Diagnosi di una dipendenza

La diagnosi di una dipendenza si basa su criteri clinici. In ogni caso, deve essere formulata da un professionista autorizzato.
Diagnosi di una dipendenza
Ebiezer López

Scritto e verificato lo psicologo Ebiezer López.

Ultimo aggiornamento: 02 gennaio, 2023

Le dipendenze sono disturbi psicologici caratterizzati dalla necessita di assumere una sostanza o reiterare un comportamento. Uno degli esempi più noti è l’alcolismo, ma i disturbi da abuso di sostanze possono colpire elementi molto eterogenei. Capire in che modo avviene la diagnosi di una dipendenza evita che queste condizioni causino danni irreversibili.

Se rivelata precocemente, di fatto, è possibile iniziare un intervento che riduca al minimo le conseguenze. Per questo motivo è importante conoscere i segnali che indicano una possibile dipendenza.

Disturbi da dipendenza

Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-V) include le dipendenze all’interno dei disturbi correlati a sostanze e dei disturbi da dipendenza. A oggi, sono riconosciuti dieci sostanze capaci di causare dipendenza:

  • Alcool.
  • Tabacco.
  • Ansiolitici.
  • Oppioidi.
  • Ipnotici.
  • Cannabis.
  • Allucinogeni.
  • Caffeina.
  • Inalanti.
  • Sedativi.
L'uomo è preoccupato per i suoi problemi di dipendenza.

Esiste anche la categoria “altre sostanze” che include qualsiasi droga finora sconosciuta e che possa causare dipendenza. Ricordiamo che le dipendenze sono un campo di ricerca attivo e spesso dobbiamo aggiornare le conoscenze in merito alla luce di nuovi studi.

Diagnosi di una dipendenza

In merito al processo di valutazione della dipendenza, prima di tutto è bene sapere che non si è dipendente solo perché si consuma una certa sostanza.

Alcune persone usano occasionalmente sostanze che possono creare dipendenza, come l’alcol, ma non hanno questo problema. Alcuni fattori, invece, indicano che la persona è maggiormente predisposta a sviluppare diversi tipi di dipendenza.

Del Castillo (2015) ha pubblicato un lavoro di ricerca in cui affronta il concetto di vulnerabilità psicosociale nel campo delle dipendenze. In questo modo, indica sei variabili:

  • Rischio. È la possibilità di essere esposti a situazioni che pregiudicano l’integrità fisica e mentale.
  • Stili di coping. Si riferisce al modo in cui una persona affronta eventi stressanti o avversi.
  • Resilienza. Ha a che fare con la capacità di recuperare e adattarsi nei momenti di difficoltà.
  • Stress psicosociale. Si verifica quando il rapporto di una persona con il proprio ambiente rappresenta una minaccia per la propria salute fisica e mentale.
  • Attaccamento. È associato al modo in cui ci leghiamo agli altri e al modo in cui si sviluppano le nostre relazioni interpersonali.
  • Intelligenza emotiva. La capacità di comprendere i propri sentimenti e quelli altrui, ma anche di utilizzare tali informazioni in modo assertivo.

Ulteriori criteri per la diagnosi di una dipendenza

La diagnosi si basa anche su precisi criteri per valutare il paziente. Si tratta di manifestazioni tipiche che dovrebbero essere valutate da uno psichiatra o uno psicologo:

  • Il consumo della sostanza avviene in grandi quantità o per un tempo prolungato.
  • Il paziente esprime con frequenza il desiderio di smettere e riferisce  numerosi tentativi falliti.
  • La persona trascorre la maggior parte del tempo consumando la sostanza o cercando di ottenerla in qualsiasi modo.
  • Intenso desiderio di consumare la sostanza che porta il paziente ad agire con urgenza.
  • Le abitudini di consumo fanno sì che la persona smetta di adempiere ai propri doveri in diverse aree: lavoro, studio, partner, ecc.
  • Nonostante i problemi derivati dal consumo, il paziente non abbandona la condotta.
  • Le attività sociali vengono messe da parte al solo scopo di poter consumare la sostanza.
  • La persona non interrompe il consumo anche in situazioni di rischio fisico.
  • Il consumo viene mantenuto anche in caso di complicazioni fisiche che potrebbero esserne aggravate. O malattie che potrebbero essere state causate dalla dipendenza.
  • Si sviluppa tolleranza alla sostanza, quindi la dose viene aumentata per poterne avvertire gli effetti.

Lo psicologo o lo psichiatra intervisteranno il paziente per verificare quanti e quali criteri diagnostici soddisfa. Le informazioni ottenute possono essere corroborate da un colloquio con i parenti, test psicologici ed esami fisici.

Donna con angoscia sul divano.

Cosa succede in caso di diagnosi positiva?

Nel caso in cui il professionista stabilisca che il paziente ha un disturbo da abuso di sostanze, deve essere iniziato il trattamento. È comune, tuttavia, negare il problema, il che rende difficile ricevere l’aiuto necessario.

La prognosi varia a seconda del tipo di sostanza che si consuma e dal tempo. Anche il supporto che si riceve dall’ambiente circostante e la volontà del soggetto sono determinanti.

Conclusioni

I criteri presentati si applicano solo alle sostanze menzionate. Dipendenze comportamentali come il sesso o la dipendenza da internet richiedono ulteriori studi.

In futuro potremmo godere di maggiori informazioni su come procedere nel formulare la diagnosi di una dipendenza comportamentale.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • del Castillo, J. A. G. (2015). Concepto de vulnerabilidad psicosocial en el ámbito de la salud y las adicciones. Salud y drogas, 15(1), 5-13.
  • DiClemente, C. C. (2018). Addiction and change: How addictions develop and addicted people recover. Guilford Publications.
  • Morrison, J. (2015). DSM-5® Guía para el diagnóstico clínico. Editorial El Manual Moderno.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.