Film che parlano di salute mentale

La salute mentale è protagonista in innumerevoli film. Oltre a intrattenerci, sono educativi e ci invitano a riflettere.
Film che parlano di salute mentale
Cristina Roda Rivera

Scritto e verificato la psicologa Cristina Roda Rivera.

Ultimo aggiornamento: 11 ottobre, 2022

 

La salute mentale rappresenta un argomento misterioso e affascinante che ha ispirato il piccolo e il grande schermo. Mentre alcune opere affrontano accuratamente il tema dei disturbi psicologici, altre trattano alcuni elementi più “riconoscibili”. In questo articolo presentiamo alcuni film che parlano di salute mentale.

Per anni, le produzioni in merito hanno presentato realtà imprecise. Nella maggior parte dei casi, di fatto, si negano le verità dietro i disturbi mentali che le persone affrontano quotidianamente.

I migliori film che parlano di salute mentale

In molti casi si è trattato di vaghi tentativi o approssimazioni sull’argomento. Altre volte, hanno mostrato in modo accurato e sensibile i problemi che molte persone devono affrontare nella realtà. Nelle righe che seguono presentiamo alcuni titoli affinché possiate giudicare come l’industria dell’intrattenimento affronta l’argomento.

1. Il lato positivo di David O. Russell

Il lato positivo cerca di rappresentare il disturbo bipolare sullo schermo. Al cinema o attraverso testimonianze di celebrità (come Mariah Carey o Kanye West), è il disturbo di cui si parla di più. Il problema è che il termine è usato in modo improprio nel linguaggio comune. Essere bipolari non significa solo essere di cattivo umore o cambiare frequentemente idea.

Il lato positivo è una commedia romantica che riesce a rinvigorire un genere screditato, iniettando grinta ed emozione del dramma realistico. I due protagonisti sono molto ben rappresentati dagli attori. Mostrano la difficoltà della persona e di chi le sta accanto.

Tuttavia, non è esauriente nella descrizione delle fasi depressive del disturbo, che di solito sono le più dolorose perché durano più a lungo e si riflettono sui comportamenti problematici manifestati nella fase maniacale.

2. Un’altra donna, di Woody Allen

Quando la professoressa di filosofia Marion Post (Gena Rowlands) affitta un appartamento per lavorare al suo nuovo libro, si rende conto che può sentire nella stanza accanto, che ospita l’ufficio di uno psichiatra.

Marion rimane affascinata dalle sessioni con una paziente di nome Hope (Mia Farrow). Mentre Hope discute delle sue lotte emotive, Marion inizia a rivalutare la sua vita. Si rende conto che la sua freddezza l’ha alienata dagli amici e dalla famiglia e ha perso la possibilità di trovare il vero amore.

Questo film è uno studio psicologico del personaggio privo del tipico nevroticismo di Allen, ma maturo con alcune delle sue intuizioni più astute. Uno studio sul carattere tenero, complesso e commovente di una donna intrappolata tra il rimpianto di mezza età e il risentimento coniugale.

3. My Skinny Sister, di Sanna Lenken

Stella è una ragazza di dodici anni apparentemente incurante della propria immagine. Sua sorella, Katja, è un’adolescente che tutti considerano bellissima, con una brillante carriera da pattinatrice su ghiaccio. A poco a poco, Stella inizia a notare i disturbi del comportamento alimentare della sorella.

Il film propone un’analisi tramite lo sguardo della sorella minore, mostrandone le conseguenze sulla relazione tra le due ragazze, piuttosto che mostrarne il decorso in modo didascalico.

4. Film che parlano di salute mentale: La pazza gioia, di Paolo Virzì

Con protagoniste Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, narra di una comunità per donne affette da disturbi mentali. Qui si incontrano Beatrice, che si atteggia a gran signora finita lì come per caso, e Donatella, una giovane introversa e diffidente.

Le due donne stringono un’inaspettata amicizia, che spinge i responsabili a sceglierle per un programma rieducativo di lavoro in un vivaio della zona. Triste e divertente al tempo stesso; un titolo da non perdere.


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