Desiderio erotico: che cos'è davvero?

La parola desiderio nasce dall'unione dei termini "de" e "sidere", cioè viene dal siderale, da quel mondo che trascende la mente e anche la pelle per raggiungere le stelle, il divino e l'incomprensibile. Analizzeremo ora cos'è il desiderio erotico.
Desiderio erotico: che cos'è davvero?
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 30 gennaio, 2023

Se ci chiediamo cosa sia il desiderio erotico, è molto probabile essere portati quasi subito a pensare al mero impulso a fare sesso. Non è del tutto corretto. Parlare di desiderio è trascendere su un piano più alto, sofisticato quanto delicato. È desiderio di carezze, di contatto fisico, è motivazione per sentirsi vicini e provare piacere, è godere delle coccole, delle risate, della complicità della pelle.

È curioso pensare che alcuni personaggi della nostra storia abbiano interpretato il desiderio come un semplice impulso irrazionale. Quando in realtà, quando si parla di questo comportamento, poche cose sono governate così tanto dalla scelta razionale di chi intraprendere un’attività erotica. Non tutti risvegliano in noi queste emozioni, questi sentimenti, istinti e desideri.

Tanto che dal campo della psicologia sappiamo bene che il desiderio erotico è molto più di un’esperienza governata unicamente da fattori ormonali. Richiede anche l’attivazione mentale, quella perfetta sinfonia dell’emotività che ci guida, ci indirizza e ci motiva verso quella persona desiderata.

Platone ci ha persino fatto notare che il desiderio apparteneva alla sfera delle anime…

mani di una coppia a letto che rappresentano il desiderio erotico

3 chiavi per capire cos’è il desiderio erotico

Possiamo definire il desiderio erotico come la motivazione che circonda e guida il comportamento sessuale. Ma ricordiamoci, l’unico obiettivo non è in tutti i casi quello di ottenere un rapporto sessuale; è deliziarsi con tutto ciò che circonda il sesso e quest’ultimo può dare forma a tutta una serie di esperienze e sensazioni tanto ampie quanto variabili da una persona all’altra.

Così, una cosa che ci fanno notare studi come quelli condotti presso l’Università del Wisconsin-Madison (Stati Uniti) è che se ci chiediamo cosa sia il desiderio erotico, dobbiamo capire che ci troviamo di fronte a una delle dimensioni più complesse del l’essere umano.

La nostra erotica può cambiare da una coppia all’altra, essere più semplice o, al contrario, essere più ricca di linguaggi e comportamenti.

Allo stesso modo, ciò che questa ricerca evidenzia è che non possiamo nemmeno ignorare i fattori sociali e culturali. Spesso anche il peso dei ruoli di genere, i fattori educativi e persino religiosi possono limitare completamente la capacità di esprimere e persino sentire liberamente il nostro desiderio erotico.

Scaviamo un po’ più a fondo.

Le tre componenti del desiderio erotico

Uno dei pionieri nel campo della sessuologia è stato senza dubbio la dottoressa Helen Singer Kaplan della Cornell University. Libri come La nuova terapia sessuale o I disturbi del desiderio sessuale hanno gettato le basi di questa scienza. Così, nel caso ci si chieda cosa sia il desiderio erotico, è quasi d’obbligo approfondire le componenti che lo compongono e che la stessa dottoressa Kaplan ha definito. Sono i seguenti:

  • L’impulso definisce l’effetto che nasce dall’attivazione delle basi biofisiologiche, è l’eccitazione che una persona ci provoca.
  • desiderio. Si riferisce al desiderio e al bisogno di toccare, sentire e avere vicino quella persona. Comprende anche tutti quei desideri erotici che spesso proviamo quando qualcuno ci attrae (il desiderio di carezze, coccole, baci, abbracci, ecc.).
  • Il motivo rappresenta la disposizione verso quella condotta erotica e anche sessuale. Questa componente va oltre le basi fisiologiche e ormonali, perché include anche fattori personali. A volte non vogliamo qualcuno solo perché ne siamo fisicamente attratti. Ci sono altri elementi soggettivi altrettanto decisivi (ci ricorda qualcuno, ci suscita emozioni intense…).

D’altra parte, è importante evidenziare un dettaglio. Il desiderio erotico non è la stessa cosa dell’eccitazione sessuale, il primo parte sempre da una dimensione soggettiva (Bozman e Beck, 1991).

Caratteristiche che ci definiscono quando desideriamo qualcuno eroticamente

I sessuologi ammettono che è molto difficile definire esattamente cosa sia il desiderio erotico. Tuttavia, è una dimensione che tutti abbiamo sperimentato più di una volta e quindi è quasi più facile specificare questa dimensione attraverso le sue caratteristiche. Li analizziamo:

  • Non sempre possiamo controllare per chi provi il desiderio erotico. A volte, e senza sapere perché, potreste sentirvi attratti da qualcuno che odiamo. Come può essere possibile? Il mondo delle emozioni e dell’attrazione a volte è inspiegabile.
  • È involontario. Nasce spontaneamente, non è qualcosa che può essere costretto a comparire o represso in modo che non appaia mai più davanti a quella persona.
  • Complesso. Il desiderio erotico è qualcosa di più che complesso, è fiorito, flessibile, impulsivo, creativo… La mente vive di fantasie, modi per esprimere quell’impulso, quel desiderio e motivazione. Se quel desiderio è reciproco con l’altra persona, possiamo dare libero sfogo a tutte le nostre fantasie.

Cos’è il desiderio erotico secondo la filosofia?

Al di là del campo della sessuologia e della psicologia, c’è quell’altro interessante scenario che senza dubbio apre il mondo della filosofia. Aristotele, ad esempio, faceva notare che una delle componenti del desiderio è l’appetito, ma questo, lungi dall’essere un mero impulso o bisogno biologico, è un atto premeditato dove ognuno sceglie chi desiderare e cosa desiderare da lui. Pertanto, siamo di fronte a un desiderio deliberato.

Per Platone, dal canto suo, il desiderio erotico è anche una passione dell’anima. Ora, è interessante parlare di un punto di riferimento attuale della filosofia come Michel Onfay e in particolare del suo libro Theory of the Body in Love. In questa interessante opera ci ricorda che la parola desiderio deriva etimologicamente dai termini de e sidere (del siderale) .

Vale a dire, il desiderio si unisce al celeste, al divino, a quelle stelle del cosmo dove danzano Saturno e Venere, Marte e Giove, e malinconia e amore, guerra e potere si mescolano… Siamo di fronte a una dimensione dove tutto è costretto a riunirsi e riconciliarsi per raggiungere finalmente l’estasi.


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