Donald Hebb, padre della biopsicologia

Donald Hebb è diventato un punto di riferimento quando è riuscito a stabilire chiare relazioni tra comportamento e attività cognitiva. Il suo lavoro è il risultato di oltre 20 anni di ricerca e ha influenzato in modo decisivo la storia della psicologia.
Donald Hebb, padre della biopsicologia
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 20 marzo, 2023

In tenera età Donald Hebb credeva che la sua vera vocazione fosse quella di romanziere, uno degli aspetti più sorprendenti della sua biografia.

Era fermamente convinto che per scrivere sugli esseri umani bisogna conoscere gli aspetti più profondi della psicologia. Il suo convincimento lo portò a studiare questa scienza e, alla fine, a diventare il padre della biopsicologia.

Donald Hebb è anche ricordato come uno dei ricercatori che hanno posto le basi della neurologia. Il suo contributo alla comprensione della mente umana è stato enorme. Fu uno dei primi scienziati che ha dimostrato l’esistenza di un legame tra comportamento e attività cerebrale.

La psicobiologia è una disciplina che spiega il comportamento partendo da principi biologici. Donald Hebb è stato uno dei suoi fondatori e anche il precursore della moderna neurofisiologia. Sebbene non abbia scritto molte opere, quelle che ci ha lasciato sono molto importanti.

“Per comprendere il comportamento, bisogna comprendere l’azione totale del sistema nervoso e viceversa.”

Donald Hebb

Attività dei neuroni.

Le origini di Donald Hebb

Donald Hebb aveva origini tedesche e scozzesi. Entrambi i genitori erano medici e nacque a Chester (Nuova Scozia, Canada), il 22 luglio 1904. Lui e il fratello iniziarono la loro formazione accademica in casa guidati dalla madre, estimatrice dei principi pedagogici di Maria Montessori.

Donald frequentò la scuola elementare all’età di 8 anni e iniziò il liceo a 10 anni. Le sue materie preferite erano la matematica e la fisica, ma la sua vivida immaginazione lo spingeva verso la letteratura. Di fatto, era un abile scrittore, come dimostrano i suoi racconti e saggi giovanili.

Frequentò la Dalhousie University dove studiò pedagogia. In questo corso di studi, familiarizzò con le scienze comportamentali rimanendone affascinato.

Ecco perché, dopo la laurea, conseguì un master in psicologia presso la McGill University. Successivamente, ottenne un dottorato di ricerca all’Università di Harvard. Lì conobbe il lavoro di Freud, che trovò sorprendente.

Un ricercatore rigoroso

Già ai tempi dell’elaborazione della sua tesi di dottorato, Donald Hebb mostrò una forte inclinazione alla ricerca rigorosa. Studiò Freud e Pavlov riscontrando errori metodologici in entrambi gli autori.

Dopo aver completato il dottorato, tornò in Canada, dove iniziò a lavorare come assistente di ricerca del neurochirurgo Wilder G. Penfield.

In quel periodo, collaborò agli studi sui deficit nervosi a seguito di lesioni cerebrali. In seguito, andò a lavorare in Florida con Karl Lashley, psicologo comportamentale. Lì dedicò cinque anni allo studio del comportamento dei primati.

Dopo quell’esperienza, tornò a Montreal e scrisse la sua opera più famosa, L’organizzazione del comportamento. In quest’opera, che descrive i suoi studi sul comportamento animale e umano basandosi sui postulati della biologia, stabilì i principi della psicobiologia.

Suscitò enorme scalpore, poiché sosteneva che fenomeni quali la percezione, l’emozione, la memoria e il pensiero derivassero dall’attività cerebrale. All’inizio, la sua posizione non fu ben accolta dalla comunità scientifica che vedeva la mente come una realtà indipendente dal cervello in quanto tale.

Cervello e reti neurali.

Donald Hebb, uno scienziato che ha lasciato il segno

Donald Hebb trascorse gli anni successivi conducendo una serie di esperimenti su animali e umani. Effettuò centinaia di osservazioni e studi clinici che gli permisero di consolidare le sue teorie. Inoltre, studiò gli effetti dei danni cerebrali e della chirurgia cerebrale negli scimpanzé.

Il suo lavoro diede origine alla cosiddetta “legge di Hebb”. Questa “legge” sostiene che le connessioni tra i neuroni si rinforzano se due neuroni si attivano in modo contiguo nel tempo e nello spazio. Le connessioni modificano l’architettura cognitiva favorendo la formazione di reti neurali.

Ben presto il lavoro di Donald Hebb iniziò a ottenere riconoscimenti all’interno della comunità scientifica. Scrisse altri due libri di grande impatto: Manuale di Psicologia e Saggio sulla mente. Entrami i libri ebbero un grande successo e finirono per dar vita a un nuovo ramo di studi: la psicobiologia. Le reti neurali e l’attività cerebrale divennero oggetto di interesse da parte degli psicologi.

Donald Hebb morì il 20 agosto 1985, all’età di 81 anni, nella stessa città in cui era nato: Chester. I suoi contributi furono decisivi non solo per il ramo da lui stesso fondato, ma anche per la neuropsicologia, la fisiologia e la neurologia. Oggi è considerato una delle grandi figure della storia della psicologia.


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  • Garcia, R. V. WOLFGANG KOHLER & DONALD HEBB UNA COMPARACION DE SUS TEORIAS DE PERCEPCION. CONDUCTA, 55.


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