Connessione emotiva interpersonale: 7 segnali

Connessione emotiva interpersonale: 7 segnali
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Scritto María Hoyos

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

I segnali di una connessione emotiva (CE) possono essere difficili da interpretare, dato che nelle relazioni interpersonali entrano in gioco diverse variabili che le rendono confuse, che ne modificano il percorso o che le nutrono. Sulla base di ciò, in questo articolo faremo riferimento a questo tipo di connessione come duratura, stabile e piacevole, nonché elemento alla base di molte relazioni.

A tal proposito, riteniamo che stabilire e mantenere la connessione emotiva con un’altra persona non sia un compito semplice, per quanto alcune persone lo facciano con naturalezza. Di fatto, è una vera e propria sfida che mette continuamente alla prova la nostra capacità di distinguere e interpretare i segnali all’interno di uno specifico contesto sociale.

Come riconoscere una connessione emotiva tra le persone

Le persone con cui stabiliamo una connessione emotiva ci trasmettono tranquillità, ci fanno sentire a nostro agio durante l’interazione. Questa connessione ci fa essere più aperti agli insegnamenti della vita, ci dà il carico di energia e ci fa sentire più felici.

1. La comprensione

Due persone tra cui si stabilisce questa connessione hanno la possibilità di raggiungere alti livelli di comprensione reciproca. Un tipo di comprensione che si colloca alla base dell’empatia e che rende più facile, ad esempio, l’ascolto o il conforto.

Amiche che bevono il caffè insieme

2. La connessione immediata

Affinché si generi e si mantenga la connessione emotiva, non è sempre necessario costruire passo dopo passo questo tipo di relazione. Può darsi che le personalità si “intendano” sin dal primo istante. La connessione è, in questo caso, immediata e può intensificarsi nel corso del tempo.

Questo non significa che se non si percepisce a primo impatto una connessione emotiva, questa non potrà essere stabilita in un secondo momento. L’immediatezza è un tratto tipico della connessione emotiva, ma non impedisce, in modo assoluto, che possa poi svilupparsi in futuro.

3. La crescita personale

Le persone emotivamente connesse crescono prima insieme, a livello personale e spirituale. Grazie a questa connessione, questi due individui conoscono a fondo le inquietudini dell’altro e, generalmente, le condividono. Ciò favorisce la creazione di un ambiente positivo, che dà a entrambi la possibilità di crescere facendo esperienza.

Tutto questo è strettamente correlato alla comunicazione. I dialoghi tra le persone che hanno tra loro una connessione emotiva sono spesso stimolanti. Non smettono mai di imparare, qualunque sia l’argomento della conversazione.

4. La tranquillità dell’animo

Le persone che stabiliscono una connessione emotiva tra loro si sentono in pace. Con questa mancanza di stress è molto facile prendere le distanze dai problemi e vederli dalla giusta prospettiva. Da questa tranquillità scaturiscono emozioni positive, e persino un nuovo punto di vista che permette di risolvere anche uno specifico problema.

Giovani che conversano al tramonto

5. La compagnia

La connessione emotiva è un buon antidoto alla solitudine; questo perché ci sentiamo sempre in compagnia, a prescindere dalla distanza che ci separa dall’altra persona. Aggiungendo questo alla tranquillità, il risultato è che percepiamo di essere presenti nei pensieri dell’altro, di esistere al di là dei limiti fisici.

Soprattutto nei momenti critici, questa sensazione può aiutare a trovare soluzione a diversi problemi. Senza bisogno di chiederle aiuto, questa persona farà tutto il possibile per starci vicino, ascoltarci e sostenerci quando ne avremo più bisogno.

6. Il fascino

Sentiamo una certa attrazione per le persone con cui stabiliamo una connessione così speciale. Ci sembrano sempre interessanti e siamo i loro più grandi seguaci. Qualunque loro successo viene da noi condiviso in modo sincero, senza invidia, senza giudizi.

Ciò non significa che le persone che stabiliscono tra loro queste connessioni non vedano nell’altro i difetti. Al contrario, questo perché quando vi è una forte connessione emotiva, si è trasparenti l’uno con l’altro. Tuttavia, a differenza di quello che succede con gli altri, è molto facile parlare con questa persona speciale dei difetti nostri e suoi e, come abbiamo visto, crescere di conseguenza insieme.

7. L’empatia

L’ultimo tratto importante della connessione emotiva è l’empatia. Come abbiamo già visto, le persone che condividono questo legame non hanno sempre bisogno di esprimere verbalmente le proprie paure: sono capaci di fare uscire allo scoperto le emozioni dell’altro conversando. la facilità di mettersi nei panni dell’altro rafforza il rapporto.

Altri consigli sulla connessione emotiva

Quando la relazione con l’altra persona esiste già, possiamo alimentare questa connessione. Come riuscirci? Lavorando in piena consapevolezza proprio sui tratti tipici della connessione emotiva. Ad esempio, esercitando la nostra empatia: quando ci preoccupiamo dei problemi dell’altra persona, possiamo provare a rifletterci nella sua esperienza.

Coppa che conversa

In questo modo per l’altra persona sarà più facile percepire che la nostra preoccupazione è reale; una preoccupazione che manifestiamo attraverso il nostro tentativo di essere davvero d’aiuto. In molti casi solo con questo gesto riusciamo ad alleviare l’ansia altrui e, di conseguenza, a migliorare la comunicazione.

Infine, è necessario sottolineare l’importanza delle risposte emotivamente interessanti: se qualcuno condivide con noi la propria esperienza, facciamo bene a preoccuparci di cosa è successo in quell’occasione, ma faremmo ancora meglio se, oltre a prestare attenzione, fossimo capaci di “leggere” le sue emozioni, quello che ha vissuto in quella situazione.


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  • Naranjo M. Relaciones interpersonales adecuadas mediante una comunicación y conducta asertivas. Revista Electrónica “Actualidades Investigativas en Educación” [Internet]. 2008 [consultado 05 may 2022]; 8(1):1-27. Recuperado de: https://www.redalyc.org/articulo.oa?id=44780111

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