Evitare le proprie emozioni

Mangiare, giocare ai videogiochi come unico modo per scappare o addirittura proiettare il nostro malumore sugli altri... Sono strategie che usiamo spesso per fuggire dalla realtà.
Evitare le proprie emozioni
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 03 febbraio, 2023

Si ha l’abitudine di evitare le proprie emozioni in molti modi. Tanto che potremmo dire che siamo dei veri giocolieri quando si tratta di reprimere, nascondere o spostare l’emozione provata.

La nostra vita è troppo complessa e spesso dolorosa. Se c’è qualcosa che desideriamo ardentemente, è staccarci dalla sofferenza attraverso una pratica gratificante che ci faccia dimenticare tutto. E lì inizia il problema.

Staccandoci dalle nostre esperienze emotive, rafforziamo le basi silenziose dell’ansia e della depressione. Non pensare per non soffrire non funziona. L’idea di distrarre la mente per sfuggire a ciò che ferisce, disturba e offusca la calma è una formula inesatta.

Spingere i sentimenti verso il basso, come qualcuno che cerca di far affondare qualcosa di fastidioso, implica annegare poco per volta. È bene ricordare che la salute mentale dipende in gran parte dalla capacità di gestire, accettare e regolare le emozioni.

Non è un compito facile, è vero. Non tutti sanno come si fa, nessuno ce lo ha insegnato e sono tanti i fattori che mediano o ostacolano questo compito. Non esitate a chiedere l’aiuto di esperti, dunque.

Il ricorso compulsivo al cibo è una forma di catarsi emotiva che rivela la cattiva gestione di preoccupazioni, paure, ansie.

Ragazza che mangia una ciambella.

Modi con cui si cerca di evitare le proprie emozioni

Il lavoro di ricerca condotto presso la Columbia University ci ricorda che una corretta gestione emotiva è la chiave del nostro adattamento. Questo mestiere psicologico è complesso perché implica l’attivazione di sofisticati processi cognitivi.

Un esempio è rivolgere l’attenzione, scegliere alcuni pensieri piuttosto che altri, saper interpretare gli stimoli emotivi a valenza negativa, ecc.

È ben chiaro: regolare ciò che proviamo non è un compito facile, quindi l’opzione più banale è dissociarci da questi stati psicofisiologici. Come?

In realtà, le persone evitano le proprie emozioni in modi così sofisticati e subdoli da rimanere persino sorpresi. I

1. Il sonno, il comfort sotto le lenzuola

Sherlock Holmes afferma in una delle sue avventure che la soluzione a tutti i problemi è dormire. È vero che un buon riposo schiarisce la mente e ci fa ripartire fisicamente e psicologicamente, ma attenzione.

C’è chi cerca il rifugio delle lenzuola e dorme per evadere, non affrontare la realtà. Ricordiamo inoltre che dormire più di 8-9 ore non è salutare e provoca squilibri metabolici.

2. Iperattività e multitasking come meccanismo di fuga

C’è chi riesce a dormire fino a 15 ore al giorno, mentre altri evitano a tutti i costi il riposo. Fare quante più cose possibili è un altro meccanismo per evitare le proprie emozioni.

Non lasciare spazio alla mente, non permettere che si crei una fessura attraverso la quale emerga l’eco di quei sentimenti complicati che richiedono di essere curati.

Un esempio di ciò è dedicarsi sempre al lavoro, fare quante più ore possibili e poi occupare il tempo libero con qualsiasi altra attività così da tornare a casa abbastanza stanchi da andare a letto all’istante.

3. Cibo, meccanismo di fuga emotiva

Uno dei modi più comuni per evitare le proprie emozioni è “mangiarle”. Se le cose vanno male al lavoro o con il partner, svuotare il frigo dà più soddisfazioni.

Perché che ci crediate o no, la delusione, l’ansia, la preoccupazione, l’angoscia e persino la vergogna vengono incanalate attraverso l’alimentazione compulsiva.

Un lavoro di ricerca condotto presso l’Università Ebraica di Gerusalemme è giunto alla conclusione che buona parte dei disturbi del comportamento alimentare hanno questa origine.

4. Dare la colpa agli altri per evitare le proprie emozioni

Ci sono persone che proiettano i loro disagi e frustrazioni sugli altri, riflettendo il senso di colpa, la paura, la rabbia e, naturalmente, il cattivo umore sugli altri.

Si tratta di un altro meccanismo ricorrente in cui non si riesce a prendere contatto con il proprio universo interiore e, invece, si diffonde la carica emotiva negativa ovunque si va.

5. Videogiochi, trascorrere tutto il giorno davanti a uno schermo per scappare

I videogiochi sono un pericolo in presenza di una potenziale dipendenza o quando vengono usati come risorsa costante per fuggire dalla realtà.

In questo caso, alcune persone evitano le proprie emozioni immergendosi per ore in quei mondi paralleli, trascurando tutto il resto. Questi universi virtuali sono catartici, isolano dalla realtà e disconnettono completamente dal mondo reale.

6. Rivolgersi agli altri per non pensare a se stessi

Concentrati sui bambini, sul partner, sulla famiglia o su chiunque abbia bisogno di qualcosa da noi. Rivolgere occhi, cuore e tutta la forza di volontà verso gli altri è un modo per distrarre la mente, trascurando completamente i bisogni autentici. Si tratta senz’altro di un’altra strategia molto comune per evitare le proprie emozioni.

7. La noia procrastinata e improduttiva per evitare le proprie emozioni

Dietro la procrastinazione non vi è pigrizia o irresponsabilità. Ciò che si osserva in molti casi è insicurezza, bassa autostima, paura e una serie di emozioni che non sono state accettate né regolate.

Quando percepiamo di essere finiti nel carcere della procrastinazione, riusciamo a prendere contatto con quelle realtà interiori che richiedono la nostra attenzione.

Ragazza sul divano per evitare le proprie emozioni.

8. Evasione audiovisiva e il consumo di serie

Le maratone di serie vanno oltre il semplice intrattenimento dopo una lunga giornata. In molti casi sono quel rifugio dove riposa la mente.

A ogni episodio spegniamo le nostre preoccupazioni per accendere storie alternative che ci conducono verso altre realtà; lontano dalla nostra.

9. Evitare le proprie emozioni spingendo il corpo al limite

Correre fino a rimanere senza fiato; trascorrere ore in palestra portando la forza al limite; fare sport a casa fino a sentire ogni fibra del corpo fare male.

Proprio così, concentrarsi sul corpo e sull’esercizio fisico in modo quasi ossessivo è un’altra strategia per scappare dalle proprie emozioni.

Conclusioni

Possono esserci più vie di fuga per non accettare né regolare angosce, paure, ansie e frustrazioni. L’alcol o il ricorso ad altre sostanze ne sono un esempio.

Tuttavia, con questo elenco tracciamo un chiaro quadro delle strategie più comuni per evitare le proprie emozioni. Non scappiamo da quello che ci ferisce, piuttosto proviamo a capirlo .


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