Apprendimento socio-emotivo contro il bullismo

L'intelligenza emotiva deve essere un elemento centrale negli sforzi di prevenzione del bullismo, dalle aule delle scuole materne a quelle delle scuole secondarie. Nonostante ciò, lo sviluppo di questa competenza è spesso assente nelle strategie di prevenzione.
Apprendimento socio-emotivo contro il bullismo
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 13 febbraio, 2023

Genitori e insegnanti sono spesso poco consapevoli della gravità del fenomeno del bullismo e delle sue possibili conseguenze devastanti. Secondo le ricerche condotte in questo campo, per prevenire il bullismo e i comportamenti associati è necessario un approccio sistemico come quello fornito dall’apprendimento socio-emotivo.

L’apprendimento socio-emotivo (SEL, dall’inglese Social and Emotional Learning) può essere un efficace strumento di prevenzione. Il SEL promuove infatti lo sviluppo di abilità, comportamenti, atteggiamenti e fattori ambientali incompatibili con il bullismo scolastico e altre forme di interazione negativa tra compagni di scuola.

Pianificare un’adeguata educazione socio-emotiva ha dato risultati convincenti negli interventi di prevenzione del bullismo e di altri problemi, tra cui l’abuso di sostanze. I programmi SEL migliorano in modo oggettivo le abilità degli studenti e i risultati scolastici, inoltre riducono i comportamenti problematici.

“L’apprendimento socio-emotivo è un approccio strutturato per migliorare un’ampia gamma di competenze sociali ed emotive negli studenti e agire sul bullismo scolastico sia a livello individuale sia all’interno dell’ecologia sociale della scuola.”

-Smith e Low (2013)-

Perché i giovani ricorrono al bullismo?

Il bullismo rappresenta per bambini e adolescenti una strategia per soddisfare il proprio bisogno di accettazione sociale, fiducia in se stessi, rispetto e sicurezza. Al tempo stesso, spesso sono i compagni di classe a fornire un rinforzo che permette di portare avanti nel tempo l’aggressione verbale e fisica nel tempo.

Le ricerche ci dicono, inoltre, che i bambini e i ragazzi vittime di bullismo possono adottare a loro volta strategie simili nelle relazioni in cui occupano una posizione dominante (per esempio con i fratelli più piccoli). Il bullismo, pertanto, può diventare un circolo vizioso.

D’altra parte, incoraggiando i bambini e gli adolescenti a esprimere le proprie emozioni sin dalla più tenera età è più facile intervenire quando il problema è sul nascere.

Adolescente vittima di bullismo

Apprendimento socio-emotivo per prevenire il bullismo

Le ricerche indicano che il bullismo non può prosperare in un ambiente scolastico sicuro e umano caratterizzato da:

  • Relazione tra insegnanti e studenti e tra studenti basata su sostegno, comunicazione aperta e risoluzione positiva dei conflitti.
  • Buoni rapporti di lavoro tra scuola e famiglia, comunicazione bilaterale a beneficio della crescita e dello sviluppo degli studenti.
  • Regole, valori e politiche scolastiche che enfatizzano il rispetto degli altri e valorizzano le differenze. 

Gli studenti con una buona educazione socio-emotiva non solo dimostrano preoccupazione e interesse per gli altri, ma instaurano anche relazioni positive, prendono decisioni responsabili e gestiscono in modo costruttivo situazioni sociali impegnative.

Inserire nel programma scolastico l’apprendimento socio-emotivo ha questi obiettivi. Studi specifici dimostrano che, rispetto ai gruppi di controllo, gli studenti che partecipano ai programmi SEL ottengono risultati significativi nelle loro abilità sociali ed emotive; oltre a ciò, assumono un atteggiamento positivo nei confronti della scuola e di altre attività e hanno un rendimento scolastico più soddisfacente.

Questi risultati  dimostrano che la SEL può offrire molteplici benefici. Lavorare in questo senso, pertanto, crea un ambiente educativo e sociale in grado di ridurre il rischio di bullismo.

L’importanza della scuola nella prevenzione del bullismo

Il bullismo e altre forme di crudeltà sociale all’interno della scuola non termineranno solo con le campagne anti-bullismo. Per cambiare una cultura di intolleranza e aggressività, la scuola deve fornire schemi alternativi. 

La prevenzione del bullismo inizia incoraggiando gli studenti a esternare i propri sentimenti in un linguaggio sicuro ed efficace. Le abilità sociali non si sviluppano grazie a incontri formativi o riunioni occasionali, né dopo che un caso di bullismo ha attirato l’attenzione. L’educazione socio-emotiva deve essere quotidiana, deve accompagnare il bambino giorno per giorno.

Bambino con scritta stop al bullismo sulle mani

La ricerca dimostra che gli attuali programmi di prevenzione al bullismo non stanno funzionando. La maggior parte è inefficace perché affronta i sintomi del fenomeno piuttosto che le cause sottostanti; queste includono probabilmente una carenza di intelligenza emotiva e della capacità di capire, comunicare e regolare le emozioni.

L’intelligenza emotiva deve essere un elemento centrale negli sforzi di prevenzione del bullismo, dalle aule delle scuole materne a quelle delle scuole secondarie. Nonostante ciò, lo sviluppo di questa competenza è spesso assente nelle strategie di prevenzione.

Bambini e adolescenti hanno bisogno di essere educati all’intelligenza emotiva. Ciò li aiuta a scartare l’aggressività verso i compagni come modo per liberare le emozioni. E quando il bullismo diventa inevitabile, si aiuta chi ne è vittima e chi ne è spettatore a sviluppare le abilità necessarie per controllare la paura e l’ansia, comunicare le proprie necessità e ricevere supporto.

L’aspetto positivo è che l’intelligenza emotiva può essere insegnata, come la matematica o la letteratura. Può essere facilmente inserita nel programma scolastico e migliora l’atmosfera in classe.


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