Come influisce su di noi la paura di scegliere?

Come influisce su di noi la paura di scegliere?

Ultimo aggiornamento: 04 agosto, 2017

Poche paure sono comuni come quella di dover scegliere. Prendere una decisione è un compito in cui, teoricamente, siamo tutti esperti, perché decidiamo qualcosa ogni giorno e in ogni momento. Tuttavia, a volte ci blocchiamo e non sappiamo quale sia l’opzione migliore.

L’incapacità di prendere una decisione può essere vissuta da persone di diversa cultura, professione, livello d’istruzione e socioeconomico. Viviamo in una società carica di informazioni e conoscenze, che mette a disposizione una grande varietà di opzione per (quasi) tutti.

D’altro canto e in un primo momento, potremmo pensare che contare su diverse fonti di informazioni e opzioni potrebbe facilitarci la scelta delle decisioni da prendere. Tuttavia, molto spesso, avendo così tante opzioni diverse, diventa difficile scegliere e ci blocchiamo.    

Una delle cause più frequenti di questo blocco, per non dire la diretta responsabile, è un’emozione: la paura. Potremmo sentirci bloccati, ad esempio, rispetto al dubbio di continuare a stare con il nostro partner o separarci, cambiare lavoro, avere figli, scegliere una determinata carriera universitaria, etc.

Dinanzi alle situazioni importanti della nostra vita o alle decisioni che non permettono di tornare indietro, la paura di scegliere potrebbe farsi molto forte. Può portarci a mettere da parte la decisione, incubando il malessere che questo presuppone. Vale a dire che “se non so cosa fare o che strada prendere, rimando la decisione”. Potremmo farlo nella speranza che si presenti una nuova informazione che ci faccia sentire più felici o che sia lo stesso trascorrere del tempo ad eliminare alcune delle opzioni che ci bloccano. Come potete vedere, la paura di scegliere influisce notevolmente sulle nostre vite.

La paura di sbagliare

Potremmo dire che questa paura è la più frequente. Più importante sarà la decisione, più intensa risulterà la paura di sbagliare. Parliamo di una paura che ha una funzione adattativa molto importante: farci agire con cautela e proteggere noi e gli altri. Percepiamo un gran precipizio e dobbiamo decidere.

La paura di sbagliare è un timore relazionato alla responsabilità che abbiamo riguardo ad una scelta. Ci fa riflettere e valutare le possibili opzioni prima di prendere una decisione. È una paura che è costantemente presente in situazioni che implicano un cambiamento difficile o impossibile da invertire e le cui conseguenze saranno importanti.

Alcune persone, inoltre, possono anche provare una forte paura nel dover decidere in situazioni reversibili e di poca o media importanza, presentando anche elevati livelli d’ansia. Di solito si tratta di persone molto razionali e che seguono l’istinto solo in casi molto limitati.

Le conseguenze della paura di sbagliare

Avere paura rispetto alla possibilità di non scegliere il cammino corretto può invalidarci. Può indurci ad uno stato di notevole indecisione, a tempi di reazione prolungati e alla ricerca esaustiva d’informazioni esterne rispetto alla migliore decisione da prendere.

Una delle principali cause della paura di sbagliare è la ricerca di informazioni o conclusioni definitive. Vale a dire, abbiamo la falsa convinzione che, pensando e ripensando, arriveremo ad una conclusione sicura e definitiva, che ci impedirà di fare una sciocchezza.

Una paura intensa di sbagliare può causare ciò che in psicologia è conosciuto come “dubbio patologico”. Il dubbio patologico è caratterizzato da una ricerca ossessiva di una verità assoluta, la quale viene rafforzata da una compulsione mentale che si esprimere tramite il porsi costantemente dei dubbi.

La paura di non essere all’altezza

In questo caso, ci riferiamo a situazioni nelle quali la persona ha chiara la decisione da prendere, ma dubita sulla sua capacità di gestione degli effetti o sulle conseguenze di tale decisione. Ad esempio, una persona che deve decidere se fare o meno una presentazione durante un congresso, potrebbe finire per rifiutare l’invito proprio a causa di questa paura, quella di non essere all’altezza degli altri, delle aspettative altrui e proprie.

