Effetti delle bevande stimolanti sul cervello
Non sono ancora noti tutti gli effetti delle bevande stimolanti sul cervello. Si tratta, di fatto, di un argomento in fase di studio e sebbene siano stati compiuti notevoli progressi in tal senso, rimangono ancora molti punti da chiarire.
Una questione a cui prestare senz’altro la dovuta attenzione visto che queste bevande vengono assunte quotidianamente, ma si sospetta che in determinate condizioni possano essere dannose.
Nella categoria delle bevande stimolanti si trovano quelle tradizionali, come il caffè e il tè, ma anche le cosiddette bevande energetiche, che da tempo hanno una forte presenza sul mercato.
Le domande che sorgono sono: quali sono gli effetti delle bevande stimolanti sul cervello? Come possiamo ridurre rischi e problemi? Cercheremo di dare una risposta a questi interrogativi basandoci sulle ultime scoperte scientifiche.
Ricerche sugli effetti delle bevande stimolanti sul cervello umano
1. Caffè e tè
Il caffè e il tè generano gli effetti più basilari delle bevande stimolanti nel nostro cervello. Sono presenti nella dieta di milioni di persone nel mondo, molte delle quali affermano che la loro giornata inizia soltanto dopo aver bevuto una tazza di caffè.
La scienza suggerisce che un’assunzione giornaliera di non oltre 200 mg di caffè o tè è ottima per la salute. La caffeina e la teina sembrano rallentare l’invecchiamento e agire come protettori contro alcune forme di demenza, come l’Alzheimer. Queste bevande, inoltre, agiscono sui meccanismi cerebrali di allerta rendendoci più vigili e svegli.
Ciò nonostante, quando consumate in eccesso, si verificano anche effetti negativi. Potrebbe comparire una sensazione di affaticamento, battito cardiaco accelerato, tremore o nausea, oltre a vari disturbi gastrointestinali.
La caffeina e la teina, di fatto, creano dipendenza. Se la loro assunzione viene interrotta bruscamente, si manifestano tutti i sintomi della sindrome da astinenza.
Effetti delle bevande stimolanti forti sul cervello
Le bevande energetiche che contengono taurina sono diventate oggetto di studio per la scienza, poiché vi sono forti sospetti in merito alla loro nocività. Le bevande di questo tipo contengono anche alte dosi di caffeina, che una volta ingerita raggiunge il corpo molto in fretta. A breve e lungo termine, questa scarica improvvisa ha diversi effetti.
Secondo uno studio condotto nel 2014 alla Johns Hopkins University (Baltimora, Maryland), le bevande energetiche danneggiano la salute a lungo termine. Il loro effetto principale consiste nell’aumentare i livelli di adrenalina, il che provoca a sua volta un aumento della frequenza cardiaca. Ciò si traduce in livelli più alti di attenzione, ma anche maggiore irritabilità e ansia.
Lo studio citato sostiene che queste bevande causano un brutale aumento e conseguente calo dei livelli di caffeina nel corpo. Per questo motivo, circa 12-24 ore dopo l’ingestione, compare la sindrome da astinenza.
Un altro studio condotto presso l’Università di Bonn (Germania, 2013), conferma che già un’ora dopo il consumo, aumentano le contrazioni cardiache e i livelli di adrenalina.
Dati sorprendenti
Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica PLOS ONE ha rilevato che le lesioni cerebrali gravi erano sette volte più comuni tra i volontari che avevano consumato cinque o più dosi di bevande energetiche nella settimana precedente.
Il Dottor Michael Cusimano, neurochirurgo del St. Michael’s Hospital, ha espresso preoccupazione in merito alla crescente diffusione di questo tipo di lesioni tra i giovani, che sono i principali consumatori delle bevande energetiche.
Per molti ragazzi è diventato normale assumere queste bevande durante le sessioni di esami o per ottenere prestazioni sportive migliori. Allo stesso modo, è noto che in molte occasioni vengono mescolate all’alcol che ne acuisce gli effetti sul sistema nervoso simpatico.
La dottoressa Liane Schmidt e i suoi colleghi hanno pubblicato un articolo sulla rivista bioRxiv che descrive un esperimento su due gruppi di volontari; a un gruppo erano state date bevande energetiche, all’altro bibite normali. I partecipanti erano ignari di questa differenza.
Poi sono stati sottoposti a un test per valutarne le prestazioni cognitive. Sorprendentemente, hanno ottenuto tutti risultati migliori rispetto a un precedente test. Anche questa volta l’effetto placebo ha funzionato.
Conclusioni
Gli studi ci dimostrano che le bevande stimolanti alterano la nostra attività cerebrale. È un fatto di cui tenere conto per regolarne il consumo ed evitare così effetti indesiderati.
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- Prada, D. B. (2005). Comentarios sobre las llamadas bebidas energizantes. Servicio de Toxicología del Sanatorio de Niños de Rosario. Argentina, 4 (53).