La creatività può essere insegnata?

Molti associano la creatività all'espressione artistica, ma in realtà è molto di più. Si può e si deve essere creativi anche in tutti gli altri ambiti della vita. Creativi si nasce o si diventa? E, in quest'ultimo caso, può essere insegnata?
La creatività può essere insegnata?
María Vélez

Scritto e verificato la psicologa María Vélez.

Ultimo aggiornamento: 03 febbraio, 2023

Quando si pensa alla parola “creatività”, si tende a immaginare l’ispirazione spontanea di un artista mentre crea un’opera straordinaria. Questa abilità, tuttavia, è propria di tutti gli esseri umani. Sebbene in alcune occasioni sorga in modo naturale e spontaneo, può anche essere il risultato di un processo strutturato. Pertanto la risposta alla domanda iniziale è sì, la creatività può essere insegnata.

Il concetto di creatività, così come lo conosciamo, fu introdotto da Guilford più di mezzo secolo fa e ancora oggi mantiene la sua definizione. Secondo lo psicologo statunitense, la creatività fa riferimento alla capacità di creare qualcosa di nuovo e di valido. 

Questa idea è applicabile a qualunque espressione dell’essere umano. Si può, quindi, essere creativi in senso artistico, nel risolvere un problema, nel formulare una teoria, etc.

Lampadine su sfondo azzurro a rappresentare la creatività

La creatività è innata o acquisita?

Pochi mettono in dubbio il fatto che la creatività sia, in maggiore o minore misura, intrinseca dell’essere umano.

Molti autori tuttavia pensano che, a prescindere dal livello di partenza o dalla genetica, contano anche le opportunità per essere originali, flessibili o sensibili; tutte condizioni importanti. Questa capacità, dunque, è sensibile all’esperienza e viene motivata o rinforzata dalle sfide che affrontiamo strada facendo.

Altri autori, invece, difendono il concetto che tutti i bambini sono dei creativi nati. È noto che durante l’infanzia, tra i 3 e i 5 anni, si passi attraverso la tipica fase delle domande e del pensiero divergente. È un momento di intensa creatività che, con un ambiente e un rinforzo appropriato, può stabilizzarsi per tutta la vita. In altre parole, la creatività è un bagaglio che si riceve alla nascita, il problema è che lo si perde con gli anni. 

In qualunque caso, e anche se si tratta di un processo complicato, la creatività può essere insegnata e allenata. D’altra parte, tutto ciò che si può apprendere può anche essere insegnato. Per fare ciò, è fondamentale sviluppare l’attitudine creativa (l’immaginazione, la curiosità, il senso critico); servono, inoltre, fiducia in se stessi, proattività, tolleranza alla frustrazione e costanza nel perseguire l’obiettivo.

“La creatività è contagiosa. Trasmettila.”

-Albert Einstein-

La creatività può essere insegnata, ma come?

Secondo gli esperti, la creatività può essere insegnata, ma occorre tenere conto di alcuni aspetti. Si deve:

  • Partire dagli interessi del soggetto, tenendo presente le sue capacità;
  • Stimolare in modo costante l’immaginazione e la curiosità; 
  • Incoraggiare l’uso di materiali, idee e metodi diversi; 
  • Aiutare l’allievo a esplorare, ricercare, sperimentare. In altre parole, affrontare sempre nuove sfide, scoprire necessità e strategie;
  • Stimolare l’autocritica e l’autovalutazione, capacità che permettono all’allievo di capire se il risultato è utile e valido;
  • Favorire l’acquisizione di conoscenze specifiche e utili al processo creativo;
  • Sottolineare che la creatività è determinata dalla motivazione e dall’impegno; 
  • Allenare abilità basilari come il linguaggio, la risoluzione dei problemi, l’orientamento agli obiettivi;
  • Stimolare la fiducia, la libertà di espressione delle proprie idee;
  • E, naturalmente, permettere l’avvio del processo creativo, in un equilibrio tra libertà e struttura.
Colleghi lavorano a un progetto creativo

Cosa ci impedisce di essere creativi?

Se le linee guida sopra elencate aiutano a stimolare la creatività, altri fattori possono, al contrario, ostacolarla.

  • Innanzitutto, l’esperienza individuale può aver insegnato o rinforzato schemi per cui altri modi di operare o di esprimersi non sono validi. Il pensiero convergente prevede un solo modo di realizzare le cose. In questo senso, è importante incoraggiare l’allievo a seguire percorsi più creativi come valore aggiunto all’ottenimento del risultato.
  • Attualmente la motivazione estrinseca è la più ricercata e rafforzata poiché aiuta a tararsi su parametri chiusi e stabili. Un esempio di questo tipo è ottenere un buon voto o ricevere i complimenti del capo. Per nutrire la creatività e l’immaginazione, tuttavia, è necessario seguire nuove strade e alternative. Sarà basilare, quindi, trovare nell’allievo la motivazione intrinseca e stimolarla.
  • Occorre tenere conto, infine, del bisogno umano di identificarsi con il gruppo dei pari; questo ci porta a sviluppare comportamenti in linea con quelli degli altri. Per stimolare la creatività, pertanto, dobbiamo partire da un’educazione che incoraggi l’autonomia e permetta di sviluppare tratti personali e unici.

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  • López Martínez, O. (2008). Enseñar creatividad. El espacio educativo. Cuadernos de la Facultad de Humanidades y Ciencias Sociales, 35, 61-75.
  • Pérez Alonso-Geta, M. (2009). Creatividad e innovación: una destreza adquirible. Teoría de la Educación, 21(1), 179-198.

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