La paura di non essere all’altezza può portarci ad evitare incarichi di responsabilità, concentrarci sul prendere decisioni di poca importanza e delegare agli altri le decisioni più rilevanti. I problemi generati da questa paura sono spesso relazionati ad un sentimento di scarso coraggio personale o ad una bassa autostima.

La paura di non essere all’altezza può portarci anche a perdere preziose opportunità perché pensiamo di non essere sufficientemente preparati ad affrontare le esigenze di una determinata situazione. Un modo efficace di superare la paura di non essere all’altezza è lavorare per migliorare la propria autostima.      

La paura di non esercitare il controllo o di perderlo

Questa paura si fa viva in persone che hanno un’elevata necessità di controllo. Se una persona di questo tipo percepisce che non tutto ciò che implica la decisione è sotto il suo controllo, il processo di scelta la paralizza. Ad esempio, molte persone rifiutano un lavoro che implica progetti di gruppo per questo motivo.

Gestire la necessità di controllare ogni cosa o relazionarsi con un fanatico del controllo può rivelarsi una sfida molto stressante, poiché si tratta di una potente necessità. In casi estremi, la necessità di controllo si osserva in persone che soffrono del Disturbo Ossessivo Compulsivo di Personalità.

Come identificare la paura di perdere il controllo? 

La paura di non esercitare il controllo o di perderlo può osservarsi sia durante il processo di scelta della decisione sia nel momento di affrontare le conseguenze della stessa. Gli effetti di questa paura durante il processo di presa di decisione di solito sono:

  • La persona deve rivedere tutte le informazioni disponibili prima di decidere.
  • È richiesto un periodo di tempo indefinito per riflettere sulla decisione.
  • Si analizzano più volte i pro e i contro delle possibili opzioni.

Possiamo anche osservare la paura di perdere il controllo quando la decisione implica un cambiamento nella capacità di controllo della persona. Vale a dire, controlliamo la presa di decisioni, ma l’opzione che vogliamo scegliere implica il cedere da parte del nostro controllo. Proporsi di smettere di esercitare il controllo sui risultati di alcune abitudini quotidiane può essere un buon modo per abbandonare questa paura.

Paura del rifiuto sociale

Sentirsi amati, rispettati e accettati è una delle necessità basilari dell’essere umano. La paura del rifiuto sociale è molto frequente in situazioni nelle quali dobbiamo prendere una decisione e tutte le opzioni possibili sono, in un certo modo, rischiose.       

Ci riferiamo a quelle situazioni in cui prendere una decisione comporta inevitabilmente tralasciare parte delle proprie necessità o di quelle degli altri. Ad esempio, quando dobbiamo “arbitrare” una situazione in cui dobbiamo prendere una presa di posizione a favore o contro una delle parti implicate.

Problemi causati dalla paura del rifiuto sociale

La paura del rifiuto sociale causa diversi problemi, come la presa di decisioni basata sull’approvazione altrui e non sulle proprie necessità personali. Invece di scegliere ciò che ci renderebbe più felici o che ci farebbe stare meglio, quando abbiamo paura del rifiuto sociale, scegliamo ciò che piace di più agli altri o che che dà una migliore immagine di noi stessi.

Per lavorare sulla paura del rifiuto sociale, possiamo ricorrere a tecniche quali la Terapia di terza generazione, ad esempio la Terapia dell’accettazione e dell’impegno. Queste tecniche orientano la persona ad accettare diversi aspetti della propria vita e pensieri che non può modificare e la aiutano a prendere decisioni a seconda dei propri valori e delle proprie necessità personali.

Ricordate che decidere è un compito al quale non possiamo rinunciare e che non possiamo delegare agli altri. Le scelte sono il vostro timone e influiranno sul vostro futuro, quindi siete voi i responsabili. Nel caso in cui una delle paure descritte vi paralizzino, consultate uno specialista.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.