Alan Turing, colui che decifrò il codice Enigma

Alan Turing era soprattutto appassionato di matematica e un genio che ha gettato le basi per l'informatica attuale. Grazie al suo lavoro sono state salvate milioni di vite, sebbene tale merito gli sia stato riconosciuto solo a posteriori.
Alan Turing, colui che decifrò il codice Enigma
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 03 marzo, 2023

Molti di noi hanno sentito parlare di Alan Turing per la prima volta grazie al film The Imitation Game. Fino ad allora il suo nome era conosciuto solo nei circoli informatici, di cui è considerato uno dei più importanti pionieri.

Alan Turing ha svolto un ruolo cruciale nel decifrare il famoso codice Enigma, un sistema di comunicazione segreto utilizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.

Si ritiene che grazie all’opera di Turing la guerra sia stata ridotta di circa due anni, il che equivale al salvataggio di circa 14 milioni di vite.

“L’idea alla base dei computer digitali può essere spiegata dicendo che queste macchine sono destinate a eseguire qualsiasi operazione che può essere eseguita da un team umano”.

-Alan Turing-

Tuttavia, questa non è stata l’unica impresa di Alan Turing. Mise a punto uno dei primi computer, come li conosciamo oggi.

Esplorò anche il mondo dell’intelligenza artificiale e definì il cosiddetto test di Turing, un gioco di simulazione che determina se una macchina può pensare. L’attuale CAPTCHA è una delle applicazioni del Test di Turing.

Prova di Turing,

Alan Turing, un ragazzo simpatico

Alan Turing nacque a Maida Vale, Londra, il 23 giugno 1912. I genitori, Julius Mathison Turing ed Ethel Turing, vivevano in India, ma la madre insistette affinché il figlio nascesse in Gran Bretagna.

Poco dopo la sua nascita, tornarono a Chhatrapur, dove il padre di Alan prestava servizio come funzionario britannico.

Fin dalla tenera età, Alan mostrò un’intelligenza eccezionale , fatto dimostrato quando imparò a leggere da solo in sole tre settimane.

Amava anche tutto ciò che riguarda i numeri ed era un fan dei puzzle. A soli 8 anni aveva aperto un laboratorio di chimica in casa e aveva iniziato a sperimentare.

Quando aveva circa 10 anni, la sua famiglia tornò in Inghilterra e nel 1926 Alan entrò nel collegio di Sherborne nel Dorset.

Il suo primo giorno di scuola coincise con uno sciopero e percorse quasi 100 km per arrivare in tempo. Fu anche un grande atleta per tutta la vita, amante dell’atletica e del nuoto.

Il codice Enigma

Alan Turing studiò al King’s College, all’Università di Cambridge e all’Università di Princeton, negli Stati Uniti. Ottenne un dottorato in matematica, disciplina alla quale offrì numerosi contributi insieme alla nascente scienza dell’informatica.

Nel 1939, il giorno dopo l’inizio della seconda guerra mondiale, Turing fu chiamato a prestare servizio nel British Decryption Service.

Dopo un duro lavoro, riuscì a decifrare le comunicazioni naziste grazie a una macchina elettromagnetica chiamata Bomba. Riuscì a intercettare alcuni documenti tedeschi in cui venivano registrati i codici che i nazisti avrebbero utilizzato durante il mese di febbraio 1941.

Con questi dati e la Bomba fu capace di interpretare molti messaggi segreti dell’esercito tedesco. Si trattava, ovviamente, di un programma segreto e Turing non ne fece mai parola.

Il suo contributo, di fatto, è divenuto noto solo dopo la sua morte. Nemmeno gli amici né la famiglia erano a conoscenza del suo enorme contributo all’umanità, poiché era un segreto di stato.

Numeri di codice.

La controversa morte di Alan Turing

Alan Turing era omosessuale in un’epoca in cui in Inghilterra era ancora in vigore una legge dell’era vittoriana che rendeva l’omosessualità un crimine.

Riuscì a mantenere segreta la sua condizione, ma nel 1952 il suo allora amante Arnold Murray aiutò un ladro a irrompere nella sua casa per derubarla. Quando Turing denunciò i fatti, la sua omosessualità venne alla luce.

Ciò portò ad accuse di grave indecenza e perversione sessuale, per le quali Turing non si scusò. Fu dunque condannato e gli fu data la possibilità di scegliere tra andare in prigione o subire la castrazione chimica attraverso cure ormonali. Scelse la seconda alternativa e ciò causò grandi cambiamenti nel suo corpo e una forte depressione.

Due anni dopo, morì in casa per avvelenamento da cianuro dopo aver morso una mela contenente la sostanza.

I documenti ufficiali indicano il suicidio come causa della morta, ma si nutrono ancora dubbi sulla sua strana morte. La madre di Turing disse che si era trattato di un incidente, molti altri hanno ipotizzato che si trattasse di un omicidio.

Si è detto che il simbolo dell’azienda Apple, una mela morsa che per molto tempo ha avuto i colori della bandiera omosessuale, sarebbe stato un omaggio ad Alan Turing. Tuttavia, Steve Jobs lo ha sempre negato.

Nel 2013 la regina Elisabetta II ha concesso la grazia a questo grande uomo e in suo onore sono stati eretti numerosi monumenti.


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  • Leavitt, D. (2007). Alan Turing. El hombre que sabía demasiado: Alan Turing y la invención de la computadora. Antoni Bosch editor.


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