La corruzione è minore quando la partecipazione delle donne alla politica è maggiore? La corruzione è una questione di genere? Ebbene, a queste domande prova a rispondere lo studio di Stensöta, Wängnerud e Svensson (2015). In esso si riassume la relazione tra un maggior numero di donne in parlamento e una maggiore capacità di tenere sotto controllo la corruzione.
Le donne sono meno corrotte degli uomini? La risposta è semplicemente sì, ma il rapporto tra genere e corruzione ha sfumature già ampie. Primo: perché le donne sono meno corrotte? Sono meno egoiste? Hanno più autocontrollo? O semplicemente non hanno le stesse opportunità e non sono invitate nei club nei quali ci si spartisce la torta?
Quest’ultima domanda sembra aver ricevuto risposta attraverso un recente studio pubblicato sul Journal of Economic Behaviour & Organization. Gli autori Chandan Jha del Le Moyne College e Sudipta Sarangi della Virginia Tech hanno evidenziato che il rapporto tra genere e corruzione non è dovuto alle differenze di status sociale. Questi autori suggeriscono che è altamente improbabile che i tassi di corruzione aumentino se le donne ottengono uno stato sociale elevato.
Questo studio ha anche rivelato un’altra importante scoperta; la presenza delle donne nei governi locali è negativamente correlata alla corruzione in un’analisi condotta su 17 paesi europei.
“Servirsi di un incarico pubblico per l’arricchimento personale non è solo immorale, ma criminale e abominevole.”
-Cicerone-
Qual è la relazione tra genere e corruzione?
Perché è importante avere donne in posizioni di potere? Sebbene le correlazioni tra genere e corruzione possano essere ambigue, i benefici generali della diversità di genere non lo sono affatto. Nel settore privato si riscontrano tassi di rendimento più alti, minori possibilità di fallimento e altri indicatori simili dal rendimento positivo.
D’altro canto, nel settore pubblico, le evidenze indicano che la presenza delle donne in posizioni amministrative migliora l’allocazione delle risorse pubbliche. Aumentano inoltre le probabilità che gli interessi delle donne e dei bambini vengano rappresentati tra le priorità legislative.
Le implicazioni politiche dello studio citato indicano la necessità di promuovere la parità di genere in generale e la presenza delle donne in politica in particolare. Precedenti ricerche hanno dimostrato che una maggiore presenza delle donne al governo è associata a risultati migliori nel campo dell’istruzione e della salute.
“L’essere umano è un semplice mortale con difetti e virtù, e non acquisisce qualità divine per il semplice fatto di ottenere un incarico pubblico.”
-Ibiza Melián-
Ulteriori considerazioni
Nei paesi in cui la corruzione è la norma sociale, le donne che tendono a seguire le norme sociali più degli uomini possono agire in maniera corrotta quasi quanto i secondi. O quantomeno, è possibile che le donne che raggiungono posizioni politiche non sentano il bisogno di introdurre codici di buona condotta o di combattere la corruzione.
Il rapporto tra donne in posizioni di responsabilità politica e corruzione, di fatto, scompare nei paesi autoritari, come hanno dimostrato Esarey e Chirillo (2013). Una parlamentare congolese lo ha spiegato apertamente: “in Congo, per sopravvivere, dobbiamo essere tutti un po’ corrotti. Da noi funziona così “.
Tuttavia, nei paesi in cui il “buon governo” è la norma sociale, aumentare la rappresentanza politica delle donne favorisce il sostegno a misure legislative conformi a tale norma sociale. Questo è ciò che spiegherebbe perché in contesti come l’Europa – dove la corruzione ovviamente è presente, ma non è una norma sociale, nel senso che non tutti accettano comportamenti corrotti – è importante incoraggiare la partecipazione delle donne alla politica per incentivare una maggiore lotta alla corruzione.
Donne in parlamento e controllo della corruzione nel mondo
Agerberg, M., Sundstrom, A., & Wangnerud, L. (2014, July). Why Regime Type affects the link between gender and corruption. In IPSA Congress, Montreal, July.
Esarey, J., & Chirillo, G. (2013). “Fairer sex” or purity myth? Corruption, gender, and institutional context. Politics & Gender, 9(4), 361-389.
Jha, C., & Sarangi, S. (2016). Social Media, Internet, and Corruption.
Jha, C. K., & Sarangi, S. (2017). Does social media reduce corruption?. Information Economics and Policy, 39, 60-71.
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