Einstellung, la difficoltà di pensare diversamente

L'effetto Einstellung ci mostra qualcosa su cui riflettere: il nostro cervello fatica a pensare in modo creativo quando deve risolvere dei problemi. Abbiamo la tendenza a usare sempre le stesse strategie anche in condizioni diverse.
Einstellung, la difficoltà di pensare diversamente
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

L’effetto Einstellung è prima di tutto una trappola cognitiva nella quale tutti cadiamo con estrema frequenza. Si verifica, ad esempio, quando tentiamo di risolvere un problema e, dopo averlo analizzato attentamente, stabiliamo che non ha soluzione. La pensiamo così perché il nostro cervello ragiona in modo inflessibile e non è in grado di assumere nuovi punti di vista.

Per comprenderlo meglio, è sufficiente prendere in considerazione un fatto molto comune. Immaginate un esperto in un settore specifico che tenta di risolvere una problema improvviso. Analizza la situazione centinaia di volte e la osserva da mille prospettive diverse. Ebbene, a un certo punto, arriva una persona estranea alla situazione, osserva le circostanze e improvvisamente offre una soluzione del tutto stupefacente. Una di quelle che l’esperto non aveva minimamente preso in considerazione.

Ma cos’è successo? In questi casi si verifica la cosiddetta iperspecializzazione della conoscenza. In altre parole, padroneggiare approcci, materie e schemi di conoscenza senza però lasciare spazio ad altre possibilità, senza mettere in discussione o esplorare nuove prospettive per mezzo del pensiero laterale.

Al tempo stesso, bisogna considerare un altro elemento: l’effetto Einstellung non definisce un tipo specifico di personalità. È piuttosto una strategia mentale. Si riferisce, in sostanza, al modo di operare del nostro cervello, il quale tende a dare sempre le stesse risposte e soluzioni. È estremamente difficile per noi innovare, essere originali e ciò rappresenta senza dubbio un grosso problema.

Il termine Einstellung è tedesco e deriva dall’unione di due termini: adattamento e attitudine. Definisce le situazioni nelle quali ci adeguiamo alle soluzioni note impedendo il ricorso a nuove alternative.

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L’effetto Einstellung, la distorsione cognitiva che blocca la nostra mente

Se abbiamo già le nostre strategie per risolvere i problemi, perché dovremmo perdere tempo nel tentare altri approcci? Questa frase riassume molto bene la scorciatoia mentale con la quale affrontiamo molti dei nostri problemi. In un certo senso, agiamo così perché l’essere umano integra in sé un gran numero di idee preconcette, con le quali “opera” tutti i giorni, quelle che fanno risparmiare tempo e restituiscono una sensazione di efficienza.

Tuttavia, ogni tanto accadono cose che ci mettono alla prova per mostrarci che le nostre conoscenze acquisite spesso ostacolano l’opportunità di adottare approcci creativi e originali. Il nostro cervello, di fatto, funziona per abitudini.

Dà sempre più valore a ciò che è immagazzinato nell’esperienza piuttosto che all’improvvisazione, a provare qualcos’altro. Vale più un “si è sempre fatto così” che un “proviamo a vedere cosa succede”.

I grandi esperti sono meno creativi (effetto Einstellung)

L’effetto Einstellung fu descritto per la prima volta nel 1942 dal Dott. Abraham Luchins. Questi dimostrò un fatto sorprendente: i migliori esperti in una materia in genere fanno meno uso del pensiero creativo e innovatore… Ma come è possibile?

Quando si ha molta esperienza in qualcosa, è più difficile mettersi in discussione. Si tende ad aderire a uno schema cognitivo ristretto per affidarsi alle proprie esperienze. Ciò fa sì che in alcuni casi, la presenza di un “non esperto” in materia contribuisca a portare idee fresche e originali, aggiungendo valore alle prospettive note. Un dato curioso, ma indubbiamente frequente.

Bambina creativa e effetto Einstellung

Iniziare da se stessi per sviluppare un pensiero più flessibile

Tutti abbiamo sentito parlare del pensiero laterale, della mente flessibile, del valore della creatività e del bisogno di innovare. Sappiamo bene che è necessario far uso ed esprimere tali dimensioni, e che applicarle al proprio lavoro, stile di vita e pensiero migliorerebbe significativamente il benessere e persino il progresso della società.

Tuttavia, dobbiamo ammettere che questi cambiamenti non sempre  sono apprezzati. In buona parte degli ambienti di lavoro, prevale lo status quo e il “facciamo quello che siamo abituati a fare, almeno sappiamo che funziona”. Questo spiega perché l’effetto Einstellung ci costringe ad affrontare problemi diversi con le stesse soluzioni, frenando così ogni progresso.

Ma cosa si può fare? In realtà, dovremmo iniziare a realizzare diversi cambiamenti. Iniziare da se stessi è fondamentale per motivare gli altri, per creare realtà più innovative, flessibili e aperte. Si tratta di alcuni aspetti su cui riflettere.

Come ridurre l’effetto Einstellung?

  • Quando vi trovate a risolvere un problema, non fermatevi alle prime idee che vi vengono in mente. Cercate di ampliare il vostro approccio.
  • Coltivate la conoscenza, espandete il vostro sapere. È probabile che siate degli esperti in alcune aree, tuttavia, approfondirne altre vi aiuterà ad adottare un orizzonte più ampio in termini di prospettive e anche a relativizzare.
  • Tenete sotto controllo le reazioni della mente ed evitate i conformismi. È frequente rispondere con un «lo so bene» o «Perché provare altri modi se so già che così funziona»… Questi ragionamenti sono alla base dell’effetto Einstellug. È bene evitarli.
  • Abbiate il coraggio di disimparare certe cose per apprenderle da altre prospettive e approcci.
  • Ascoltate chi vi circonda, seguite punti di vista opposti ai vostri, provate a improvvisare, ad allenare il muscolo creativo del cervello.
Creatività contro l'effetto Einstellung

Per concludere, ricorrere a un approccio laterale più aperto, flessibile e originale richiede tempo. È necessario rieducare il cervello, invitarlo a smettere di aggrapparsi ai preconcetti per avvicinarsi alle novità e, quindi, continuare a imparare, a crescere.


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