Affidamento congiunto e aspetti legali

Responsabilità genitoriale e affidamento congiunto sono due termini che in molti casi vengono confusi. In quest'articolo li analizzeremo e vedremo cosa implicano all'interno di un contesto di separazione o divorzio.
Affidamento congiunto e aspetti legali
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 05 gennaio, 2023

Esistono varie norme che regolano gli aspetti legali dell’affidamento congiunto. In primo luogo, è opportuno fare riferimento al concetto di responsabilità genitoriale, ossia i diritti e i doveri che il genitore ha nei confronti del figlio. D’altro canto, sorge il concetto di affidamento e custodia: il diritto e il dovere di accudire i figli e tenerli con sé.

Di norma, entrambe le nozioni coincidono con la figura del padre o della madre. In altre parole, chi ha la responsabilità genitoriale ha anche l’affidamento e la custodia dei figli. Ma non sempre è così.

In determinati casi si può avere la responsabilità genitoriale del minore, ma non l’affidamento e la custodia. Tuttavia, se si perde la responsabilità se ne perde anche la custodia. Approfondiamo questo tema e gli aspetti legali all’affidamento congiunto.

Bambino con figure padre e madre

Dopo una rottura: affidamento e custodia

Secondo l’articolo 337 del Codice Civile, in caso di separazione, scioglimento o cessazione del matrimonio, “il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori, di ricevere cure, educazione, istruzione e assistenza morale da entrambi […]”. La legge impone dunque delle misure volte a far sì che la rottura incida nel minor modo possibile sui figli.

Gli obblighi menzionati dalla legge sono strettamente legati alla responsabilità genitoriale. Riguardano ugualmente entrambi i coniugi, indipendentemente da quanto viene stabilito in regime di separazione. Per esempio, entrambi conserverebbero i propri obblighi anche se l’affidamento e la custodia fossero assegnato a un solo genitore, e all’altro fosse stabilito un diritto di visita.

L’affidamento congiunto

Come già anticipato, affidamento e custodia – concetto indipendente dalla responsabilità genitoriale – fa riferimento al fatto di vivere, accudire e assistere i figli. Esistono due tipi di affidamento e custodia per i casi di separazione e divorzio:

  • Esclusivo. Viene attribuito a un solo coniuge, il quale avrà tutti i figli sotto il suo tetto; per l’altro genitore viene stabilito un diritto di visita.
  • Congiunto. Si mantiene vigente il principio di corresponsabilità genitoriale con il pieno esercizio della responsabilità genitoriale.

Aspetti legali dell’affidamento congiunto

Gli aspetti legali dell’affidamento congiunto, come anticipato all’inizio dell’articolo, sono basati su diverse regole che è fondamentale comprendere. Vengono stabilite in primo luogo durante la stesura dell’accordo di separazione o in qualsiasi altra tappa del procedimento di separazione o divorzio.

L’accordo deve essere approvato dall’organo giurisdizionale. Affinché succeda, la proposta dovrà essere fondata in considerazione del beneficio dei figli. L’affidamento congiunto, in altre parole, deve essere un’opzione volta innanzitutto al benessere del figlio o dei figli minori d’età. Se la proposta non è pensata in quest’ottica, non sarà approvata. Inoltre, l’affidamento congiunto verrà negato anche nel caso in cui il giudice noti l’esistenza, attraverso indizi fondati, di violenza domestica.

In realtà, non esistono modelli precisi che stabiliscano in che modo l’affidamento congiunto possa beneficiare al minore. Nella maggior parte dei casi i figli vivono un po’ con un genitore e un po’ con l’altro. Un fatto che può causare instabilità e andare contro l’idea di proteggere gli interessi del minore.

Generalmente si ritiene che lasciare il figlio in affidamento a un solo genitore, sebbene entrambi mantengano la responsabilità genitoriale, sia molto più positivo per il minore.

Padre con figli al tramonto

In seguito a ciò, ai figli maggiorenni viene lasciata la libertà di decidere cosa fare. Se non vogliono vivere nella modalità dell’affidamento congiunto, possono decidere con quale dei due genitori vivere in maniera permanente. Sono diritti esclusivi e riservati ai figli maggiori di 18 anni.


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