Ecoismo: esistere senza farsi notare troppo

In contrapposizione al narcisista, che attira l'attenzione e freme per sentirsi protagonista, la persona ecoista teme esattamente ciò. Da cosa deriva questo timore?
Ecoismo: esistere senza farsi notare troppo
Cristina Roda Rivera

Scritto e verificato la psicologa Cristina Roda Rivera.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

“Ecoismo” è un termine divenuto popolare negli ultimi anni. È stato coniato nel 2005 da Dean Davis, psicanalista statunitense. L’ecoismo è un tratto della personalità che determina l’incapacità di accettare complimenti, di esprimere le proprie preferenze nel contesto dei rapporti sociali o di cercare aiuto.

Come qualsiasi tratto, l’ecoismo esiste a prescindere dalle persone che si frequentano. L’ecoista si sente spesso attratto da comportamenti narcisistici, perché ciò significa avere accanto qualcuno che si diletta a essere al centro dell’attenzione. Quando i narcisisti diventano aggressivi, gli ecoisti a volte danno a se stessi la colpa del maltrattamento.

L’ecoismo è un tratto, non un disturbo, ma è più facile capirlo se lo si concepisce come una strategia di sopravvivenza: “Se voglio sentirmi sicuro e amato, devo chiedere meno possibile alle persone e dare tutto quello che posso”.

Ragazza preoccupata con mani sulle labbra.

Rimanere nell’ombra

Secondo lo psicologo Craig Malkin, ricercatore e autore del libro Rethinking Narcissism, l’ecoismo è una paura estrema di poter sembrare in qualche modo narcisista. Diversamente dalla persona narcisista, che attira l’attenzione e freme per sentirsi speciale, l’ecoista teme le attenzioni speciali, persino se apportano benefici.

Malkin e i suoi colleghi hanno scoperto che gli ecoisti tendono ad avere pensieri del tipo: “ho paura di diventare un peso” oppure “quando la gente mi chiede cosa preferisco, spesso mi sento spaesato”. Sebbene questi tratti possano avvicinarsi al comportamento ritenuto piacevole o persino all’umiltà, Malkin sostiene che tra i due vi sia una differenza sostanziale.

L’ecoismo nella sua forma più sana può prevedere tratti di servilismo, con repressione di pensieri e desideri. Nella sua forma più estrema può descrivere uno stile di vita in cui l’individuo rinuncia ad avere voce propria, isolandosi completamente dagli altri.

L’ecoismo ha origine nell’infanzia

Resta ancora molto da studiare sulle cause dell’ecoismo. L’aspetto su cui concordano gli esperti, tuttavia, è che l’educazione ricevuta ha di certo un ruolo fondamentale.

Sin dalla nascita gli ecoisti sembrano essere emotivamente più sensibili rispetto alla maggioranza delle persone. Quando questo temperamento si unisce a dei genitori che mettono in ridicolo o puniscono i figli per le loro particolari esigenze, probabilmente il bambino crescerà accompagnato da un forte ecoismo.

Se il genitore è narcisista e impone la propria volontà, difficilmente il bambino darà ascolto o conoscerà i suoi pensieri e desideri. Questa esperienza può plasmare una persona narcisista che porta vanti l’idea dei genitori di aver avuto un figlio speciale.

Si ripete, insomma, lo stesso comportamento del genitore che crede di essere speciale o più importante degli altri. Non è chiaro se questa fase sia innata e se subentri un qualche elemento capace di influire sulla personalità del bambino, che dunque manifesterà narcisismo o ecoismo.

Nella loro vita da adulti gli ecoisti vivono spesso secondo il mantra “meno spazio occupo, meglio sarà”.

Ma non tutti i bambini con genitori narcisisti diventano ecoisti e non tutti gli ecoisti hanno genitori che si lasciano guidare dall’ego. L’ecoismo è un tratto che in una certa misura esiste in tutti noi”, afferma Malkin.

Gli ecoisti non sono persone passive. Possono essere, di fatto, piuttosto attive nella ricerca e nel raggiungimento di quello di cui gli altri hanno bisogno. Possono essere ottimi ascoltatori, ma si sentono a disagio se devono aprirsi agli altri (la loro paura può trasformarsi in un peso che spesso blocca la loro capacità di condivisione).

Cultura e genere

Gli uomini sono meno propensi a cercare l’aiuto di un terapeuta per trattare il proprio ecoismo; una delle ipotesi più probabili è che potrebbero provare imbarazzo perché risulterebbero deboli e non virili.

Nelle culture in cui il genere e lo status hanno un certo peso nelle relazioni di potere, l’ecoismo e il narcisismo possono essere meno visibili e passare come un “ordine naturale delle cose”. Molte donne pensano che chiedere di più da una relazione e imporsi sia pericoloso, perché hanno avuto padri emotivamente violenti.

Ecco il problema più grave: adattarsi alla società e vedere gli altri sempre felici spesso è visto positivamente. Alcune persone imparano a sopravvivere mettendo da parte esigenze e sentimenti.

Motivi culturali che favoriscono l’ecoismo

Ci sono culture che considerano appropriato soffrire in silenzio o che non vedono di buon occhio cercare aiuto. Anche l’ecoismo può essere una forma di lavaggio del cervello.

Può offrire una spiegazione alla politica mondiale o alle circostanze in cui gli individui compiono azioni dannose in nome di una persona o di una potente organizzazione.

Giovane triste e preoccupata.

Come trattare l’ecoismo?

Tenere sotto controllo questa tendenza non è facile, perché buona parte dei processi che influiscono e che operano in questo contesto sono inconsapevoli. Spesso si trasforma in un modo per affermarsi durante l’infanzia.

Seguire un percorso di psicoterapia per analizzare la situazione rappresenta un’occasione per risalire alle origini dell’ecoismo. La terapia, in questo caso, offre la possibilità di esplorare sentimenti e ricordi dolorosi in un contesto sicuro e di supporto.

Infine, se la persona trova difficile esprimersi ad alta voce, si possono integrare elementi alla terapia che la aiutino a sentirsi più sicura, come la poesia o la scrittura creativa. È bene discuterne durante il primo incontro o una prima valutazione da parte dello specialista.


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