Comportamento suicidario e adolescenti: la speranza nell'azione

Il suicidio è una questione controversa, circondata da miti e silenzi. In molte occasioni, dalla famiglia, che parla di un'altra causa di morte. A volte, dai media, lo bandiscono dalle loro pagine per evitare l'effetto pull. Tuttavia, è un problema serio, di cui vogliamo parlare e proporre modi per aiutare.
Comportamento suicidario e adolescenti: la speranza nell'azione
Gorka Jiménez Pajares

Scritto e verificato lo psicologo Gorka Jiménez Pajares.

Ultimo aggiornamento: 04 aprile, 2023

La situazione è desolante. Migliaia di adolescenti si tolgono la vita; le cifre, lungi dal migliorare, stanno peggiorando. Il comportamento suicidario negli adolescenti è diventato un problema molto serio, per il quale vengono stanziati sempre più fondi per invertire la tendenza.

Da un lato, il suicidio diventa un’epidemia. Infatti, è considerata una delle principali cause di morte in questa tappa della crescta. Una fase segnata da cambiamenti sia a livello biologico,che  sociale e psicologico (Fonseca-Pedrero et al., 2022).

«La prevenzione del comportamento suicidario nei minori continua ad essere una questione in sospeso».

-Eduardo Fonseca-Pedrero-

Comportamento suicidario negli adolescenti: una grave epidemia

“Si può prevenire”. Possiamo prendere provvedimenti per prevenire questo comportamento disperato. Questo è il messaggio centrale di questo articolo. Attualmente abbiamo interventi efficaci. Vale la pena ricordare che, oltre alla sua efficacia, la ricerca indica che, oltre che umano, il giusto investimento in questo senso è redditizio anche a livello sociale.

Sebbene siamo lontani da una descrizione individualizzata del comportamento suicidario e di tutti i suoi potenziali fattori scatenanti, abbiamo molte più conoscenze rispetto a pochi anni fa. Quello che sappiamo è che le persone che si suicidano di solito attraversano alcune fasi comuni: prima pensano al problema, lo comunicano (attraverso minacce o espressioni sia verbali che non verbali), lo pianificano e infine lo realizzano (Fonseca- Pedrero et al., 2020).

Il comportamento suicida fa parte della diversità umana. È un fenomeno complesso, poliedrico, multidimensionale e multicausale”.

-Eduardo Fonseca-Pedrero-

Adolescente con bende ai polsi per tentato suicidio
Gli adolescenti con questo tipo di comportamento necessitano di un intervento tempestivo ed efficace.

Valutazione: un punto di partenza importante

Una valutazione rigorosa dovrebbe essere il breve ma accurato preludio ad un intervento efficace. Per aiutare i professionisti in questa missione ci sono diversi questionari, anche se lo strumento migliore continua ad essere il colloquio con il minore, che deve essere empatico e caloroso. In modo complementare, può essere utilizzata la scala SENTIA, che contiene domande come le seguenti (Díez et al., 2021):

  • Avete pianificato di togliervi la vita?
  • Vi è mai passato per la testa di togliervi la vita?
  • Avete detto a qualcuno che volete togliervi la vita?

Abbiamo voluto essere fedeli agli item che la scala SENTIA eleva perché, come psicologi, sappiamo che quando si parla di suicidio è meglio farlo con decisione, chiarezza e schiettezza; piuttosto che con domande poco chiare e confuse (ad esempio, “Hai mai pensato di smettere?”). La scala SENTIA presenta una buona qualità nella valutazione di questo problema complesso (Díez et al., 2021).

“Questa scala consente di valutare il comportamento suicidario (ideazione, pianificazione, intenzione, comunicazione e comportamento) nell’adolescenza”.

-Eduardo Fonseca-Pedrero-

Quali interventi esistono per prevenire il comportamento suicidario negli adolescenti?

A questo proposito, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, con l’acronimo “LIVE LIFE” promuove una serie di raccomandazioni per prevenire il suicidio. Nello specifico, si tratta di strategie basate empiricamente, cioè supportate da prove scientifiche (Fonseca-Pedrero et al., 2022):

  • Limit. Nello specifico, si propone di bloccare l’accesso agli elementi che possono aiutare a intraprendere questa triste impresa. Ad esempio, limitando l’accesso ai farmaci.
  • Interact. L’obiettivo è parlare di questo tema a livello sociale, sulla stampa, televisione e altri mass media, per informare responsabilmente la popolazione.
  • Feed. Educare gli adolescenti a strategie che consentano loro di autoregolarsi meglio nella sfera sociale ed emotiva.
  • Evaluate. Come abbiamo accennato, è il punto di partenza di qualsiasi intervento.

Come prevenire? La risposta a questa domanda è complessa, poiché esiste un numero considerevole di interventi il cui obiettivo è la prevenzione del comportamento suicidario negli adolescenti (Reifels et al., 2022).

Inoltre, la prevenzione può essere effettuata da una moltitudine di contesti. Dalla famiglia, attraverso la scuola o la comunità, all’individuo.

“I centri educativi sono il luogo ‘naturale’ e ideale per sviluppare e realizzare azioni per la promozione del benessere emotivo e la prevenzione del comportamento suicidario”.

-Eduardo Fonseca-Pedrero-

ragazza in terapia psicologica
Insieme all’accompagnamento professionale, il sostegno della famiglia e degli amici è fondamentale nella prevenzione.

Il modello AIM-SP: una strategia efficace per prevenire il comportamento suicidario negli adolescenti

Questo modello integra diversi interventi. Si inizia con una valutazione in cui il clinico chiede in modo chiaro ed esplicito all’adolescente se “ha pensieri che gravitano verso il suicidio, sia nel presente che nel passato”. L’obiettivo delle domande è identificare fattori ed elementi che possono essere considerati un rischio.

Successivamente, viene effettuato un intervento basato sul Piano di Sicurezza (Stanley et al., 2012). Possono essere integrati anche altri interventi psicoterapeutici, come la terapia dialettico-comportamentale (Fonseca et al., 2022).

Durante tutto il processo e dopo il suo completamento, il monitoraggio viene effettuato per vari scopi. Da un lato, una crescente attenzione agli adolescenti, da parte del clinico, in situazioni ad alto rischio. Dall’altro, si cerca di coinvolgere familiari e amici nella prevenzione.

Oltre al Modello AIM-SP, esistono altre modalità di intervento. Possiamo citare i Giovani consapevoli della salute mentale (Carli et al., 2021). Lo scopo continua ad essere, inesorabilmente, quello di prevenire il suicidio nella popolazione adolescenziale.

L’argomento di cui ci occupiamo in questo articolo è nell’arena pubblica. Di fronte alla sofferenza dei giovani, oltre che ai numeri dei decessi, l’opera di prevenzione diventa essenziale. In questo senso, è fondamentale che le istituzioni sanitarie pubbliche adottino piani con l’obiettivo di ridurre le cifre, fino ad azzerarle.

“Il comportamento suicidario negli adolescenti è un problema di salute pubblica sia per la sua prevalenza che per le conseguenze personali, familiari, educative e socio-sanitarie associate”.

-Eduardo Fonseca-Pedrero-


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