Epitalamo: caratteristiche e funzioni

Nonostante le dimensioni ridotte, l'epitalamo svolge una serie di compiti essenziali. Un'alterazione di questa struttura favorisce, ad esempio, la comparsa di disturbi dell'umore.
Epitalamo: caratteristiche e funzioni
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

L’epitalamo è una struttura piccola, ma di grande importanza per la nostra sopravvivenza. Regola i ritmi circadiani, il sonno notturno e il risparmio energetico. Grazie alla connessione con il sistema limbico, partecipa inoltre ai processi emotivi alla base della motivazione e degli stati depressivi.

Si sente spesso parlare di aree del cervello essenziali come l’ippocampo, la corteccia cerebrale, la ghiandola pineale e i lobi cerebrali. L’epitalamo, invece, è meno noto. La neurologia, inoltre, non sa ancora tutto su questa minuscola parte del diencefalo, che si trova appena sopra il talamo.

L’aspetto più interessante dell’epitalamo è senza dubbio il ruolo che occupa in due funzioni ormonali. La prima regola il ciclo di sonno e veglia, la seconda presiede la crescita e lo sviluppo. Per la psicologia, invece, è molto interessante poter capire come interviene l’epitalamo nella modulazione degli stati d’animo.

Nell’universo del cervello, proprio come nella vita stessa, il minuscolo spesso si fa carico di grandi responsabilità. Questa piccola area del diencefalo ne è un ottimo esempio. Scopriamo di più sull’epitalamo.

Struttura anatomica dello epitalamo

Dove si trova l’epitalamo?

L’epitalamo risiede all’interno di un’area del cervello chiamata diencefalo. Questa, a sua volta, si trova nella porzione anteriore del cervello e comprende altre strutture come il talamo, l’ipotalamo e la ghiandola pituitaria.

L’epitalamo si trova al di sopra del talamo e condivide lo spazio con il terzo ventricolo. Si distingue per le sue connessioni con il sistema limbico, le aree cerebrali incaricate di regolare le emozioni, alcune risposte fisiologiche e gli istinti.

Non si cade in errore, dunque, nel dire che il diencefalo e tutte le parti che lo compongono costituiscono, in termini filogenetici, l’area più antica del cervello umano. 

Componenti dell’epitalamo e loro funzioni

Ogni funzione regolata dall’epitalamo si svolge in virtù dell’interazione delle parti che lo compongono; oltre che al collegamento con il sistema limbico. Come sappiamo, nessuna parte del cervello lavora in modo isolato. La comunicazione è massima grazie alle connessioni neurali. Vediamo, quindi, quali sono le aree che compongono l’epitalamo e a quali compiti presiedono.

Nucleo abenulare

Le abenule, o nuclei abenulari, sono collegate alla ghiandola pineale e facilitano la connessione tra il sistema limbico e la formazione reticolare. Sono a loro volta suddivise in due parti altamente specializzate: il nucleo abenulare laterale e il nucleo abenulare mediale.

  • È l’area della paura e delle decisioni per le quali preferiamo essere prudenti e non rischiare. Una ricerca condotta dall’università della British Columbia e pubblicata sulla rivista Nature Neuroscience,  dimostra che l’abenula, oltre a partecipare ai comportamenti evitanti, sarebbe collegata alla depressione. In altre parole, qualunque alterazione di quest’area facilita condotte più caute e caratterizzate dalla paura.
  • Secondo il neurologo Stan Floresco, ricercatore del Psychology and Brain Research Centre (BRC) dell’università della British Colombia, la stimolazione di quest’area migliora gli stati di depressione profonda. Un risultato interessante di cui vale la pena di tenere conto.
  • Infine, ma non meno interessate, l’abenula è collegata alla nostra capacità di evocare le emozioni quando percepiamo un determinato odore.
Donna impaurita alla finestra

Ghiandola pineale

La ghiandola pineale è un’area del cervello più conosciuta, soprattutto dalle correnti spirituali che la definiscono il terzo occhio. Si tratta, naturalmente, di un approccio non scientifico; invece vale la pena di ricordare il suo ruolo chiave nei processi endocrini.

  • Si trova nella parte posteriore del terzo ventricolo.
  • È la ghiandola più piccola del nostro corpo, ma regola un gran numero di funzioni.
  • Produce melatonina a partire dalla serotonina, un processo essenziale nel ciclo di sonno e veglia. (Così viene spiegato in questo studio condotto nell’Università del Michigan e pubblicato sulla rivista Molecular and Cellular Endocrinology).
  • Partecipa, inoltre, alla sintesi di endorfine, ormoni sessuali e luteinizzanti, importanti per la crescita e la maturazione sessuale.
  • La ghiandola pineale non contiene veri e propri neuroni; sono in realtà cellule gliali.
Cervello con in evidenza la ghiandola pineale

Per concludere, nonostante le dimensioni ridotte, l’epitalamo – con il suo nucleo abenulare e la ghiandola pineale – è un’area del cervello molto importante.

Potremmo immaginarlo come un direttore d’orchestra che modula i cicli di veglia e riposo e il comportamento prudente in presenza di pericoli. Inoltre, presiede alla crescita durante la fase infantile e regola i nostri livelli di attivazione alla luce solare. Qualunque alterazione dell’epitalamo influenzerebbe drasticamente il nostro comportamento. Disponendo di più dati su questa parte del cervello potremmo comprendere meglio il funzionamento del nostro organismo e alcune reazioni che contraddistinguono l’essere umano.


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