Crescere in una famiglia autoritaria

L'autoritarismo familiare fa crescere con paura. In che modo una simile educazione influenza le relazioni di coppia da adulti? Renderà forse i rapporti più infelici o dipendenti?
Crescere in una famiglia autoritaria
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 22 settembre, 2022

Autocontrollo, rigidità, mancanza di affetto, orientamento al sacrificio e all’ubbidienza… Crescere in una famiglia autoritaria è come vivere in una setta. Rispettare i mandati di genitori esigenti, rigidi e intransigenti distorce completamente lo sviluppo psicosociale del minore.

Solo quando si ha un certo uso della ragione si scopre, con orrore, che le dinamiche vissute quotidianamente con i genitori non sono quelle abituali. All’improvviso si confrontano i propri genitori con quelli dei compagni di scuola e ci si accorge del problema.

Mentre gli altri genitori donano amore, guidano, apprezzano e proteggono, quelli autoritari danno ordini e punizioni. Educano infondendo paura.

Non ricevere lodi, sostegno e sicurezza emotiva distorce la visione di sé. Le ferite causate dall’autoritarismo durante l’infanzia persistono anche in età adulta, incidendo anche sui rapporti di coppia.

L’autostima fragile e persino la rabbia accumulata sono due conseguenze comuni dell’autoritarismo familiare

Crescere in una famiglia autoritaria.
I genitori severi, critici e autoritari influenzano il concetto di sé.

Crescere in una famiglia autoritaria: come influisce sulle relazioni in età adulta?

A metà degli anni ’60 la psicologa Diana Baumrind individuò tre stili genitoriali: autoritario, permissivo e democratico. Sebbene possa sorprendere, molte persone accolgono con favore un’educazione rigorosa e severa.

Confondono regole e disciplina con il rispetto adottando spesso dinamiche che si rivelano distruttive per il bambino. Molti scelgono questo stile genitoriale come conseguenza della cultura di appartenenza, della personalità o dell’educazione ricevuta.

Il “perché te lo dico io” è per certe menti il modo migliore per tenere sotto controllo i figli. Tuttavia, crescere in una famiglia autoritaria finisce per invalidare le abilità di base del bambino necessario per stare bene, sentirsi realizzato e felice.

Un simile scenario influenza direttamente le relazioni in età adulta. La genitorialità autoritaria è, di fatto, la causa di molti disturbi psicologici nei giovani adulti, così come dell’impossibilità di avere relazioni felici.

Pensare di non essere all’altezza del partner

L’autostima modula la percezione di sé. Trascorrere i primi anni di vita condizionati da eccessive richieste, ordini e punizioni mina il valore di sé.

“Perché non fai mai niente di buono?” o “Quante volte devo ripeterti la stessa cosa?” fanno sentire in difetto, goffi e persino imperfetti. Chi ha interiorizzato una simile rappresentazione mentale non si sente quasi mai all’altezza del partner.

Dubita di sé e talvolta percepisce anche la persona amata alla pari del genitore che si trova in una posizione di superiorità. Ha bisogno su base costante di approvazione, rinforzo e convalida da parte di quella figura di “potere”.

Crescere in una famiglia autoritaria: disperazione emotiva e disturbi dell’attaccamento

Crescere in una famiglia autoritaria comporta notevoli sfide nell’intimità relazionale. La persona soffre di disperazione emotiva causa della paura dell’abbandono, del bisogno di ricevere amore e persino della sfiducia.

Quest’ultima è tipico di chi teme di essere ferito in qualsiasi momento, perché ha sviluppato un attaccamento ansioso verso i propri genitori.

Già nel 1990 uno studio pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology parlavano dell’influenza dello stile di attaccamento sul tipo di relazioni instaurate in età adulta. In generale, l’autoritarismo familiare tende a rafforzare un attaccamento ansioso o evitante.

Ciò porta a una costante ricerca di riaffermazione oppure a nascondersi dietro l’autosufficienza e la freddezza emotiva perché si teme di essere feriti di nuovo.

Scarsa comunicazione di emozioni e bisogni

Le famiglie autoritarie non lasciano spazio al dialogo. Ciò significa che il bambino cresciuto in un sistema familiare severo non sviluppa un’adeguata comunicazione emotiva.

Nemmeno in età adulta, ad esempio, oserà parlare dei suoi bisogni con il partner perché ha imparato fin dall’infanzia che questi non sono importanti. Allo stesso modo, raramente esprime ciò che pensa e prova per paura di essere rimproverato o rifiutato.

Pensare troppo e insicurezza

Il bambino impara in fretta che per sopravvivere in una famiglia autoritaria deve tacere e obbedire. Tuttavia, lungi dall’essere messa a tacere, la mente è condotta a un pensiero eccessivo, che si nutre di risentimento, frustrazione, angoscia e persino paura.

La persona sviluppa legami affettivi insicuri: teme di essere tradita, abbandonata, di non essere abbastanza per la persona amata, prova gelosia e ha il terrore di sbagliare.

Tendenza alle relazioni abusive

Crescere in una famiglia autoritaria porta a confondere l’abuso con l’amore e il possesso con l’affetto. Acquisire un simile schema relazionale fa cadere ripetutamente in relazioni abusive. Non è facile disattivare le convinzioni radicate fin dall’infanzia.

Crescere in una famiglia autoritaria porta al conformismo e alla depressione

Il padre o la madre autoritari erano presenze che occupavano qualsiasi spazio. Non solo quello fisico con il pugno di ferro, ma anche i territori mentali facendo credere ai figli che il loro unico obbligo fosse obbedire.

Questo messaggio implicito, ma costante, causa spesso impotenza appresa: non posso cambiare la mia realtà, non posso difendermi.

Crescere in una famiglia autoritaria rende passivi, dunque ci si lascia trasportare, si dice “sì” quando si ha bisogno di dire “no” e non sempre ci si difende da ciò che ferisce. Essendo abituati al dolore, è molto facile sviluppare una depressione.

Il feedback negativo ricevuto durante l’infanzia a causa della disciplina ferrea e del comportamento dominante dei genitori provoca un trauma. Questo influenzerà la qualità delle relazioni sentimentali in età adulta.

Seduta dallo psicologo.
Chi è cresciuto con genitori autoritari e severi corre un rischio maggiore di sviluppare disturbi depressivi

Come invertire la situazione?

Si può sanare la ferita dell’autoritarismo genitoriale? Potremmo avere relazioni più sane e più felici se curassimo la ferita di ieri? La risposta è sì.

La prima cosa che dovremmo sapere è che la genitorialità basata su severità, minaccia, mancanza di dialogo e rigidità è una forma di abuso.

La terapia psicologica è in questi casi lo strumento più adatto per affrontare il peso dell’infanzia traumatica, dell’adolescenza segnata da minacce e punizioni.

Possiamo liberarci di quella zavorra che erode la nostra autostima per recuperare valori, punti di forza e carisma con cui costruire legami più sani e, soprattutto, più felici.


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