Corteccia orbitofrontale: sede della condotta sociale

Corteccia orbitofrontale: sede della condotta sociale
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

La corteccia orbitofrontale è una delle aree cerebrali più interessanti. È relazionata alla personalità, alle emozioni e, soprattutto, alla condotta sociale. Nonostante vi siano ancora molte incognite da risolvere su quest’area, le attuali conoscenze risultano senz’altro rivelatrici e spiegherebbero molte cose sul comportamento umano.

Forse gran parte dei nostri lettori conoscono già il caso di Phineas Gage. Nel 1848, questo operaio addetto alla costruzione delle ferrovie, subì un violento incidente dai curiosi risultati. Dopo un’esplosione, una sbarra di ferro gli trapassò il cranio. Quest’incisione attraversò proprio la corteccia orbitofrontale e la sua storia venne descritta come un miracolo medico; , nonostante Gage restò cosciente, non fu più la stessa persona.

La corteccia orbitofrontale comprende la superficie ventrale del lobo frontale ed è fondamentale per alcuni processi, quali le emozioni e la condotta sociale.

Questo curiosissimo caso fu uno dei più emblematici per la neuroscienza, poiché permise di scoprire quanto fosse importante quest’area cerebrale. Dopo l’incidente, Phineas Gage diventò sfacciato, impulsivo, irresponsabile e aggressivo. I suoi rapporti sociali si videro duramente alterati, perse il lavoro e iniziò a esibirsi nei circhi. Tuttavia, morì pochi anni dopo a causa delle gravi crisi epilettiche di cui soffriva.

Antonio Damasio, noto neurologo, è uno degli scienziati che hanno studiato di più il caso di Phineas Gage, giungendo a un’importante conclusione: il lobo orbitofrontale è relazionato alle nostre emozioni e alla presa di decisioni .

Phineas Gage

Dove si trova la corteccia orbitofrontale?

La corteccia orbitofrontale, come indica il nome, si trova nella parte frontale del cervello. Appena sopra le orbite, o cavità oculari, ed è direttamente collegata alle aree sensoriali e alle strutture del sistema limbico relazionate alle emozioni e alla memoria.

Funzioni della corteccia orbitofrontale

La maggior parte dei dati che conosciamo sulla corteccia orbitofrontale si devono allo studio di casi di lesioni cerebrali o diverse malattie relazionate a questa regione. Il caso di Phineas Cage fu senz’altro il più rilevante, ma occorre dire che restano ancora molte incognite, molti dubbi, ai quali i neurologi cercano di dare una risposta per comprendere meglio i grandi misteri del cervello umano.

Vediamo a seguire alcune delle funzioni della corteccia orbitofrontale.

Elaborazione delle emozioni sociali

  • Paul. D MacLean, noto fisiologo e neurologo degli inizi del XX secolo, parlava già di una relazione fra la corteccia orbitofrontale e le emozioni. Quest’area è connessa al sistema limbico e all’amigdala. Articola le emozioni relative alle nostre condotte sociali: aggressività, mancanza di rispetto, saper convivere favorendo adeguate interazioni con gli altri…
  • Questa struttura ospita anche un “sistema di sorveglianza”. Grazie a essa cerchiamo di comportarci in base al contesto in cui ci troviamo, adeguandoci a un equilibrio sociale nel quale controllare i nostri impulsi più basilari.
Corteccia orbitofrontale

Il sistema di ricompensa

  • Dalla corteccia orbitofrontale dipendono anche le condotte che mettiamo in atto in base alle ricompense o alle punizioni che riceviamo.
  • Chi presenta una lesione in quest’area smette di essere sensibile alle punizioni. Non badano alle conseguenze dei loro atti, ma si ossessionano con le ricompense. Se non le ricevono, divengono aggressivi, impulsivi e frustrati. Tutto ciò rende difficile la corretta convivenza in un contesto sociale.

La presa di decisioni

Quest’area della corteccia frontale presenta un’intima relazione con una condotta estremamente complessa: prendere una decisione.

In essa si trova la motivazione per prendere l’iniziativa per adottare una condotta o realizzare un’azione. Le persone con una lesione nella corteccia orbitofrontale mostrano grande apatia, inibizione o persino mutismo quando devono prendere una decisione.

Nel caso in cui debbano farsi avanti e intraprendere una determinata azione in merito a un problema, non  saranno in grado di valutare l’opzione meno rischiosa, più prudente e adeguata a seconda del loro contesto sociale più prossimo. È molto comune, difatti, che optino per opzioni che li riconducono al punto di partenza, allo stesso problema.

Sono condotte fortemente logoranti per la persona in questione e chi la circonda.

Uomo preoccupato a testa bassa

Lesioni alla corteccia orbitofrontale

Esistono diversi test neuropsicologici per valutare una possibile lesione della corteccia orbitofrontale. Test di discriminazione visiva, il gioco di Iowa o il test di Faux Pas sono molto utili per valutare l’incidenza di qualsiasi alterazione in quest’area.

Le persone vittime di traumi in quest’area cerebrale o che hanno subito un danno cerebrale di solito mostrano il seguente quadro psicologico:

  • Linguaggio volgare.
  • Problemi di interazione sociale per mancanza di empatia.
  • Ipersessualità.
  • Abuso di sostanze.
  • Condotte delittuose come rapine, aggressioni, ecc.

Il trattamento per questi pazienti è molto complesso. È comune che, per ordine giudiziale, vengano internati in centri specializzati per malati mentali. In linea generale, ricevono un trattamento psicologico e uno farmacologico in base alle proprie caratteristiche e necessità. Una realtà molto delicata che scopriamo sempre meglio.

Riferimenti bibliografici

Zald David, Rauch Scott (2006). The Orbitofrontal Cortex. Oxford University Press.


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