Chiusura emotiva nella coppia

Il partner non accetta altri punti di visti oltre ai suoi? Molte volte costruiamo barriere emotive che finiscono per incrinare la relazione. Cosa possiamo fare in queste situazioni?
Chiusura emotiva nella coppia
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 12 febbraio, 2023

A volte ci radichiamo nelle nostre prospettive, convinzioni e posizioni, come soldati dietro la trincea. In determinate circostanze ciò può essere positivo; d’altronde, è lecito difendere i propri valori e limiti, quelli che nessuno dovrebbe mai oltrepassare o violare. Tuttavia, l’erezione di barricate nella sfera affettiva, ovvero la chiusura emotiva nella coppia, è un tema ricorrente e complesso.

Spesso nello scenario dei legami affettivi tendiamo a credere solo alla nostra “verità”, che sfocia nel classico “Ho ragione e non lo ammetti”. Queste situazioni richiedono con frequenza l’intervento di un terapeuta di coppia, poiché improvvisamente la persona amata appare come quel nemico incapace di capirci.

Può sembrare un comportamento infantile, ma questi atteggiamenti sono motivati da impulsi e bisogni taciuti. Interviene l’ego, ma anche il silenzioso desiderio che il partner veda, intenda e capisca il mondo come noi. Questa idea distorta provoca dure delusioni e più di un fallimento.

Le relazioni più felici sono quelle in cui i partner possono essere se stessi in ogni momento. Ci saranno volte, dunque, in cui si difenderanno idee diverse da quelle della persona amata.

Ciò non dovrebbe essere visto come una minaccia al legame, bensì come un’opportunità per conoscersi meglio sulla base del rispetto, dell’empatia e della comprensione.

Non basta stare insieme per avere una relazione. La comunicazione e la capacità di raggiungere accordi permettono di costruire il vero legame.

Chiusura emotiva e litigi nella coppia.
Discutere, e talvolta avere una visione opposta, non è una minaccia. Il pericolo è non rispettare o non saper raggiungere accordi.

La chiusura emotiva è nemica della relazione

L’Università del Tennessee ha condotto uno studio che ha mostrato qualcosa che dobbiamo ricordare ogni giorno. Le coppie felici discutono, hanno punti di vista diversi, ma risolvono i contrasti facendo uso di una sana comunicazione.

Si è riscontrato anche che le persone di mezza età tendono ad affrontare problemi maggiori rispetto alle coppie più anziane. I figli o difficoltà economiche, per esempio, possono essere motivi di attrito.

In questi casi, capita di frequente di chiudersi e non sempre sappiamo agire. Intendiamo la chiusura emotiva nella coppia come quella situazione in cui ci si impegna a difendere la propria posizione.

Fino al sfociare nell’intolleranza: nessuno dei due si arrende né ascolta, entrambi alzano muri difensivi e sorgono eterne discussioni, la fastidiosa distanza. Dietro a questa polarizzazione, si cela spesso un conflitto emotivamente radicato.

Sotto la disputa immatura perché, ad esempio, uno vuole trascorre le vacanze in campagna e l’altro al mare, vi è un problema irrisolto. Negligenza reciproca e bisogni disattesi, ferite che sfociano in discussioni di scarsa rilevanza.

Le barricate portano al disprezzo

Se la chiusura emotiva nella coppia non viene adeguatamente affrontata, fa capolino il disprezzo. Come spiega il terapeuta ed esperto di relazioni John Gottman, il disprezzo è uno dei 4 cavalieri dell’apocalisse. In altre parole, uno di quegli elementi che possono portare alla rottura.

Quando la relazione si polarizza e ognuno difende un’idea, una posizione o una prospettiva precisa, ci si concentra più sulle differenze che sulla realtà interiore.

Perché, insistiamo, al di là della disputa e di una visione contraria, ci sono emozioni trascurate che intensificano il conflitto e le barricate.

Per elaborare le differenze in una relazione, bisogna decostruire i personali meccanismi di difesa.

Coppia che parla del radicamento emotivo nella coppia.
Essere una coppia implica soprattutto saper negoziare.

Come gestire la chiusura emotiva?

A nessuno piace essere disprezzato, criticato o attaccato, ancor meno nella relazione. Fa male vedere che il partner alza vere e proprie palizzate per difendere la sua posizione e attaccare.

Se lo facciamo anche noi, la realtà diventa molto più complicata. Perché il rispetto e la comprensione sono i nutrienti essenziali di ogni legame affettivo.

Come affrontare la chiusura emotiva nella coppia? Prima di tutto, vanno decodificati i suddetti meccanismi di difesa, capire perché si ricorre a essi. Le seguenti strategie possono essere di aiuto.

1. Scoprire cosa c’è dietro le barricate

Quando la coppia adotta posizioni antagoniste, c’è più di una semplice discrepanza. La chiusura emotiva cela realtà sottostanti.

Di conseguenza, è decisivo capire cosa nascondiamo dietro le nostre barricate: rabbia, fastidio, sfiducia? Se sì, cosa lo motiva, quale problema non stiamo affrontando? Spesso ci sono bisogni reciproci che trascuriamo.

2. La negoziazione richiede concessioni

Se vogliamo davvero abbattere queste barricate e realizzare un riavvicinamento, è necessario saper negoziare e raggiungere accordi. Le abilità che dovremmo sviluppare a tale scopo sono:

  • Imparare ad ascoltare con empatia.
  • Imparare a comunicare in modo assertivo e rispettoso.
  • Avere la chiara volontà di raggiungere accordi.
  • Rispettare le differenze e cercare punti di unione.
  • Capire che se il partner ha un’opinione contraria su alcuni aspetti non è una minaccia. Né ci ama meno per non aver abbracciato le nostre prospettive. Il rispetto e l’accettazione reciproci creano sempre ponti di riavvicinamento.

Conclusioni

Per raggiungere la riconciliazione e l’accordo, talvolta dobbiamo anche lasciare i nostri territori trincerati, quelli che non sempre vediamo. Uno di questi, forse il più importante, è l’orgoglio.


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