"Fai ciò che ami", non sempre è possibile
“Fai ciò che ami e sarai sempre felice“. Potremmo riportare molti altri esempio di frasi motivazionali e positive. Tuttavia, rafforzeremmo solo una premessa non sempre realizzabile e talvolta persino pericolosa per il benessere psicologico.
È vero che nulla potrebbe soddisfarci alla pari di dedicare la nostra vita a un ambito che amiamo. In molti, di fatto, lo fanno. Tuttavia, non sempre si è abbastanza fortunati da indirizzare la propria esistenza verso le proprie passioni.
Ingegneri che sognavano di lavorare alla NASA e ora lavorano in una piccola azienda di famiglia. C’è chi ha studiato scienze politiche per cambiare il mondo e ora dedica la propria vita all’insegnamento sperando, forse, che siano i loro alunni a realizzare la tanto attesa trasformazione sociale.
È evidente che a volte il destino prende una svolta inaspettata e ci è possibile avverare dita i sogni maturati molti anni prima. Tuttavia, questo non significa essere dei falliti né meno felici. Anche quando non si dedica la propria vita all’area tanto agognata, è possibile amare molte delle attività svolte quotidianamente.
Fai ciò che ami vs. Trova un significato in tutto ciò che fai
C’è qualcosa di innegabile che definisce quasi la maggior parte di noi: siamo piuttosto pessimi nel determinare cosa ci renderà felici domani. Facciamo progetti, fissiamo obiettivi a lungo termine scommettendo che, quando li raggiungeremo, avremo la felicità garantita.
Questo ci spinge a dedicarci a determinati studi, a compiere una serie di sforzi personali con la chiara idea di avverare i nostri desideri. Ci lasciamo trasportare anche da quella pressione sociale che ci spinge a realizzare il lavoro dei nostri sogni.
“Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua”, diceva Confucio e questa idea è presente nell’inconscio collettivo. Ciò nonostante, questa premessa viene meno in innumerevoli occasioni. Non sempre avveriamo i nostri sogni d’infanzia.
In altri casi, invece, il lavoro che pensavamo ci avrebbe dato la felicità assoluta, non sempre risulta perfetto. Questo accade perché affinché un lavoro sia veramente gratificante, devono sussistere diverse variabili: da un ambiente piacevole, buoni colleghi, condizioni decenti, un leader adatto, ecc. A volte, pur dedicandoci a ciò che amiamo, possiamo finire per odiare ciò che ci circonda.
Molti degli obiettivi prefissati nella prima giovinezza non si avverano. Conviene, dunque, variare i nostri obiettivi a seconda delle circostanze. Anche se ci dedichiamo a qualcosa che non amiamo al 100%, dobbiamo trovare un significato in tutto quello che facciamo.
La vita e i suoi inaspettati cambiamenti
È vero, il destino a volte ci gioca brutti scherzi. C’è chi sognava di fare l’archeologo ed è finito in un’azienda di marketing. Chi desiderava in giro per il mondo e non ha ancora lasciato la sua città natale. Chi voleva laurearsi, ma la vita aveva in serbo altri progetti.
Non c’è niente di sbagliato in questo. “Fai ciò che ami e avvera i tuoi sogni ” è una premessa sfuggente, e non dovremmo essere delusi o sentirci meno competenti per questo. Gli psicologi della Stanford University e dello Yale-NUS College insistono su ciò in un lavoro di ricerca pubblicato nel 2018.
Ci troviamo sempre sotto pressione sin dall’infanzia per chiarire una passione e trasformarla in realtà. Come se i nostri interessi e le nostre direzioni vitali dovessero essere sempre fissati. Una strada dritta senza bivi, ostacoli né sentieri adiacenti. Eppure, la vita e anche noi stessi cambiamo continuamente.
Il lavoro perfetto non esiste, ma basta trovare un senso in quello che facciamo
“Fai ciò che ami e sarai sempre felice”, ci dicevano. Tuttavia, a volte, pur avendo il lavoro dei propri sogni, si soffre, ci si dispera e si desidera ardentemente una vacanza. Succede ad addetti alle pulizie, educatori, ingegneri e giardinieri. Ci sono momenti in cui le cose vanno male e l’entusiasmo si affievolisce.
Quel lavoro che pensavamo ci avrebbe reso felici, inizia a mostrare crepe e complicazioni. C’è un aspetto che non possiamo ignorare: nessuna occupazione è perfetta al 100%, ma è decisivo trovare un senso in ciò che facciamo. Ridurre un po’ l’entusiasmo e aggiungere un po’ di pragmatismo è molto più utile.
La felicità non consiste nell’avere una vita perfetta e un lavoro ideale, ma stare bene e accettare che ci saranno sempre alti e bassi.
Fai ciò che ami se puoi e, in caso contrario, pratica lo stoicismo
È evidente che in questo mondo ci sono persone fortunate che avverano i propri sogni e amano quello che fa senza che nulla faccia vacillare la loro soddisfazione.
La verità, tuttavia, è che si tratta di eccezioni. È comune non amare il lavoro che si svolge, ma accettarlo perché si ha bisogno di soldi e perché, in fin dei conti, offre momenti piacevoli.
La vita non è perfetta, lo sappiamo. Tuttavia, all’interno delle sue difficoltà intrinseche possiamo sempre trovare delle opportunità. Il segreto risiede nel nostro atteggiamento, nell’accettare di non avere il controllo su tutto, ma di poter variare approccio e pensieri per adattarsi a ogni situazione.
Essere stoici non passa mai di moda e, come diceva Epitteto, il segreto del benessere non è nella ricerca della perfezione, ma nel raggiungimento della crescita e dello sviluppo personale. Anche quando non riusciamo a realizzare i nostri più grandi sogni, possiamo sempre riorientare i nostri obiettivi e definire nuovi scopi personali, vitali e lavorativi.
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- O’Keefe, P. A., Dweck, C. S., & Walton, G. M. (2018). Implicit Theories of Interest: Finding Your Passion or Developing It?. Psychological science, 29(10), 1653–1664. https://doi.org/10.1177/0956797618780643