Essere in disaccordo, ma in armonia

Avere opinioni diverse su un argomento è normale. Ecco perché è un piacere avere al nostro fianco persone con le quali possiamo dissentire su qualcosa senza che questo disaccordo logori il rapporto.
Essere in disaccordo, ma in armonia
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Essere in disaccordo, potere esprimere dissenso, senza che nulla cambi è un privilegio. Avere un amico, un partner o un parente con cui siamo in disaccordo su diversi aspetti senza che questo provochi discussioni o un allontanamento è un sollievo, oltre a un esercizio di benessere. Ammettiamolo: non c’è niente di più difficile che gestire delle discrepanze che fanno emergere emozioni negative.

Se c’è una cosa che odiamo è essere contraddetti. Così, il disaccordo si presenta come una dinamica altamente problematica. Non solo: se questa situazione si sviluppa in seno alla coppia, in genere ha un impatto maggiore, persino più complicato da gestire. C’è chi lo vive in modo amplificato, come se non avere lo stesso punto di vista o opinione equivalga a non essere amati.

Con il tempo e, soprattutto, con la maturità, ci accorgiamo che è essenziale tollerare i dissapori e imparare da essi. Se ben gestiti, aiutano a superare molte situazioni e ad acquisire fiducia. In fin dei conti, gli scontri sono normali e comuni. Non c’è niente di male in questo.

Non è vissuta in questo modo da chi ha un ego eccessivo e, dunque, non li tollera; ma anche in chi ha un  Io estremamente sensibile e si sente ferito da qualunque opinione contrastante, da qualunque critica verso la sua opinione o convinzioni.

Che sia chiaro: essere in disaccordo senza che ciò provochi conseguenze devastanti o un radicale cambiamento è un aspetto su cui tutti noi dovremmo lavorare.

La capacità di ascoltare una persona intelligente, che non è d’accordo con te, è un talento raro.

-Ken Follet-

Essere in disaccordo.

L’arte del disaccordo è difficile da apprendere

L’arte del sano disaccordo è per molti un tallone di Achille per motivi ben precisi. La motivazione principale è che non si riesce a tollerare di essere contraddetti; la seconda, non meno importante, è che non siamo in grado di mettere in pratica il disaccordo.

Ma cosa intendiamo con “non saper mettere in atto il disaccordo”? Vogliamo dire che alcune persone non hanno il coraggio di difendere i propri punti di vista.

C’è chi preferisce tacere, anziché contraddire chi lo circonda. Per esempio, c’è chi sceglie di acconsentire e dare ragione al partner, al collega, all’amico o al parente piuttosto che sorprenderlo con un punto di vista che esprima disaccordo, con una voce che la pensa diversamente.

A ogni modo, non osare contraddire qualcuno e non saper accettare un’opinione diversa dalla propria definiscono lo stesso problema: non saper cogliere il lato positivo dell’essere in disaccordo. 

I 5 modi in cui gestiamo il disaccordo

Virginia Satir, assistente sociale e fondatrice dell’approccio della terapia familiare, ha spiegato che esistono 5 tipi di comunicazione che mettiamo in atto quando dobbiamo affrontare una situazione di disaccordo:

  • C’è chi colpevolizza e ridicolizza. In questo tipo di comunicazione abbiamo chi tende a sminuire l’opinione dell’altra persona. Si tratta di una comunicazione chiaramente aggressiva, che prova a dominare sull’altro e a umiliarlo.
  • Colui o colei che si astiene. In questo caso abbiamo una persona che sceglie di astenersi quando si tratta di esprimere la propria opinione se qualcuno dice qualcosa con la quale non è d’accordo. Invece di esprimere dissenso e dire ad alta voce cosa pensa, dice a ste stesso/a che è meglio tacere per non rovinare il rapporto.
  • C’è chi usa la logica come forma di aggressione. In questo tipo di comunicazione prende forma un maccanismo piuttosto sofisticato. Si tratta di esprimere opinioni che seguono la logica e la ragione e che contrastano con le nostre argomentazioni, considerate distorte dalle emozioni. Ci riferiamo a quelle persone che affermano “non ha senso quello che dici. So che sei arrabbiato/a e non stai pensando lucidamente, ma lasciami dire che tutti lo sanno e visto che è logico”.
  • C’è chi svia l’attenzione e cambia argomento. Di questo gruppo fanno parte quelle persone che non vogliono ascoltare né accogliere opinioni contrarie alle proprie. Ecco perché non esitano a cambiare opinione velocemente.
  • La persona coerente. Infine, troviamo quelle persone che sanno gestire il disaccordo. Condividono le loro argomentazioni e ci ascoltano. Sanno rispettare ed esprimersi: insomma, si tratta di profili altamente assertivi. Dovremmo prediligere quest’ultima strategia.
Comunicazione violenta e aggressiva.

Saper essere in disaccordo migliora le nostre relazioni

Ammettiamolo: nulla è più soddisfacente che avere intorno a noi persone con cui essere in disaccordo, ma in armonia. Poche cose sono più gratificanti che poter contare su quel partner o su quell’amico con cui non siamo d’accordo in molte cose e che è capace di ascoltarci, di difendere le proprie argomentazioni per poi accettare quelle altrui.

Rimanere nelle proprie posizioni senza che si generi tensione. Senza parolacce, senza emozioni negative che a lungo andare creeranno una certa distanza.

Riflessioni conclusive

Bisogna capire un aspetto davvero semplice: non essere d’accordo su qualcosa non deve per forza creare polarizzazioni. A volte due posizioni diverse arricchiscono un rapporto. In fin dei conti l’amore vero o la vera amicizia non significano dover essere d’accordo su tutto fin nei minimi dettagli.

Si tratta di condividere valori, imparare gli uni dagli altri, accettare le differenze, essere in grado di capire e di imparare da quei punti di vista diversi dai propri.

Significa anche discutere di tanto in tanto e conoscersi meglio per rafforzare i legami senza che nulla cambi, senza che qualcosa crei distanza, anzi, tutto il contrario. Dunque, impariamo a essere più assertivi e ad accentare punti di vista diversi dai nostri.


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