, delusione, sofferenza

Il dogma buddista “la vita è sofferenza” viene da molti interpretato come una dottrina dalle caratteristiche negative o pessimiste.

Ma se si tiene conto del contesto, questa frase ha un altro significato, cioè che “la vita non sempre è dolce e gradevole, ma chi se ne importa”.

I buddisti confermano e sanno che l’origine di molte situazioni difficili e sofferenti che molti di noi si trovano ad affrontare dipende dal fatto che non proviamo ad addentrarci nella dimensione spirituale delle cose o ad affrontare faccia a faccia la parte emotiva della nostra vita.

Buddismo

Nel mondo occidentale proviamo di continuo sensazioni di perdita, tristezza, stanchezza, noia e ansia.

Per superare questi stati d’animo, ci insegnano a assumere farmaci e a seguire abitudini poco salutari invece di trovare la soluzione nel profondo del problema stesso.

Preferiamo camuffare il dolore quando in realtà non facciamo che aumentarlo e portare l’insoddisfazione ai massimi livelli.

Come usare questa filosofia nella vita di tutti i giorni?

Evitate di pensare di avere bisogno di altro per vivere una vita piena e soddisfacente. Le malattie, la sofferenza e la morte fanno parte della vita. Bisogna imparare ad accettarle e rimanere nel presente, nel qui e ora.

Non dobbiamo voler raggiungere la vita perfetta. Le difficoltà si superano e non dimentichiamo che ci lasciano sempre una grande lezione di vita.

Quando accettiamo l’imperfezione della vita, le delusioni diminuiranno. In questo modo, potremo liberare il nostro intuito e abbandonare lo stress di tutti i giorni o le brutte esperienze.

Anitya: la vita è in costante movimento

Antiya o impermanenza significa che la vita è in costante movimento. Secondo il buddismo, quindi, non è possibile ritornare a un giorno già trascorso. Non possiamo nemmeno raggiungere il futuro, è solo un’illusione.

Ogni mattina, quando ci svegliamo, possiamo verificare che siamo un po’ cambiati rispetto al giorno precedente. Biologicamente cresciamo e cambiamo giorno dopo giorno, lo stesso vale per i nostri pensieri e la nostra coscienza.

Se siamo consapevoli del fatto che nel mondo nulla è per sempre, allora potremo scoprire che anche il male prima o poi finisce.

Ma cosa succede quando siamo felici? Non vorremmo mai che questa sensazione finisse. Ci fa paura il solo pensiero…

Vi invitiamo a pensarla in questo modo: se la felicità finisce presto, allora vale la pena viverla al massimo.

Se siete capaci di comprendere la transitorietà della vita e il suo lato positivo, allora riuscirete a liberarvi.

Sguardo-profondo

Godetevi e festeggiate i cambiamenti. Non abbiate paura che quello a cui siete abituati un giorno possa sparire.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.