Corteccia prefrontale dorsolaterale: funzioni principali
. SI lobi prefrontali sono strutture chiave per la regolazione e il controllo del comportamento umano. Sono fondamentali per integrare le informazioni cognitive, motivazionali ed emotiva. Poiché sono connessi con quasi tutte le aree dell’encefalo, rivestono un ruolo essenziale e per questo sono spesso oggetto di studio. Tra i lobi prefrontali troviamo la corteccia prefrontale dorsolaterale, un’area le cui funzioni sono vitali per il comportamento umano.
I lobi frontali ci permettono di essere autonomi, facilitando buona parte del controllo che abbiamo sulla nostra vita. Il tutto attraverso le cosiddette funzioni esecutive, che determinano la costruzione della nostra identità e lo sviluppo della nostra autocoscienza.
Sono così possibili il dialogo interiore e la comunicazione con gli altri. La cognizione sociale si sviluppa in queste aree, da cui sorge l’empatia e la capacità di mettersi nei panni degli altri. Ciò ci permette di predire i comportamenti altrui, anticipando le loro intenzioni, o a capire aspetti quali l’inganno.
Anatomia del lobo frontale
Il lobo frontale si divide in più aree:
- Corteccia motoria, premotoria e supplementare.
- Campi visivi frontali.
- Area di Broca.
- Corteccia prefrontale.
Al contempo si divide in tre regioni:
- Dorsolaterale.
- Orbitale.
- Mediale.
Principali funzioni della corteccia prefrontale dorsolaterale
Sia Stuss e Knight (2002) sia Tirapu e Ustárroz (2012) indicano alcune delle caratteristiche principali di questa corteccia:
- Inibizione, coordinazione e regolazione del comportamento.
- Ricerca, recupero e aggiornamento delle informazioni rilevanti.
- Pianificazione, preparazione e anticipazione attraverso gli indicatori temporali.
- Regolazione e controllo cognitivo ed emotivo.
- Flessibilità nel cambiare l’attenzione e il comportamento a seconda delle circostanze.
La squadra di Burguess (2012) ha revisionato l’intera opera scientifica riguardante le principali funzioni della corteccia prefrontale dorsolaterale.
Stando alle loro conclusioni, la maggior parte delle ricerche concordava sul fatto che l’attenzione, la memoria, il linguaggio, la preparazione e la sequenza temporale siano le funzioni più rilevanti di quest’area cerebrale. Scopriamole nel dettaglio.
Attenzione
Tra le principali funzioni della corteccia prefrontale dorsolaterale troviamo il controllo dell’attenzione. Quest’ultimo racchiude facoltà come cambiare attività, attenzione selettiva, preparazione all’azione e controllo delle interferenze.
“In assenza di un’attenzione selettiva, l’esperienza sarebbe un completo disastro.”
-Daniel Goleman-
Memoria
Per quanto riguarda la memoria, bisogna distinguere tra memoria di lavoro, oppure operativa, e dichiarativa. La prima permette di trattenere ed elaborare le informazioni in maniera temporale.
Baddeley (2010) afferma che la corteccia prefrontale dorsolaterale agisce come “organo d’esecuzione centrale”. Secondo l’autore, ha “la capacità di recuperare le informazioni e mantenerle attive mentre vengono manipolate”.
Stuss e Levine (2002) sostengono che il coinvolgimento di quest’area aumenta quando l’informazione richiesta “eccede la capacità della memoria di lavoro, rendendo necessario il controllo degli elementi di disturbo (distrattori) che possono interferire nell’informazione rilevante con cui si sta lavorando”.
Per quanto riguarda la memoria dichiarativa, la corteccia prefrontale dorsolaterale sembra essere coinvolta nel recupero delle informazioni.
Contribuisce alla scelta delle strategie migliori per codificare le informazioni e aiuta a ricordare le caratteristiche di un evento: cosa, quando, come, dove.
Alterazioni della memoria della fonte influiscono sulla capacità di esaminare l’origine dei propri ricordi. Questo meccanismo è conosciuto con il nome di monitoraggio della realtà. Ciò consente di discernere tra eventi reali o immaginati.
Baddeley assicura che “un deficit in tal senso può essere responsabile dei fenomeni di interferenza proattiva e delle frequenti intrusioni e confabulazioni dei pazienti con lesione prefrontale”.
“La memoria è la sentinella del cervello”.
-William Shakespeare-
Corteccia prefrontale dorsolaterale e linguaggio
La perdita di fluidità verbale è legata alle lesioni prefrontali, in particolare del lato sinistro. Al tempo stesso, alterazioni in quest’area avrebbero ripercussioni sul discorso narrativo; ciò si riflette in particolare nella semplificazione o nella omissione delle forme grammaticali.
Preparazione e sequenza temporale
La pianificazione temporale è determinante per organizzare le attività e le giornate. Diverse ricerche mettono in rilievo l’importanza delle aree frontali nella pianificazione.
Arnedo, Bembibre e Tiviño (2013) affermano che la preparazione e il monitoraggio temporale avviene “attraverso il costante aggiornamento delle informazioni relative al tempo necessario per realizzare un’azione e mantenerla nella memoria fino al momento in cui si realizza”.
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