Deludere le aspettative del partner

Deludere le aspettative del partner
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2023

Deludere le aspettative del partner su di noi può essere molto facile quando si concepisce il rapporto in un preciso modo che non ammette variazioni.

Come i fiori si adattano alle crepe delle rocce senza riuscire a mettere radici, il partner che non può essere se stesso non crescerà mai al massimo delle sue possibilità.

Gli esperti in relazioni ricordano che la maggior parte di noi ha una sorta di “copione ideale” su cosa dovrebbe essere l’amore. Tanto che persino Arthur C. Clarke, inventore e famoso autore di romanzi di fantascienza, sosteneva che la maggior parte delle persone si innamora di partner che non esistono. Sono solo schermi su cui proiettano sogni, ambizioni e soprattutto i propri bisogni.

Non sono cambiato, sono cresciuto. Non sono la persona che ti aspettavi, perché hai cercato di adattarmi alle linee del tuo egoismo. Dici che sono cambiato, ma in realtà non sono mai stato docile come immaginavi.

I rapporti basati sulla disuguaglianza e sulle false attribuzioni dipendono spesso dalla proiezione psicologica. Ti faccio credere che sei debole in modo da poterti controllare e non affrontare la mia bassa autostima e la mia incapacità di instaurare relazioni rispettose da pari a pari”.

Coppia in una rosa.

Deludere le aspettative del partner

Erich Fromm diceva che l’amore maturo è un’unione che preserva l’integrità e l’individualità di ogni membro. Che ci piaccia o no, questa idea non viene sempre realizzata.

È curioso notare che sebbene molte persone vogliano avere un partner, lo facciano senza prima conoscersi a fondo. Senza aver scoperto i propri confini emotivi, senza aver aggirato le proprie paure e superato la paura della solitudine.

Forse per questo, a volte, al posto dei “conviventi” desiderano avere “prigionieri”, partner che sono la rosa delle loro spine, il conforto del loro vuoto e il respiro del loro dolore. Là dove non importa cosa sente o pensa la persona amata, perché prevale un equilibrio tirannico.

Nessun legame può essere duraturo sulla base di una simile disuguaglianza e tentativo di allineamento. Le proiezioni altrui rispondono senza dubbio alle loro mancanze e al loro modello di ciò che dovrebbe essere l’amore perfetto.

Tuttavia nessun amore è perfetto, il vero amore è quello che lascia essere e vivere, che non cerca di cambiare. Rispetta la nostra persona in tutto e si basa su quell’autentica complicità dove le due partiture insieme formano la più dolce delle melodie.

Uomo che suona il flauto.

Cuore spezzato e veri “compagni di viaggio”

L’amore non deve cambiarci, deve sempre permettere di crescere per raggiungere un altro stadio vitale di grande equilibrio personale. Non curiamoci di deludere le aspettative del partner che non sa amare.

Alla classica domanda se si può cambiare in un dato momento, la risposta è sì, e ancor di più in questi contesti affettivi con componenti traumatiche.

Fattori come abusi fisici o emotivi, ricatti, manipolazioni o persino delusioni o mancanza di amore possono spegnere molti sogni, valori che davamo per scontati crollano e i di forza della nostra personalità vengono meno.

Il partner che nutre precise aspettative ci costringe a lasciarci alle spalle il territorio vitale in cui eravamo fioriti per anni.

Emozioni e deludere le aspettative.

Non è la cosa giusta. Dobbiamo sempre lottare per la nostra identità, per i nostri valori e l’autostima che è la patria della nostra essenza e dei nostri punti di forza.

L’amore è “essere” e “lasciar essere”, nel rispetto delle individualità come diceva Fromm, e quindi è necessario scegliere saggiamente i compagni di viaggio, tenendo conto di queste dimensioni fondamentali:

  • Affinità emotiva. Sappiamo che l’amore il più delle volte arriva inaspettatamente. Prestiamo quindi attenzione al linguaggio delle emozioni e scopriamo se condividiamo la stessa reciprocità e sull’empatia.
  • Compatibilità intellettuale. Ha soprattutto a che fare con la complicità e l’amicizia, la condivisione di spazi e interessi. Lunghe conversazioni in cui tutto scorre e gli occhi sorridono e si dilettano.
  • Compatibilità fisica. Quell’area più pura e istintiva basata sul desiderio, sulla sessualità e su quella magia che accade sotto le lenzuola.
  • La compatibilità spirituale è legata a valori, sogni, aspirazioni e a quel modo unico ed eccezionale di interpretare il mondo. È una dimensione più intima, dove scopriamo un’altra persona che ci capisce e che, a sua volta, si inserisce nei nostri progetti vitali per diventare il miglior compagno di viaggio. Un amico del cuore.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.