I bambini hanno bisogno degli abbracci per sentirsi parte del mondo

I bambini hanno bisogno degli abbracci per sentirsi parte del mondo

Ultimo aggiornamento: 17 dicembre, 2015

Quando un bambino apre gli occhi a questo mondo, le prime cose che percepisce sono la pelle e il cuore di sua madre che gli danno calore, lo lo accolgono nell’universo della vita, degli affetti, delle emozioni e dell’importanza di sentirsi amato.

A un neonato si possono offrire molte cose: un’alimentazione quotidiana, una bella culla, i migliori vestitini e una stanza colma di stimoli visivi positivi. Tuttavia, ci sono cose essenziali che favoriranno in modo determinante la sua maturità emotiva, fisica e neuronale: gli abbracci, le carezze, le voci che lo chiamano per nome, ecc.

Gli abbracci rappresentano le radici che uniscono i genitori ai figli, sono un modo meraviglioso di apprezzare i bimbi, di dare loro forza, affetto e sicurezza. In questo modo, li rendiamo parte di noi e del nostro mondo.

Ci sono storie molto scoraggianti a proposito dei bambini soli negli orfanotrofi. I bambini che non ricevono abbracci o carezze piangono meno spesso, perché sanno che non verranno ascoltati.

Il loro sviluppo, di solito, è più lento; hanno meno curiosità nei confronti di ciò che li circonda, perché non si sentono sicuri esplorando, perché sono privi del vincolo con un adulto affettuoso, il quale funge da mediatore nella loro ricerca di stimoli e sensazioni.

È fondamentale curare ogni giorno il contatto fisico con i nostri figli. Gli abbracci creano connessioni neuronali, costruiscono sensazioni, pensieri e affetto, i quali annientano le paure, i dubbi e le incertezze. Non ha importanza che i vostri figli abbiano appena qualche giorno di vita o 12 anni: avvicinateli al vostro cuore ogni volta che potete (fatelo anche se stanno attraversando quell’età in cui oppongono resistenza).

Gli abbracci fanno crescere sani i vostri figli

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La vicinanza intima tra la pelle della madre e quella dei figli durante i primi mesi di vita regala una stimolazione sensoriale in grado non solo di favorire la loro crescita, ma anche di rafforzare il loro sistema immunitario e di regolare la loro temperatura e il loro respiro.

Gli abbracci e le carezze sono il primo linguaggio che i bambini ricevono quando arrivano a questo mondo. Rendetelo il linguaggio del cuore, del vostro cuore, e che questa universalità rimanga per sempre nella loro mente.

Anche se, durante i primi mesi di vita, l’educazione è una questione più legata alla relazione madre-figlio, anche i padri hanno un ruolo vitale, ovvero quello di rinforzare lo sviluppo e il senso di sicurezza del bambino.

Gli abbracci costruiscono la personalità

Se un padre o una madre non dà abbastanza importanza agli abbracci o alle carezze, questo atteggiamento avrà conseguenze sulla personalità del bambino.

  • Gli abbracci sono il modo più significativo di creare un vincolo tra genitori e figli.
  • Questo gesto di affetto fa sentire amato il bambino. Un bimbo amato è un bimbo sicuro, tranquillo, che non teme l’incertezza e che si sente apprezzato.
  • I genitori sono il primo contatto sociale del bambino con il mondo. Se questo primo contatto è freddo, incostante o aggressivo, una volta cresciuto, il bambino non si fiderà di nessun altro contesto sociale.
  • I bambini hanno bisogno di un attaccamento sicuro e stabile durante l’infanzia. L’attaccamento rafforza il vincolo e, a sua volta, li fa sentire apprezzati.
  • Un bambino che si sente apprezzato non si sente solo parte della sua famiglia, ma anche del mondo. Questo gli farà avere fiducia in se stesso ed una percezione positiva della sua persona e delle sue capacità.
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Gli abbracci rilassano e invitano a vedere il mondo

Ci avevate mai pensato? I neonati passano la maggior parte della giornata distesi nella loro culla, in posizione orizzontale. Quando un adulto li prende in braccio, li coccola e li culla, hanno l’opportunità di vedere il mondo davanti a loro, e lo fanno nel miglior modo possibile: con calma e sentendosi amati.

Non esiste un istante più gradevole di quei giorni in cui iniziamo a scoprire il mondo attorniati dalle braccia dei nostri papà e delle nostre mamme. La vita si palesa in mille forme e colori, si mostra spaventosa e allo stesso tempo emozionante, e il cuore dei nostri familiari palpita forte insieme al nostro.

Sarete d’accordo anche voi sul fatto che non c’è niente di più calmante e appagante di un abbraccio. Gli adulti ne hanno bisogno per rafforzare i vincoli affettivi, per calmare lo stress o per quietare i dubbi; nei bambini, questa necessità è ancora più forte ed importante.

Il pianto dei neonati, ad esempio, non è mai ingiustificato. Talvolta i loro gemiti non sono causati dalla fame, dal freddo o da un fastidio specifico. Semplicemente chiedono affetto, hanno bisogno dei vostri abbracci per scongiurare quel timore che accomuna tutti gli esseri umani: la paura di essere abbandonati e lasciati soli. Non siate parsimoniosi con gli abbracci nel vostro quotidiano: non vi costano niente e possiedono la forza e l’intensità di un intero universo.

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Immagini per gentile concessione di Amélie Thiebaud, Pascal Campion, Claudia Tremblay


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