Così testuale da accarezzarti in versi
Potrei accarezzarti in versi, abbracciare il tuo corpo e gli strati della tua pelle, sorseggiare i tuoi punti e le tue virgole, assaporare le tue parole, godermi i tuoi respiri umidi, comporre in note i tuoi discorsi, farti impazzire sciupando le tue lettere.
Posso sentirti intensamente in ogni accento, seguire le tue curve, placarti con le virgole, accentuare ogni poro della tua pelle, accarezzare la tua essenza, percorrere il cammino delle tue storie, maneggiare i tuoi capitoli, sfogliare le tue pagine, completare la rilegatura del tuo bacino.
Sono così testuale che potrei accarezzarti in versi, divorarti in prosa, cucinarti in rime e decorarti con gli schizzi della mia mente. Allora, solo allora, ti farei mio, mentre io sarei tua per tutti gli istanti della nostra lettura.
Ci apparterremo sempre, anche senza possederci
Che arrivi quello che deve arrivare, che l’incertezza ci colga con le mani intrecciate, descrivendo la consistenza del nostro amore, godendo del cantare delle foglie d’autunno e sentendo la fame che le farfalle manifestano nel nostro stomaco.
Magari la nostra avventura fulminasse sguardi e, anche se finisca con il tempo, potessi proteggerti. Magari potessi sfregare molte pelli facendo capire ad ognuna di esse che sei il miglior libro e la miglior storia caduta tra le loro mani.
Ti desidero pieno di successo. Ti desidero con sguardi volti al passato, al presente e al futuro. Desidero che i tuoi verbi arrivino fino ai miei vestiti, erotizzino i miei pensieri e sommergano le mie debolezze, le mie paure e il mio pudore.
-Allora cosa faremo?
-L’amore.
-Davvero?
-Si.
-Perfetto, allora mi spoglio.
-E perché ti togli i vestiti?
-Per fare l’amore.
-E chi ti ha detto che devi spogliarti per fare l’amore?
-Che io sappia, si fa così.
-No, quello non è amore, quella è possesso.
-Non capisco, e come si fa?
-Lasciati addosso i vestiti e parliamo fino a stancarci, fino a provare a decifrarci, fino a conoscere tutto a memoria, fino a scoprire i nostri segreti più profondi, fino a scioglierci solo guardandoci, fino a quando questi occhi si stanchino e mi obblighino a dormire.
-E proverai a tenerli ancora aperti?
-Si, solo per vederti.
-Autore sconosciuto-
Fallo come vuoi, purché possa conoscere l’amore
Fammi conoscere l’amore, fai che i miei ricordi si accendano, che esplodano i colori, che sorridano le mie guance. Fammi sorridere nell’oscurità, e in solitudine. Che ti ricordi con tenerezza, che ti desideri tra le tue braccia, nelle mie notti insonni, accanto al mio comodino.
Fai che il mondo si entusiasmi, che con te conosca la vera estasi. Insegna le sensazioni che sei capace di creare al semplice contatto delle tue pagine con la pelle, con le frasi in bocca, con le tue storie nella mente.
Fai in modo che conoscano l’amore, che vogliano solo leggerti, che credano nell’impossibile, che si perdano nelle foreste delle tue storie. Fatti ammirare, perché non conosco passione più grande che quella di comprendermi tra le tue righe e consegnarmi ai tuoi messaggi .
Ti leggo tutte le notti, e mi faccio sommergere dalle tue parole. Divoro le tue virgole e mi placo ad ogni punto e virgola; rimango tranquilla tra i tuoi punti di sospensione e affogo nei tuoi punti esclamativi.
Con affanno, rincorro le tue pagine, fino a raggiungere il punto. Scivolo lentamente tra i tuoi sintagmi. E sorseggio le tue vocali. Ti desidero quando mi fermo e mi scateno senza pudore fino al tuo ultimo punto.
Anonimo
Vieni a dormire con me, non faremo l’amore, sarà lui a farlo con noi
E così mi arresi a te, che mi hai sommerso e fatto naufragare nella profondità e nel calore delle tue parole. Mi hai abbracciato eternamente e mi hai appassionato con le tue frasi. È così che ho reso omaggio al nostro amore notturno, alle nostre letture da sogno, al nostro divertimento vitale.
Che la pigrizia ci guidi ogni notte, voltiamo pagina, magari non arrivassimo mai alla fine, magari ansimassimo di concludere e di godere; magari potessimo sorridere, magari dovessimo separarci, magari ci ferisca il punto finale.
Godiamoci, perché non c’è niente più bello di tutto quello che mi dai, perché voglio che la mia biblioteca si riempia di libri come te e che tu, allo stesso tempo, rimanga sempre l’unico. Così potrò sperimentarti una e altre mille volte, come se fosse la prima, libro della ma vita…