Esperienze insolite e loro simbolizzazione
Le esperienze insolite sono vicissitudini fuori dal comune e, molto spesso, difficili da interpretare con la logica. In generale si tratta di errori di percezione o di allucinazioni. Di solito si verificano quando il cervello compie errori nella rielaborazione degli stimoli sensoriali.
A ogni modo, più che analizzare le cause di questi fenomeni, oggi proveremo ad analizzare il processo e il significato che viene esso attribuito. Tale interpretazione dipende da fattori culturali, dalla personalità e dalle convinzioni. Dunque, vedere un’ombra o un viso in uno spazio vuoto può assumere connotazioni ben diverse a seconda di chi le vive.
Cosa sono le esperienze insolite?
Le esperienze anomale vengono considerate delle deviazioni rispetto alle normali esperienze quotidiane all’interno del modello di realtà in cui si sviluppa l’individuo. Possono essere interpretate sia con accezione positiva che negativa, senza tuttavia essere ridotte a puri eventi patologici. Thomas Rabeyron, del dipartimento di psicologia dell’Università di Nantes, ha stilato un elenco delle principali esperienze anomale:
- Interazione percettiva insolita con l’ambiente. Sentire, percepire un odore o vedere qualcosa di strano o insolito.
- Vista o apparizione di una presenza anomale o quasi allucinatoria. Queste esperienze possono includere la percezione di un’ombra ma anche la vista di una forma con più dettagli.
- Esperienze al di fuori del corpo. Si tratta di fenomeni di desincronizzazione sensoriale, in cui si vede il corpo dal punto di vista di una terza persona.
- Esperienze di quasi morte. Ad esempio, il coma o un indicente durante il quale gli individui potrebbero avere una visione o un’esperienza rivelatrice.
- Comunicare con i defunti. Si tratta di persone che affermano di sentire la presenza o di aver comunicato con persone defunte.
- Esperienze mistiche. Si tratta di viaggi astrali o di connessioni con divinità e strani esseri.
- Sequestri extra-terrestri. Una delle esperienze dalla componente culturale importante. Si tratta di esperienze che si interiorizzano, come il contatto con esseri di un altro mondo.
Modello di studio delle esperienze anomale
È importante chiarire che queste esperienze sono state classificate sulla base di quanto riportato dai pazienti. Di conseguenza, l’obiettivo dell’approccio scientifico di queste esperienze non è l’analisi soggettiva della loro veridicità bensì dei meccanismi psicologici e organici che intervengono nella loro formazione. Questi fenomeni sono molto più comuni di quanto non ritenga la popolazione generale e attualmente è oggetto di studio nelle seguenti discipline:
- Neuroscienze. Il progresso delle neuroscienze ci aiuta a comprendere i processi neurologici associati a questi fenomeni, come le aree dell’elaborazione sensoriale e la loro alterazione causata da fattori esterni.
- Psicologia. Si concentra sulle variabili psicologiche associate al fenomeno e, quindi, sulla creazione di modelli di approccio.
Convivere con i tabù
La maggior parte delle persone che vivono esperienze anomale evitano di rivolgersi a un professionista per paura di essere inclusi in un quadro psichiatrico. Dunque, l’interpretazione di queste esperienze resta relegata alle convinzioni del soggetto, ignorando la vera causa organica di quanto accaduto.
Molti studi di ricerca stabiliscono che le allucinazioni sono comuni alla popolazione generale e che sono dovute a una classificazione erronea da parte del cervello.
Le condizioni emotive e ambientali
I fattori ambientali ed emozionali influiscono in modo positivo o negativo sulle esperienze allucinanti. Sia la storia personale del soggetto che la sua situazione personale saranno fondamentali nell’attribuzione di un significato.
La psicologia dinamica stabilisce che questi processi sono dovuti a una cattiva rielaborazione delle esperienze emotive. Dunque, i soggetti tenderanno a esternare pensieri e idee che non combaciano con un sistema interiore.
Avere allucinazione significa essere pazzi?
In generale le allucinazioni sono associate alla perdita di capacità di giudizio. Sebbene possano manifestarsi in soggetti dai tratti psicotici della personalità, colpiscono anche soggetti con altri tratti della personalità. Un chiaro esempio è la paralisi del sonno, fenomeno che interessa buona parte della popolazione e la cui comparsa è associata a esperienze traumatiche.
Analisi culturale delle esperienze insolite
Per quanto riguarda il caso specifico della paralisi del sonno, l’esperienza anomala potrebbe essere un modo di affrontare il trauma. D’altra parte, tra i modelli terapeutici, la conoscenza delle cause organiche del fenomeno è una parte fondamentale del trattamento.
Sfortunatamente, molte persone si affidano a spiegazioni approssimative e associate a convinzioni culturali, così come a “consulenze” alternative. Tutto questo allo scopo di evitare la consulenza psichiatrica o di essere stigmatizzati (il che di solito peggiora i sintomi).
Tratti della personalità associati
La personalità prende forma sin dalla più tenera età, per cui un’esperienza traumatica può spingere il soggetto ad appellarsi alla fantasia come meccanismo di difesa.
Allo stesso modo ci sono tanti tratti della personalità tipiche di soggetti che vivono queste esperienze. Alcune di queste caratteristiche sono:
- Permeabilità psichica. Si tratta di individui che in genere si lasciano travolgere da situazioni altrui. Spesso sviluppano delle cosiddette patologie legate all’empatia.
- Grande fantasia. Questa caratteristiche è propria dei soggetti che evitano le spiegazioni razionali e che tendono a rifugiarsi nel mondo dell’immaginazione.
- Ipersensibilità e suggestione. Qualunque successo altrui resta profondamente inciso nella coscienza, con la conseguenza che si trasforma facilmente in un pensiero ruminante.
- Apertura all’esperienza. Caratteristica propria dei soggetti predisposti a vivere fenomeni cosiddetti mistici.
Il processo di simbolizzazione
Così entrano in gioco dei meccanismi di difesa. Questi ultimi intervengono quando un’idea o un evento è insopportabile per la coscienza. Tanto è vero che le persone tendono ad attribuirgli un senso fittizio, a reprimere l’episodio o a esteriorizzarlo. Infine, secondo Rabeyron, questo processo avviene in due fasi:
- Simbolizzazione primaria. Indica l’interpretazione e la trasformazione delle esperienze su un piano non verbale.
- Simbolizzazione secondaria. In questo secondo livello il soggetto rielabora una descrizione verbale dell’esperienza. Di conseguenza ciò che descrive come esperienze insolite ci dicono molto di una sua rielaborazione interiore.
Conclusioni sulle esperienze insolite: vicino alla scienza, lontano dai tabù
Dunque, possiamo concludere che l’interpretazione di una persona su un’esperienza anomala influirà direttamente sulla sua vita e sul suo possibile sviluppo patologico. Il progresso della scienza aiuta le spiegazioni biologiche e psicologiche a guadagnare terreno rispetto alle spiegazioni mistiche e paranormali. Ad oggi è stato dimostrato che questi fenomeni possono essere indotti in modo artificiale.
Infine, molti professionisti sanitari non sanno cosa fare in questi casi; hanno bisogno di strumenti adatti per affrontare queste esperienze senza dover ricorrere direttamente ai farmaci o alla consulenza psichiatrica.