Elliot Aronson, un brillante psicologo sociale

In gran parte dei suoi libri, Elliot Aronson descrive i modelli, i motivi e gli effetti della propaganda nella società attuale e come possiamo proteggerci dalle manipolazioni.
Elliot Aronson, un brillante psicologo sociale
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Elliot Aronson è uno dei più eminenti psicologi sociali del XX secolo. Spiccano le sue ricerche sulla dissonanza cognitiva e la creazione della tecnica Jigsaw (letteralmente gioco a incastro, puzzle). È un metodo di apprendimento cooperativo che riduce l’ostilità, i conflitti razziali, i pregiudizi e ottimizza l’andamento scolastico.

Va notato che Elliot Aronson è l’unica persona nella storia dell’American Psychological Association (APA) ad aver vinto i tre premi principali di questa associazione: per il suo lavoro di scrittore, per l’insegnamento e per i suoi contributi alla ricerca. Nel 2007 ha anche ricevuto il William James Award for Lifetime Achievement per una vita dedicata alla psicologia scientifica.

Elliot Aronson è un uomo di umili origini che ha dedicato la sua vita a diversi aspetti come i pregiudizi, l’efficienza energetica, la giustizia, i conflitti, i problemi di comunicazione, le sfide didattiche, ecc. È ancora attivo a 87 anni, sebbene circa venti anni fa abbia perso la vista a causa della degenerazione maculare.

È comune vederlo con Desi, il suo Labrador Retriever, un cane guida con il quale partecipa ancora alle conferenze. Continua a ispirare migliaia di studenti, ricercatori, scrittori e insegnanti che vedono in lui un riferimento da seguire.

“La mente americana, in particolare, è stata allenata per equiparare il successo con la vittoria, per far corrispondere il fare bene con il battere qualcuno.”

-E. Aronson-

Aronson da adulto.

Elliot Aronson, uno dei più eminenti psicologi sociali del XX secolo

Elliot Aronson è nato a Revere, nel Massachusetts, il 9 gennaio 1932. Come anticipato, le sue origini sono molto umili. Proviene, infatti, da una famiglia problematica segnata dalla povertà. Come lui stesso ha spiegato in più di un’occasione, poteva a malapena permettersi l’università. Durante alcuni semestri doveva lasciare le lezioni e dormire nei sedili posteriori di una macchina.

Tutto cambiò quando entrò per errore in una classe in cui insegnava Abraham Maslow. Dopo quell’esperienza, decise di lasciare la facoltà di giurisprudenza per dedicarsi completamente alla psicologia. Ottenne una borsa di studio e lo stesso Maslow divenne il suo mentore. In seguito ottenne un dottorato alla Stanford University. Leon Festinger fu il relatore della sua tesi.

Successivamente, Elliot Aronson iniziò a esercitare la professione di docente in diverse università, come Harvard, L’università del Minnesota o l’Università del Texas ad Austin. Più tardi, diventerà anche una figura di spicco della Stanford University. Oltre 50 anni di carriera il cui obiettivo principale è sempre stato quello di migliorare la convivenza e la qualità di vita degli uomini all’interno della nostra società.

Questa sfida è stata affrontata da Aronson al fine di aiutare le persone a capire e ridurre i pregiudizi, la discriminazione e le disuguaglianze sociali. Si è dedicato alla divulgazione e alla ricerca, con un impegno ferreo e appassionato che gli ha permesso di entrare nella lista dei 100 psicologi più influenti del XX secolo, secondo la Review of General Psychology.

Aronson durante una conferenza.

La dissonanza cognitiva

Fu Leon Festinger, professore di Aronson, a gettare le basi della dissonanza cognitiva, intesa come quel disagio psicologico che una persona può provare quando dentro si sé convivono credenze, valori o idee contraddittorie.

Elliot Aronson ha approfondito questa teoria. Ci ha mostrato attraverso i suoi studi che le persone cercheranno sempre di apparire razionali, anche se a volte le loro idee e i loro comportamenti sono chiaramente contraddittori.

Un esempio. Un fumatore sa perfettamente che il fumo può causarle gravi malattie, pur così continua comunque a fumare. Mostra, quindi, dissonanza cognitiva.

Per porre fine a questa contraddizione e al disagio psicologico, finirà per assumere un comportamento che cambierà quella situazione: o abbandonerà il fumo o dirà a se stessa che quelle convinzioni sono false e che a lei non accadrà mai nulla di grave.

La tecnica jigsaw

La tecnica jigsaw è un metodo di apprendimento cooperativo che Elliot Aronson ha proposto nel 1971 a seguito dei conflitti etnici e razziali vissuti in molte scuole del Texas. Seguendo questa tecnica, si dividono gli studenti in piccoli gruppi eterogenei che presentano diverse razze e abilità.

Insieme e in costante cooperazione, gli studenti devono raggiungere determinati obiettivi, che alla fine sono utili per l’intero gruppo.

Il libro più famoso di Elliot Aronson: L’animale sociale

Ne L’animale sociale Elliot Aronson ci dice, in modo eccezionale, come una persona o un gruppo arriva a sviluppare dei pregiudizi su un altro gruppo etnico o razziale. Un lavoro squisito e ammirevole che ci facilita la comprensione del comportamento sociale umano.

Insegnamenti chiave contenuti ne L’animale sociale

  • Che ci piaccia o no, siamo circondati da altri esseri umani. Dipendiamo dalla qualità delle interazioni quotidiane per vivere insieme e per creare scenari più rispettosi.
  • Le persone difficilmente si prendono il tempo necessario per scoprire come sono gli altri. Non comunichiamo in modo efficace, ci lasciamo influenzare da quello che ci dicono gli altri, dalle dicerie, dagli stereotipi e dai pregiudizi. Non sappiamo come connetterci per scoprire cosa spinge, motiva o preoccupa gli altri.
  • La psicologia sociale ci permette di capire i bisogni e i desideri segreti delle persone che ci circondano.
  • La nostra società è basata sul conformismo. Ci lasciamo influenzare senza pensare autonomamente. Scegliamo le opzioni più semplici anche se non sono le più umane o le più corrette.
  • A volte adottiamo i comportamenti degli altri per sentirci accettati. Seguiamo i criteri di altre persone per far parte di un gruppo, anche se a volte quel gruppo ci porta ad adottare comportamenti inappropriati e persino irrispettosi. Per esempio, se il nostro gruppo odia gli immigrati, lo faremo anche noi.

Elliot Aronson ci esorta a comprendere e riflettere su quanto segue: prima di far parte di un determinato gruppo, dobbiamo assicurarci che le nostre idee, parole e azioni siano in sintonia con le nostre convinzioni e i nostri valori. Bisogna evitare le stupidaggini e la disumanità, e soprattutto ciò che ci divide dagli altri. Senz’altro un consiglio prezioso su cui riflettere.


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  • Aronson, E. (2010). Not by chance alone: My life as a social psychologist.  New York: Basic Books.
  • Aronson, E., & Linder, D. (1965). Gain and loss of esteem as determinants of interpersonal attractiveness.  Journal of Experimental Social Psychology, 1, 156-171.
  • Aronson, Elliot. 2003. The Social Animal. 9th ed. New York: Worth.
  • Aronson, Elliot, and Shelley Patnoe. 1997. The Jigsaw Classroom: Building Cooperation in the Classroom. 2nd ed. New York: Longman.

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