Chopin: biografia di un grande pianista polacco
Chopin è uno dei nomi più conosciuti della storia della musica classica. La colonna sonora del film di Roman Polanski Il pianista è tutta incentrata sull’opera di questo grande artista. Come il protagonista di quella drammatica storia, Frédéric Chopin ha patito gli orrori della guerra.
Nato il 1 marzo 1810, Chopin è famoso per i suoi pezzi per pianoforte. Sebbene la maggior parte delle sue opere siano molto brevi, questo grande compositore continua ancora oggi ad essere ammirato in tutto il mondo.
Lo stile di Chopin è leggero e delicato, capace di trasmettere tante sensazioni contemporaneamente. Questo pianista componeva non per le grandi sale da concerto, ma per gli ambienti intimi. Pertanto, la musica di Chopin è più adatta per piccoli salotti e le riunioni private.
Le melodie delle sue opere raramente avevano un titolo. Frédéric pensava di non dover imporre esse un significato perché il significato della musica è la musica stessa: una melodia deve essere bella.
Secondo i musicologi, Chopin si distingue per il cromatismo delle sue opere. Ciò significa che utilizzava note e accordi di scale diverse per creare un singolo brano. Questo lo rende difficile da interpretare, ma molto bello da ascoltare.
Chopin: primi anni
Il padre di Frédéric era un insegnante che dava lezioni private: conobbe così la madre del musicista. In seguito, Chopin prese dal padre la passione per l’insegnamento. La sorella e la madre suonavano il pianoforte. Tuttavia, Frédéric era la persona con più talento della famiglia.
A soli 6 anni, Chopin era in grado di suonare le melodie che ascoltava. Fu così che ha imparato a suonare: ascoltando gli altri suonare e riproducendo ciò che sentiva.
Era un bambino prodigio. Presto venne invitato a suonare il pianoforte davanti a grandi personaggi della vita politica, come lo zar Alessandro I.
Quando entra al Conservatorio di musica, Frédéric comincia a studiare pianoforte individualmente. I suoi insegnanti riconoscono immediatamente il talento del giovane e gli consentono di esplorare lo strumento come preferisce.
Durante la sua infanzia e poi adolescenza, il pianista sviluppa un profondo amore per la sua patria, la Polonia. L’influenza della storia musicale polacca e l’amore verso il suo paese avrebbero segnato la composizione di Chopin.
Nonostante avesse avuto molto successo a Varsavia, Frédéric dovette lasciare la Polonia per continuare a crescere. Si trasferisce a Vienna, una città che lo accoglie a braccia aperte. I concerti di Chopin in quel paese lo hanno consacrato come genio assoluto del pianoforte.
Frédéric torna in Polonia, ma pianifica immediatamente un altro viaggio. Un anno dopo, lascia Varsavia per un tour europeo. Tuttavia, i suoi piani vengono vanificati quando la Polonia entra in conflitto con la Russia.
Rimane inattivo a Vienna per più di un anno. Trascorso quel tempo, e senza speranza di tornare a casa, Chopin decide di partire per Parigi.
Parigi e George Sand
La società parigina accoglie Chopin con lo stesso calore di quella viennese: il suo talento e il suo genio gli consentono di stabilirsi a Parigi con relativa facilità. In questa città, Chopin si dedicherà sia alla composizione di opere che all’insegnamento.
Frédéric Chopin non amava dare concerti e suonare di fronte al pubblico. Per questo motivo, è apparso in pubblico pochissime volte. Tuttavia, la sua popolarità come insegnante di pianoforte stava crescendo notevolmente.
Le famiglie aristocratiche più ricche e potenti lo assumevano per insegnare alle loro figlie. A differenza di altri musicisti dell’epoca, a Parigi Frédéric ha potuto godere di una certa stabilità finanziaria.
Cinque anni dopo l’arrivo a Parigi, incontra la sua compagna di vita: Aurore Dudevant, una scrittrice dai costumi libertini, che aveva due figli avuti da relazioni extraconiugali.
In un momento storico in cui le donne venivano relegate alla sfera domestica, Aurore pubblicava le sue opere sotto lo pseudonimo di George Sand.
Chopin trascorre i migliori momenti della sua vita con la Sand. Purtroppo però, presto si ammala di tubercolosi. Ogni estate, Sand e Chopin trascorrevano del tempo nel sud della Francia.
Il clima mite della zona aiutò Chopin a riprendersi. Nonostante la malattia, questo periodo è considerato uno dei più produttivi del pianista per quanto riguarda le composizioni musicali.
Poesia e paradossi dell’opera di Chopin
Molti esperti pensano che la musica di Chopin sia permeata da un’atmosfera onirica. A quell’epoca, la musica aveva un carattere molto più eroico, monumentale e ambizioso. Per questo motivo, la musica di Chopin era considerato effeminata e debole.
La musica di Chopin, come poche altre del suo tempo, ha segnato per sempre la storia della musica per pianoforte. I suoi metodi di studio continuano ad essere utilizzati oggi in tutti i Conservatori.
Lui stesso si dedicava con passione all’insegnamento del pianoforte. Gli piacevano le lezioni molto più di quanto non gli piacessero le esibizioni e i concerti.
La musica di Frédéric Chopin è una poesia piena di paradossi. Non cercava di dipingere un’immagine o di raccontare una storia. Tuttavia, quasi tutto il suo lavoro ricorda alcune scene: dalla brezza notturna alla desolazione funebre.
Questo pianista polacco è riuscito a dare al pianoforte una gamma infinita di possibilità cromatiche. Tutto è possibile grazie al duro studio e alla dedizione: conosceva il pianoforte come pochi.
Dalla sua conoscenza e dalla sua tecnica sono nati dei brani che possono essere suonati solo al pianoforte. Per Chopin, è questa la verità della musica: il pianoforte per sé stesso.
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- Niecks, F. (1888) Frederic Chopin: el hombre y el músico. reimpresión de 1973.
- Zamoyski, A. (2010) Chopin: Prince of the Romantics.