Etanolamina, molecola fondamentale per la vita

Nello spazio profondo sono state scoperte nubi molecolari di etanolamina. Questa molecola è indispensabile per la vita umana perché contiene quattro elementi fondamentali: ossigeno, carbonio, idrogeno e azoto.
Etanolamina, molecola fondamentale per la vita
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Carl Sagan, durante il suo famoso spettacolo “Cosmo”, una volta ha detto che siamo tutti fatti di materia stellare. Non aveva torto, e oggi ne sappiamo anche un po’ di più: le stelle stesse sono fatte a loro volta di elementi base dell’universo. Una di queste componenti è l’etanolamina, una molecola fondamentale per la vita umana.

Il fatto che nell’abisso dello spazio profondo, tra le nuvole di gas e polvere che lo compongono, ci siano delle sostanze che rendono possibile la nostra esistenza non è una novità. Sappiamo da anni che quasi il 97% del corpo umano è costituito da materia proveniente da quei confini che si aprono oltre il nostro piccolo pianeta azzurro.

Carbonio, ossigeno, idrogeno, azoto, fosforo, zolfo… Come ha sottolineato una volta il controverso mistico e alchimista Aleister Crowley, in ognuno di noi c’è una stella. Tuttavia, è bene precisare che, in realtà, in ognuno di noi ci sono gli stessi materiali di cui è fatto l’universo stesso. Ora ne siamo molto più certi grazie a una recente scoperta.

“Ognuno di noi, in una prospettiva cosmica, è qualcosa di prezioso. Se qualcuno non è d’accordo con te, lascialo vivere. In cento miliardi di galassie, non ne troverai un altro simile”.

-Carl Sagan-

Cos’è l’etanolamina e perché è così importante?

L’etanolamina è un composto chimico organico di grande importanza per la vita sulla Terra. Questa molecola integra quattro dei sei elementi chimici fondamentali per l’esistenza umana e di ogni essere vivente: ossigeno, carbonio, idrogeno e azoto. Ma non finisce qui, perché l’etanolamina forma a sua volta un altro tipo di molecole, i fosfolipidi, che costituiscono tutte le membrane cellulari.

Quest’ultima informazione è decisiva per comprenderne l’importanza: grazie a queste pareti cellulari, il materiale genetico e tutti gli elementi interni della cellula rimangono protetti.

L’etanolamina è una molecola prebiotica che, secondo gli scienziati, sarebbe essenziale per la produzione dei fosfolipidi e per dare origine alle prime forme di vita sul nostro pianeta.

L’etanolamina e la teoria della panspermia

La teoria della panspermia ci dice che l’origine della vita è stata possibile grazie all’arrivo di componenti esterne sulla Terra. In altre parole, tutto quello che siamo e ci circonda è il risultato di molecole organiche arrivate in passato attraverso la caduta di vari meteoriti.

Questa idea è stata rafforzata da una scoperta fatta poche settimane fa. Uno studio pubblicato dalla rivista PNAS parla di una scoperta decisiva a opera di un gruppo scientifico internazionale guidato da Víctor M. Rivilla del Centro di Astrobiologia (CAB, CSIC-INTA). Gli astronomi hanno scoperto nuvole di etanolamina nello spazio profondo.

Lo spazio profondo e le nuvole di molecole

Grazie a potenti telescopi, è stato possibile osservare degli spettri di etanolamina a 100.000 anni luce da noi, in un’area dello spazio profondo abitata da una fredda nube molecolare che gli astronomi hanno chiamato G+0.693-0.027. È qui che hanno scoperto questa molecola decisiva e indispensabile.

Le lente ma costanti collisioni di masse di gas e polvere generano reazioni chimiche sorprendenti. Queste reazioni producono l’etanolamina grazie alle combinazioni più semplici in cui sono integrati ossigeno, azoto, idrogeno e carbonio.

Questo composto sintetizzato in una zona lontana e fredda del nostro universo è arrivato sulla Terra in uno stato primordiale per mezzo di un meteorite.

Secondo gli autori dello studio, sarebbero arrivati quasi mille miliardi di litri di etanolamina attraverso vari impatti sul nostro pianeta. Tale quantità sarebbe molto simile alla quantità di acqua contenuta nel Lago Vittoria in Africa.

Oltre all’etanolamina, sono state rilevate altre sostanze di origine astrobiologica, come l’idrossilammina o l’acido tioformico.

Quindi, la vita nasce sulla Terra o al di fuori di essa?

Quando si tenta di spiegare l’origine della Terra, molti scienziati optano per la teoria della panspermia. Tuttavia, buona parte della comunità di esperti insiste sul fatto che tutto quello che sappiamo fa parte della materia inorganica terrestre, quando più di 4,5 miliardi di anni fa il vapore acqueo iniziò a condensare.

Tuttavia, non possiamo nemmeno escludere l’ipotesi della panspermia molecolare, quella secondo cui talune componenti come l’etanolamina sono arrivate fino a noi viaggiando sugli asteroidi. Inoltre, in Australia e in Antartide sono stati trovati diversi meteoriti composti da vari tipi di molecole.

Ora, al di là di quella che fu l’origine della vita, ci sono domande molto più importanti da porsi. Come disse Stephen Hawking una volta, in fondo non siamo altro che una razza di scimmie su un pianeta minore che abita una stella molto normale. Tuttavia, sì, abbiamo un grande potere. Abbiamo una mente curiosa che si fa delle domande e che cerca risposte.

Cerchiamo in ogni modo di dare un senso a quello che chiamiamo “vita intelligente”. Facciamo in modo che la nostra conoscenza serva a farci diventare una specie rispettosa di se stessa e di un pianeta di cui, in fondo, siamo soltanto ospiti.


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