I 5 passaggi di Steve Jobs per allenare il cervello

I 5 passaggi di Steve Jobs per allenare il cervello
Sergio De Dios González

Scritto e verificato lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 17 febbraio, 2016

Di recente mi sono fermata a riflettere su come potrei migliorare le mie capacità intellettive, perché vorrei essere molto più flessibile o veloce quando arriva il momento di ragionare. A volte, mi pongo domande come “sto usando il mio cervello nel modo giusto?” oppure “è forse vero che sono lenta quando devo ragionare?”.

Dopo aver fatto molte ricerche, mi sono resa conto che anche i geni più importanti, a volte, si ritrovano nella stessa situazione. A tale proposito, oggi vorrei usare come esempio Steve Jobs, il genio creativo che, come me, sentì la necessità di esercitare e far funzionare ancora meglio il proprio cervello.

In una delle sue interviste, Jobs spiega al suo biografo Walter Isaacson gli effetti della meditazione in questo modo:

Se ci sediamo e, semplicemente, osserviamo noi stessi, vedremo quanto è inquieta la nostra mente. Quando cerchiamo di calmarla, la situazione non fa che peggiorare. Se dopo un po’ di tempo ci riusciamo, si aprono di fronte a noi le più piccole sottigliezze. Il nostro intuito diventa più acuto, la nostra visione è più chiara e siamo più coscienti di noi stessi nel tempo, in quel momento specifico, qui e ora. I nostri pensieri rallentano, la nostra coscienza si amplia e vediamo molto più in là di ciò che vedevamo prima”.

Tra tutti i tipi di meditazione che possiamo praticare, Steve Jobs scelse e usava la meditazione della piena consapevolezza, che nasce dal buddismo zen e dal taoismo. In una delle sue ultime interviste, Jobs confessò a Isaacson che erano già molti anni che praticava questa meditazione, seguendo i 5 passaggi elencati di seguito.

Primo passaggio

Sedetevi nel vostro luogo preferito, tranquillo, comodo e silenzioso e adottate la posizione del fiore di loro. Per evitare problemi di tensione alla schiena, potete sedervi sopra un cuscino. Ora, iniziate a respirare profondondamente…

Posizione del fiore di loto

Secondo passaggio

Tenete gli occhi chiusi e ascoltate i pensieri che affiorano nella vostra mente;, fanno parte di ciò che chiamiamo “la mente scimmia”. Non preoccupatevi se questi pensieri non vi permettono di concentrarvi del tutto. Per ora, focalizzate l’attenzione solo su come la vostra mente passa da un pensiero a un altro. Ripetete questo esercizio tutti i giorni, per 5 minuti, durante una settimana.

“Alcuni sono disposti a qualsiasi cosa, meno che a vivere qui e ora”.

-John Lennon-

Terzo passaggio

Concentratevi su ciò che chiamano “la mente bue”, la zona della vostra mente che pensa con tranquillità e in modo lento, dirigendo la vostra attenzione al mondo che la circonda. Questa mente ha il solo scopo di osservare, ascoltare e sentire, senza giudicare o capire i significati. La “mente bue” vi permette di essere silenziosi, pazienti e precisi nel vostro lavoro.

Quarto passaggio

Iniziare a prendere coscienza della vostra “mente bue” vi permetterà di richiedere a voi stessi di lasciarvi alle spalle la “mente scimmia”. Un esempio perfetto è Jeffrey James, che usava questa tecnica come aiuto per il seguente esercizio: immaginava un bue che percorreva con tranquillità la sua strada e la scimmia che, nel frattempo, si addormentava.

Non preoccupatevi se, di tanto in tanto, la scimmia “ne combina una delle sue”, è normale e fa parte del processo… Poco a poco, scomparirà, il che vi permetterà di concentrarvi molto di più sullo stato della “mente bue”.

dente di leone

Quinto passaggio

Mano a mano che riuscite a calmare la vostra “mente scimmia”, cercate di concentrarvi sulla “mente bue”, aiutandovi con la respirazione e cercando di rallentarla. I vostri sensi diventeranno più acuti ed entrerete più in contatto con l’ambiente che vi circonda, con le sensazioni. Se aprite gli occhi, vedrete come percepite il mondo intorno a voi in modo diverso, magari anche un po’ strano. State iniziando a vivere “qui e ora”, in modo autentico e d’accordo con la vostra essenza.

Quest’ultimo stato è ciò che vogliamo ottenere mettendo in pratica questo esercizio. Tuttavia, per riuscirci, ci vorrà del tempo. In modo graduale, dovete aumentare la durata di quest’ultima sensazione di pace e completezza che avete raggiunto, quasi senza rendervi conto del tempo che passa. E ricordate: la meditazione della piena coscienza vi permette di:

  • Liberarvi dallo stress. Vi aiuterà a non vedere le grandi difficoltà come grandi preoccupazioni.
  • Superare e prevenire l’insonnia.
  • Pensare e riflettere con più chiarezza e a valutare meglio ciò che succede nella vostra vita.

“Il passato è fuggito, quello che speri è assente, ma il presente è tuo”

-Proverbio arabo-


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