Correlazione illusoria: in cosa consiste?
La correlazione illusoria ci porta a vedere un nesso tra due variabili ambientali, a prescindere dalla veridicità di ciò. Tale fenomeno deriva dall’elaborazione delle informazioni offerte dall’ambiente circostante.
Tuttavia, molto spesso la nostra interpretazione di ciò che osserviamo può non corrispondere del tutto alla realtà, portandoci a fare delle supposizioni basate sulle nostre esperienze pregresse. Un chiaro esempio di correlazione illusoria sono gli stereotipi e i pregiudizi nei confronti di determinate persone.
Cos’è la correlazione illusoria?
La correlazione illusoria è quel fenomeno per cui due o più elementi vengono correlati. Rappresenta un bias di conferma per cui nell’associare gli elementi interviene l’esperienza dell’individuo, che li etichetta come interdipendenti pur senza alcun fondamento.
L’esperienza non deve per forza essere diretta quando stabilisce determinate associazioni. In altre parole, alcune convinzioni sociali consolidate possono promuovere questa distorsione senza che il soggetto ne abbia effettivamente avuto esperienza diretta.
Un esempio può essere etichettare le persone con tatuaggi e piercing come pericolose o quelle in giacca e cravatta come educate, sincere e dal grande potenziale.
Caratteristiche della correlazione illusoria
La correlazione illusoria ci porta spesso a dare retta a questi bias cognitivi. Vale a dire che ci convinciamo della relazione tra variabili che in realtà non sono correlate tra loro. In parole semplici, la correlazione illusoria semplifica determinati processi mentali spingendoci ad agire in base a ciò che ci dice la nostra esperienza (diretta o indiretta).
Questo significa semplificare i comportamenti di determinati gruppi sociali, che vengono etichettati come negativi secondo le informazioni a nostra disposizione. Questo meccanismo, pertanto, funge anche da scorciatoia mentale mediante la quale semplifichiamo la correlazione tra due o più variabili.
Correlazione illusoria e psicologia sociale
La società influenza convinzioni, comportamenti e atteggiamenti. In base al contesto possiamo comportarci in un modo piuttosto che in un altro, dimostrandoci più a nostro agio all’interno del nostro gruppo sociale.
Di conseguenza, la correlazione illusoria influisce su fenomeni quali l’appartenenza a determinati gruppi sociali, incrementando, in alcuni casi, il divario tra gruppi. Ciò nutre determinati pensieri a sostegno di un elemento distintivo positivo nel gruppo con il quale ci identifichiamo.
Esempi nel mondo sociale
Il ventaglio di possibili situazioni in cui può prendere forma una correlazione illusoria è ampio. Per essere più specifici, potrebbe verificarsi nei confronti di:
- Persone con tatuaggi, etichettate come delinquenti.
- Individui con scarse risorse economiche che vengono associate a un basso livello educativo.
- Gruppo di etnia diversa dalla propria, etichettato come pericoloso.
- Persone di bell’aspetto e ben vestite, etichettate come di alto livello educativo e dal grande potenziale.
Altri esempi di correlazione illusoria
La correlazione illusoria non etichetta soltanto il nostro mondo sociale. Sulla base del successo ottenuto, questo fenomeno ci porta a credere che avverrà lo stesso in futuro. Per una più facile comprensione, pensiamo a:
Portafortuna
Immaginiamo una persona che ha vissuto diversi eventi negativi. Sente dire che alcuni amuleti in particolare allontanano le “cattive energie”. Dunque, li prova e nota di essere diventata più fortunata.
Così, l’uso di amuleti viene associato alla “prevenzione delle energie negative”. Anche se potrebbe capitarle qualche brutta giornata nonostante gli amuleti, probabilmente la persona continuerà a indossarli.
Oroscopo
Un altro esempio di correlazione illusoria è l’oroscopo. La lettura dell’oroscopo influisce su determinati processi di percezione della realtà.
La persona che legge il proprio oroscopo tenderà a credere alle caratteristiche con cui viene descritta la sua personalità, che sono di solito affermazioni generiche, adattabili alla maggior parte della popolazione. Si aggrappa così alla realtà che più si adatta al suo caso, ignorando i dettagli che non le appartengono.
La fortuna
Alla pari di indossare degli amuleti, la fortuna è un altro fenomeno altamente sensibile alla correlazione illusoria. Per esempio, associare la buona riuscita di un colloquio di lavoro a un indumento in particolare indossato per l’occasione. Lo stesso vale per la sfortuna, che può essere associata a indumenti, persone, oggetti, ecc.
Per concludere, la correlazione illusoria spiega come ci comportiamo dinnanzi a determinati oggetti o persone, in base alle esperienze pregresse.
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